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ADI – Il CODICE DEONTOLOGICO DEI DOCENTI INGLESI

 

Il GTCE, General Teaching Council for England, ossia il Consiglio Generale della Docenza Inglese, ha pubblicato un nuovo codice deontologico che dovrebbe entrare in vigore con quest’anno scolastico e secondo cui i docenti devono essere un “modello” per i propri studenti, mantenendo comportamento irreprensibile non solo all’interno della scuola ma anche nella vita privata.
Scopo del codice e' quello di guidare le azioni e i giudizi dei docenti nella loro pratica quotidiana e contemporaneamente fornire al (GTCE) i principi guida per il governo della professione.
La professione di insegnante, fondata sulla competenza tecnica, richiede maturita' umana e sociale tale da non deludere la fiducia e la delega. Cio' comporta che i docenti debbano essere responsabili della propria condotta, della propria pratica didattica e dei propri standard professionali.
I datori di lavoro e i dirigenti scolastici giocano un ruolo fondamentale nell'aiutare gli insegnanti a onorare le proprie responsabilita' e a migliorare continuamente la propria pratica didattica.
Piu' volte la “Letterina” ha sottolineato come i docenti esercitino un'influenza profonda e duratura sul futuro degli alunni e come il loro sapere, la competenza, i giudizi, la creativita' e l'impegno giochino un ruolo vitale all'interno della societa'. Perche' cio' passi dal piano teorico a quello pratico e' necessario, pero', stabilire gli standard professionali che devono essere mantenuti e salvaguardati.
Riportiamo integralmente il testo inglese non tanto perche', almeno a mio avviso, contenga elementi di grande novita' rispetto ad altri testi analoghi, ma per offrire ai nostri lettori spunti per un dibattito sul tema sull’utilita' dei codici professionali, sui loro contenuti e sulle modalita' di incisione sull’operato dei vari professionisti interessati.
1) Mettere al primo posto il benessere, la crescita e il progresso dei ragazzi
• Utilizzare al meglio l'esperienza professionale e la propria capacita' di giudizio per il bene dei bambini e dei ragazzi di cui si e' responsabili
• Compiere tutti i passi opportuni e necessari per garantire la sicurezza e il benessere dei bambini e dei ragazzi loro affidati
• Rispettare le procedure e le norme scolastiche relative alla sicurezza degli alunni
• Stabilire e mantenere adeguati confini professionali nella relazione con i bambini e i ragazzi
• Dimostrare consapevolezza e senso di responsabilita' nel chiedere aiuto e supporto per assicurare che la propria pratica didattica non abbia un impatto negativo sull'apprendimento dei ragazzi, sui loro progressi o rispetto a rischi che possano recare loro danno
• Utilizzare i canali appropriati per segnalare pratiche di altri insegnanti o di altre figure professionali che hanno un impatto negativo sull'apprendimento, il progresso o l'incolumita' dei ragazzi e dei bambini.
2) Essere responsabili della qualita' del proprio insegnamento
• Assicurare standard di insegnamento adeguati al proprio livello di carriera professionale.
• Sviluppare l'insegnamento tenendo conto della specificita' del contesto scolastico
• Basare l'insegnamento su una approfondita conoscenza della propria disciplina e della propria specializzazione, studiare e fare ricerche sull'insegnamento e sull'apprendimento.
• Utilizzare adeguate tecniche di valutazione, stabilire obiettivi chiari e appropriati, pianificare le attivita' e utilizzare un'ampia gamma di metodologie di insegnamento e di tecnologie per andare incontro ai bisogni individuali e collettivi degli alunni.
• Riflettere sulla propria pratica e utilizzare i feedback dei colleghi per migliorare il proprio insegnamento, ricercare attivamente opportunita' di approfondimento delle proprie conoscenze, della propria capacita' di comprensione e delle proprie competenze.
• Rispettare i principi sanciti dal proprio organo professionale, il GTCE, per poter mantenere l'iscrizione all'Albo.
3) Aiutare i bambini e i ragazzi ad acquisire fiducia in se stessi e a raggiungere buoni risultati
• Supportare i diritti dei bambini e dei ragazzi e aiutarli a comprendere le proprie responsabilita'.
• Ascoltare i ragazzi e i bambini, considerare i loro punti di vista e le loro preferenze, coinvolgerli nelle decisioni che li riguardano, incluse quelle relative al loro apprendimento.
• Promuovere la fiducia in se stessi e la coscienza di se', chiarendo come sara' utilizzata la valutazione per supportare i miglioramenti, fornendo feed back chiari e specifici e valorizzando i loro successi.
• Avere elevate aspettative in tutti i bambini e ragazzi qualunque sia il loro background o le loro attitudini, trovare attivita' che li possano aiutare nell'apprendimento e possano essere viste come sfide dai ragazzi.
