Rilevazione apprendimenti I ciclo: DiSAL all’INVALSI


Martedì 17 febbraio presso l’INVALSI (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) di Frascati le delegazioni delle Associazioni Professionali sono state invitate ad un incontro per una informativa concernente le modalità operative di rilevazione degli apprendimenti nella scuola primaria. DiSAL era presente con una propria rappresentanza, il Presidente dell’INVALSI Prof. Piero Cipollone, con due suoi collaboratori, il dott. Ricci e la dott.ssa La Sorsa.  

E' stato illustrato il piano di rilevazione degli apprendimenti che prende le mosse dall'art. 1 c.5 della L.25 ottobre 2007, n.176 condotta  dal Servizio Nazionale di Valutazione nella classe II e V della scuola primaria, nella classe I e III della secondaria di 1° grado e nella II e V classe della secondaria di 2° grado.  La direttiva n.75 del Ministro Gelmini (15/09/2008) chiede all'INVALSI  di provvedere alla valutazione tenendo conto delle soluzioni e degli strumenti adottati per rilevare il valore aggiunto da ogni singola scuola in termini di accrescimento dei livelli di apprendimento degli alunni. La stessa direttiva prevede  che per il presente a.s. la rilevazione avvenga nelle classi II e V della scuola primaria, per essere poi estesa, gradualmente, entro il 2011. a tutti gli altri livelli di scuola.

Il Presidente ha fatto comunicato che:

- la finalità ultima della misurazione risieda nel fornire alle singole scuole uno strumento di diagnosi per migliorare il proprio lavoro;

- i test riguarderanno l’italiano e la matematica con un campione individuato all’interno di ciascuna scuola secondo criteri scientifici di rappresentatività. Per ogni scuola verrà campionato un numero congruo di studenti (estratti dalle varie classi);

- i dati appartengono esclusivamente alla singola scuola alla quale verranno restituiti;

- i risultati saranno opportunamente depurati dai dati di contesto e da tutti gli elementi estranei all' attività della scuola. Le informazioni su questi fattori esterni sono raccolti dalle fonti amministrative esistenti al fine di ridurre il carico di lavoro a carico delle scuole. Solo in assenza di fonti alternative verrà richiesta la collaborazione delle scuole stesse;

- la prova di italiano sarà finalizzata all'accertamento delle capacità di comprensione del testo e le conoscenze di base della struttura della lingua italiana;

- la prova di matematica verificherà le conoscenze e le abilità nei sottoambiti disciplinari di numeri, spazio, figure, relazioni, funzioni (solo per la classe V), misura, dati e previsioni;

 - la rilevazione avviene in due giorni distinti, indicati dall'INVALSI, uno per la classe II e uno per la classe V; è effettuata in tutti i plessi.

- le prove sono costruite sulla base di quadri di riferimento per la valutazione ( sul sito dell'INVALSI dalla fine di febbraio);

- l’Invio delle lettere a tutti i D.S. partirà il 19 febbraio.

- le scuole si iscriveranno via web tra il 23/2- 23/3, con eventuale rettifica dati 24-30 marzo;

- si terranno seminari residenziale di formazione dei referenti ed esperti regionali; incontri di informazione rivolti ai D.S. e ai referenti da loro indicati si svolgeranno nel marzo-aprile 2009;

- la consegna dei materiali alle scuole avverrà l’11-15 maggio e lo svolgimento della rilevazione il 25-29 maggio. In alcune scuole campione la somministrazione avverrà alla presenza di un osservatore esterno.

DiSAL ha apprezzato la finalità e l’impostazione tesa a far crescere nelle scuole una cultura dell’autovalutazione. A questo scopo è sempre più chiaro l’importanza della funzione del Dirigente scolastico, anche se occorre vi siano modalità di maggiore coinvolgimento dei docenti. Infatti non mancheranno, nel contesto attuale, logiche di contrapposizione invece che fare attenzione ad utilizzare la valutazione come miglioramento di qualità degli apprendimenti. Sempre a questo fino le indicazioni debbono spingere le scuole ad una contemporanea attività di ricerca e sperimentazione. Tutto il percorso mostra sempre più l’esigenza di standard nazionali formativi.

 
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