Concorso, risorse e avvio d'anno: DiSAL e ANDIS al MIUR


 

                   

Roma, 26 maggio 2010

 

Si è svolto oggi, dalle 12.30 alle 14.45 negli Uffici del Capo Dipartimento all’Istruzione, dott. Giuseppe Cosentino, il previsto incontro chiesto da DiSAL e ANDIS (http://www.disal.it/Objects/Pagina.asp?ID=11855). All’incontro con i presidenti delle Associazioni professionali dei dirigenti scolastici, svoltosi con una ampiezza di questioni ed una notevole disponibilità personale, erano presenti il dott. Giovanni Biondi, Capo Dipartimento Risorse, il dott. Luciano Chiappetta, Direttore del Personale, il dott. Marco U. Felisetti, Direttore al Bilancio ed il dott. Giampaolo Pilo per la materia concorsi.

Ringraziando della disponibilità, nella speranza che anche l’on. Ministro voglia porre la stessa attenzione alla valorizzazione della dirigenza scolastica come risorsa fondamentale per collaborare a migliorare il servizio scuola, i presidenti Pellegatta e Iannaccone, presentando specifiche proposte comuni, hanno chiesto chiarimenti su alcune delle principali questioni che occupano i dirigenti scolastici in questa fine d’anno e nella previsione d’inizio del prossimo.

Le proposte sono state presentate alla ricerca di soluzioni che: valorizzino in generale l’essenziale contributo della dirigenza scolastica per il buon funzionamento del servizio scuola; riconoscano che queste soluzioni saranno efficaci assumendo la funzione libera, autonoma e responsabile della dirigenza, superando una prassi di mera esecutività; siano assunte come primo passo verso un più generale costante confronto con le rappresentanze della dirigenza scolastica nella prospettiva di una scuola dove si sviluppino l’autonomia, il merito, le capacità, il sostegno alle debolezze, la libertà organizzativa, la responsabilità di direzione, lo stretto legame col territorio, il primato educativo delle scelte.

 

1. Concorso dirigenza scolastica

Nella scrittura del bando e nell’attuazione delle procedure, onde evitare le molte incongruenze e le gravi difficoltà dell’ultima tornata concorsuale, si propone:

a- l’obbligo di svolgimento di tutte prove scritte nella stessa data a livello nazionale, con gli stessi testi scritti (come avviene per gli esami di stato degli studenti), per evitare tempi e comportamenti delle commissioni discriminatori tra i candidati dei vari territori;

b- la chiara emanazione di indicazioni nazionali su: criteri di valutazione; tempi minimi di correzione; criteri di conduzione e valutazione delle prove orali; uso degli strumenti consultivi durante gli scritti.  Sempre per evitare differenze valutative e ridurre il contenzioso che ha danneggiato l’ultimo concorso;

c- per i titoli, una più marcata valutazione delle preparazioni professionali specifiche (in particolare i master per la dirigenza scolastica che abbiano avuto almeno il 50% di attività in presenza e di tirocinio), dell’esperienza professionale di vicario e collaboratore  del dirigente scolastico, rispetto ad altri titoli;

d- la pubblicazione del “pacchetto” completo dei quiz all’interno dei quali sarà scelto il testo della prova preselettiva, così come è avvenuto per l’interessante esperienza della mobilità professionali per DSGA.

Inoltre le Associazioni hanno chiesto l’urgente emanazione del concorso ordinario per DSGA, visto che le procedure della mobilità professionale in corso non risolvono del tutto la necessità di selezione ed assegnazione di persone preparate ai mutamenti di gestione finanziaria delle istituzioni scolastiche.

 

2. Questioni inerenti la funzione dirigenziale nella scuola

Tenendo conto sia degli adempimenti più urgenti che si presenteranno con l’avvio del nuovo anno scolastico, sia delle situazioni critiche che rendono difficile il buon funzionamento delle istituzioni scolastiche, si propone:

a- una più esplicita indicazione (rispetto a quanto indicato nell’OM sull’organico di diritto) che, nel caso degli IIS, gli Uffici Territoriali deputati non sottraggano alle scuole spezzoni orari prima che queste abbiano costituito cattedre interne sulla stessa classe di concorso, anche tra indirizzi interni afferenti a codici diversi;

b- l’emanazione, ai fini di un regolare e tempestivo avvio delle lezioni e come già sperimentato da precedenti ministeri, di un decreto che confermi tutti i supplenti attuali per il nuovo anno scolastico, fatto salvo la soluzione dei casi di rinuncia da parte degli interessati;

c- l’assegnazione ai dirigenti scolastici della nomina diretta, sulla base delle graduatorie provinciali, dei supplenti annuali almeno dei posti derivanti dalle quote di curricolo dell’autonomia e della flessibilità;

d- per l’organico di fatto, la possibilità di utilizzo dei docenti in soprannumero per l’ampliamento dell’offerta formativa.