• Comunicare in maniera chiara le proprie aspettative nei confronti del loro comportamento in modo da minimizzare le loro difficolta' o i loro blocchi nell'apprendimento e dare loro sicurezza.
• Aiutare i ragazzi a prepararsi al futuro, chiarendo le implicazioni dei cambiamenti sociali e tecnologici e dando consigli imparziali sulle loro possibilita' future.
4) Dimostrare rispetto della diversita' e promuovere l'uguaglianza
• Comportarsi in modo corretto con tutti i ragazzi, con i loro genitori, i tutori, con i propri colleghi, qualunque sia il loro background socio-economico, la loro eta', il genere, l'orientamento sessuale, la disabilita', la razza, la religione, il credo.
• Essere responsabili nel comprendere e promuovere le politiche scolastiche relative all'uguaglianza delle opportunita', all'inclusione, all'accesso e nei confronti della prevenzione e repressione del bullismo.
• Fronteggiare la discriminazione ingiusta, il bullismo, e gli "stereotipi" chiunque sia la vittima o l'aggressore.
• Aiutare a creare un ambiente giusto e inclusivo, promuovendo il benessere, la crescita e il progresso dei ragazzi "certificati" e di quelli a rischio di esclusione o di basso rendimento.
• Aiutare i ragazzi e i bambini a comprendere punti di vista differenti, a considerare diverse prospettive ed esperienze, a sviluppare relazioni positive sia all'interno della scuola sia nel territorio.
5) Sforzarsi di stabilire relazioni buone ed efficaci con i genitori e i tutori
• Fornire a genitori e tutori informazioni accessibili ed accurate riguardanti i progressi dei ragazzi
• Coinvolgere genitori e tutori nelle decisioni importanti relative all'educazione dei ragazzi
• Considerare i punti di vista dei genitori e dei tutori, inclusi quelli che si riferiscono alla crescita dei ragazzi.
• Seguire politiche scolastiche e procedure comunicative che coinvolgano genitori e tutori, anche in casi riguardanti temi sensibili quali la frequenza e l'esclusione.
6) Operare come membro di un team scolastico
• Sforzarsi di sviluppare relazioni produttive e di aiuto reciproco con tutti i colleghi.
• Esercitare leadership e responsabilita' organizzativa in modo rispettoso, inclusivo e leale, nel rispetto degli obblighi contrattuali e degli standard nazionali.
• Attenersi alle politiche e alle procedure scolastiche ed esprimere ogni possibile dubbio sulla vita e l'andamento della scuola in maniera corretta e responsabile.
• Contribuire all'apprendimento e allo sviluppo professionale dei colleghi, fornire commenti onesti, accurati e verificabili, qualora vengano richieste referenze o debba essere valutata la prestazione dei colleghi.
• Partecipare allo sviluppo della scuola e al miglioramento delle sue attivita'.
• Riconoscere l'importanza del ruolo della scuola nella vita della collettivita', partecipare in maniera responsabile alla costruzione della buona reputazione della scuola e a renderla degna di fiducia.
7) Cooperare con le altre figure professionali
• Comprendere il ruolo delle altre figure professionali che lavorano con i bambini e gli adolescenti.
• Comunicare e stabilire relazioni produttive con gli altri professionisti.
• Assicurarsi che tutti abbiano chiaro quale sia il proprio ruolo e il proprio contributo professionale nel lavoro collegiale, domandando chiarimenti quando necessario.
• Comprendere che, nel condividere l'impegno per il benessere e la crescita dei bambini e dei ragazzi, bisogna sempre fare leva sulle proprie competenze e assumersi le proprie responsabilta'.
8) Dimostrare onesta', integrita' morale, salvaguardare la stima e la fiducia della societa' nei confronti della professione docente
• Esercitare in maniera trasparente e onesta le proprie responsabilita' in relazione all'analisi e alla valutazione dei risultati da conseguire.
• Dimostrare onesta' e integrita' nel condurre e gestire le proprie funzioni anche in relazione all'utilizzo delle risorse e del patrimonio della scuola.
• Comprendere che prima di tutto viene il dovere di salvaguardare il bene dei ragazzi, assicurando comunque che il rapporto con allievi, famiglie e i colleghi sia in linea con le direttive di politica scolastica.
• Rappresentare degnamente la propria professione ed evitare di trarne vantaggio personale.
• Mantenere standard adeguati di comportamento che assicurino un ambiente efficace di apprendimento e salvaguardino la stima e la fiducia della societa' nei confronti della professione docente.
Chi fosse interessato a sapere di piu' sugli organismi di autogoverno della docenza, anche per metterli a confronto con analoghi testi del nostro Paese, puo' leggere, iprincipali modelli internazionali di Ordini Professionali degli insegnanti, relativi a Scozia, Inghilterra, Columbia Britannica, Ontario, Sud Africa, Queensland, Hong Kong, raccolti e tradotti dall’ADi (associazione docenti italiani) nel 2001.

Per approfondire:

http://www.gtce.org.uk/

 

 
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