Fondi diminuiti? Colpa dei dirigenti scolastici politicizzati


Tuttoscuola – novembre 2009

Di fronte alla protesta pressoché unanime dei dirigenti scolastici sulla mancanza di fondi per i corsi di recupero, Mariastella Gelmini torna su una critica che già aveva loro mosso in passato: "I dirigenti si lamentano spesso e dovrebbero fare bene il loro mestiere", dice il ministro. "Quando uno ha incarichi così importanti deve saper scegliere le priorità e farsi bastare le risorse che ci sono. Il problema è che si spendono male tante risorse in piccoli progetti un pochino clientelari che non servono. Dove ci sono dirigenti capaci le scuole funzionano e riescono a trovare le risorse per le pulizie e per i progetti fondamentali".

 

I dirigenti scolastici si rimbocchino le maniche"

La Tecnica della Scuola, 14.11.2009

di Reginaldo Palermo

E' l'ordine-invito che Ministro e direttori generali stanno rivolgendo ai dirigenti scolastici, accusati di protestare troppo e fare poco per affrontare la difficile situazione finanziaria delle scuole. Ma i sindacati non ci stanno. E in Piemonte scrivono al direttore regionale.

Le sofferenze finanziarie delle scuole continuano a far discutere e creare preoccupazione fra i dirigenti scolastici e gli organi collegiali delle scuole.

Preoccupazioni che stanno aumentando soprattutto dopo la diffusione di notizie relative ai contenuti della legge finanziaria per il 2010 che non promettono nulla di buono: i fondi della legge 440 destinanti a sostenere l’autonomia scolastica i piani dell’offerta formativa delle scuole saranno ulteriormente ridotti e scenderanno a 130miloni di euro per assestarsi a poco più di 99miloni a partire dal 2011 (quest’anno il fondo è di 140milioni, lo scorso anno superava i 170).

Ma le “lamentele” delle scuole non piacciono affatto al Ministro che in più circostanze è intervenuta per sottolineare che i dirigenti scolastici devono sapere far quadrare i conti e far funzionare le scuole con quello che c’è.

E anche a livello regionale la musica non cambia.

In Piemonte, per esempio, l’Asapi (l’Associazione delle scuole autonome) sta promuovendo da tempo iniziative di protesta per segnalare la gravità della situazione nelle scuole della regione.

Iniziative sulle quali il direttore regionale Francesco de Sanctis ha trovato parecchio da ridire commentando: “I dirigenti Scolastici non devono lamentarsi, ma far fronte alle necessità con le risorse disponibili”; il direttore regionale, anzi, ha apertamente invitato i dirigenti scolastici a “rimboccarsi le maniche”.

Le dichiarazioni di de Sanctis non sono passate inosservate ai sindacati che adesso chiedono al direttore generale un incontro urgente anche in vista di una serie di conferenze di servizio in programma per i prossimi giorni, rispetto alle quali i sindacati mettono le mani avanti fin da ora: “Auspichiamo che gli incontri siano finalizzati a fornire e ricevere informazioni concrete e non si trasformino, invece, in un atto di accusa verso i dirigenti”.

“I capi di istituto - sottolineano ancora i sindacati - sono abituati a rimboccarsi le maniche ogni giorno per risolvere situazioni e problemi continui rispondendo di ciò che fanno alle famiglie degli alunni e all’Amministrazione e assumendosi i rischi in prima persona pur di far funzionare al meglio le scuole”.

E sulla questione della collaborazione respingono le accuse al mittente e scrivono al direttore generale: “Ci spiace ricordare che il problema fu posto un anno fa e che ben due riunioni sindacali dell’Area V (a dicembre 2008 e a gennaio 2009) furono dedicate alle difficoltà finanziarie che affliggevano le scuole, ma l’USR non fornì in quell’occasione né risposte, né collaborazione concreta”.

 

La Gelmini replica ai presidi:  "60 milioni in arrivo nel 2010per la ricerca"

Libero – 14 novembre 2009 |

La protesta dei dirigenti scolastici sulla mancanza di fondi per i corsi di recupero non trova alleanze nel ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini. “I dirigenti si lamentano spesso - ha detto oggi a Verona parlando con i giornalisti a margine di un incontro politico - e dovrebbero fare bene il loro mestiere. Quando uno ha in carichi così importanti deve saper scegliere le priorità e farsi bastare le risorse che ci sono. Il problema è che si spendono male tante risorse in piccoli progetti un pochino clientelari che non servono”. Secondo Gelmini “non è questo il tempo delle lamentele, delle solite lagne. Cerchiamo di lavorare. Vedo - ha concluso - che dove ci sono dirigenti capaci le scuole funzionano e riescono a trovare le risorse per le pulizie e per i progetti fondamentali”. “È falso che nella finanziaria ieri siano stati tagliati 80 milioni di euro per la ricerca -ha assicurato- è una notizia destituita di ogni fondamento, perchè il presidente della Commissione Cultura e scuola del Senato aveva presentato un emendamento per ripristinare un vecchio taglio che era contenuto nella precedente finanziaria. Quindi non c'è nessun taglio aggiuntivo”. L’erogazione di 60 milioni è semplicemente slittata al 2010.

 

 
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