 

3. Situazione di sofferenza finanziaria delle istituzioni scolastiche

Per poter giungere entro l’avvio del nuovo anno scolastico alla massima soluzione possibile delle sofferenze finanziarie e permettere alle istituzioni scolastiche un minimo di serenità nella programmazione didattica, si propone:

a- l’indicazione obbligatoria di assegnazione al cap. Z solo dell’avanzo di amministrazione derivante unicamente da finanziamenti statali non spesi per qualsiasi ragione (per evitare che l’Amministrazione consideri nella propria programmazione fondi di origine privata o di enti locali);

b- la sottrazione di tale avanzo dalle spettanze alle istituzioni scolastiche di Residui attivi, agevolando una perequazione regionale;

c- l’esonero per i prossimi due anni scolastici dal pagamento dei contributi Irpef, Previdenziali e Irap;

d- la definizione di un piano di restituzione dei debiti statali alle scuole almeno con certezza alle scuole che rischiano situazioni di disavanzo;

d- la contestuale erogazione dei fondi per le attività obbligatorie per legge (corsi di recupero, indennità di direzione e di amministrazione);

d- l’indicazione esplicita della facoltà alle istituzioni scolastiche di chiedere contributi alle famiglie per attività integrative per gli studenti, la copertura assicurativa ed i servizi agli studenti, con una tabella di quote massime per tipologia di scuole (come avviene per il tetto di spesa per i libri di testo), con la responsabilità di prevedere esenzioni per situazioni economiche.

 

Alle proposte è seguito un confronto stringente durante il quale sono emerse da parte dei funzionari presenti  alcune informazioni e chiarimenti.

Sul futuro concorso alla dirigenza scolastica è stato confermato il sostanziale parere positivo del MEF rispetto ai posti da coprire, permettendo in questo modo (se non vi saranno intoppi) di emanare il bando entro fine novembre. E’ stato inoltre manifestato un certo interesse alla nostre proposte sulle prove uniche nazionali, sull’emanazioni di precise indicazioni operative alle commissioni per ridurre il più possibile comportamenti problematici e possibili contenziosi. Comunque, se tutta la procedura non avrà rinvii, solo con il settembre 2012 si potrà avere la collocazione in servizio dei vincitori.   

 

Più complesso è stato il confronto sulla situazione finanziaria. Per i  rappresentanti del MIUR la comunicazione mensile dei flussi permette finalmente un quadro informativo chiaro, a fronte di notevoli incertezze e dati incompleti riguardanti gli anni precedenti il 2009. Per una buona gestione di bilancio viene ricordata la necessità di assumere sempre e per tempo tutti gli impegni di spesa necessari, specie per quelli del personale (supplenze,  ore eccedenti, FIS, ecc.) e si esprime la possibilità dell’utilizzo dei fondi delle supplenze per il compenso di ore eccedenti.

Sulla questione della massa di Residui attivi rivendicati dalle scuole tra il 1999 ed il 2006 è stata espresso l’intenzione di verificare la situazioni solo di quelle scuole che hanno effettiva sofferenza, identificate con quelle che danno risultato 0 o addirittura negativo nella differenza tra avanzo di amministrazione e fondo di cassa, per evitare che queste vadano in disavanzo. Laddove invece, a fronte dell’assenza di debiti effettivi, tali rivendicazioni riguardino semplicemente l’attesa di ritorno di fondi spettanti su spese già coperte, l’impressione emersa è che l’attesa rimarrà tale (appare quindi vana l’attesa, ad esempio, dei fondi maturità 2005). Nel tentativo di comprendere meglio i criteri di comportamento, è apparso irrilevante il fatto che anticipi cassa di qualsiasi provenienza abbiano coperto spese che erano da imputarsi a fondi di provenienza statale. La possibile rivendicazione di Residui attivi avrebbe significato solo se riferita a Residui passivi esattamente corrispondenti.

Sui corsi di recupero è stato ricordato che tutto deve ora arrivare dal FIS, poiché non vi saranno altre erogazioni, salvo l’ipotesi allo studio di ampliare l’utilizzo della legge 440/97 .

Comunque il sistema attuale dei monitoraggi e dei flussi dovrebbe permettere, per settembre una chiara comunicazione alle scuole del totale delle risorse economiche disponibili per l’intero anno scolastico.  Rispetto ai fondi per il funzionamento è stato calcolato che i parametri del DM 21/07  dovrebbe permettere alle scuole una media di 15.000€: in realtà è stata assegnata una media di 5.000.  Infine rispetto ai fondi per il pagamento dei Revisori da parte delle scuola capo ambito, è stato ricordato l’obbligo delle scuole dell’ambito a partecipare equamente utilizzando l’assegnazione ricevuta.

 

Rispetto ad alcune problematiche relative all’avvio del prossimo anno scolastico  sono state confermate alcuni dati significativi: l’obbligo agli UST di consentire ai dirigenti scolastici l’utilizzo di spezzoni delle medesime classi di concorso all’interno di istituti superiori con diversi indirizzi (e quindi diversi codici); il calcolo, in via previsionale per le classi prime coinvolte nel Riordino del II Ciclo, delle cattedre a partire da 15 ore, salvo poi valutare l’eventuale sforamento dei tetti previsti per gli organici; l’eventuale possibilità di utilizzare, per i tempi parziali nella scuola primaria, posti o ore rimaste inutilizzate a livello provinciale sul tempo pieno.

 

Al termine i presidenti di DiSAL e ANDIS hanno chiesto di rendere ricorrente un confronto come quello odierno con le Associazioni professionali dei dirigenti scolastici, sia utilizzando strumenti esistenti, sia ipotizzando nuovi spazi specifici, da utilizzare possibilmente anche a livello degli Uffici Scolastici Regionali.

 

 

I presidenti di DiSAL e ANDIS

Prof. Roberto Pellegatta

Prof. Gregorio Iannaccone

 
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