Ieri, 21 luglio a Lomagna (Lecco) più di mille parenti, amici e colleghi hanno accompagnato all’ultimo saluto Rino Perego, un collega e caro amico, preside incaricato alla Scuola Media Statale “Don Ticozzi” di Lecco. Una morte improvvisa, una vita ricca di interessi e la passione recente per la nuova professione, tale da segnare in breve la vita di una scuola. Riportiamo il saluto degli insegnanti della scuola letto al camposanto e una poesia letta da un alunno della stessa scuola. Uno sguardo profondo su di un mistero difficle da accettare ed un modo di vivere il proprio lavoro che in breve ha lasciato un segno.
“La morte non è niente” di Charles Peguy
Sono solamente andato nella stanza accanto.
Io sono io, voi siete voi.
Quello che eravamo gli uni per gli altri lo siamo sempre.
Datemi il nome che mi avete sempre dato.
Parlate con me come avete sempre fatto.
Non adoperate un tono diverso.
Non abbiate un’aria triste e solenne,
continuate a ridere di quello che ci faceva ridere insieme.
Ridete, sorridete, pensate a me,
Che il mio nome sia pronunciato
Come lo è sempre stato.
Senza enfasi di alcun tipo, e senza traccia d’ombra.
La vita significa quello che ha sempre significato.
E’ quella che è sempre stata,
il filo non è tagliato.
Perché dovrei essere fuori dai vostri pensieri?
Semplicemente perché sono fuori dalla vostra vita?
Io vi aspetto, non sono lontano,
semplicemente dall’altra parte del cammino.
Vedete, tutto è bene.”
Il saluto degli insegnanti.
L’improvvisa scomparsa del preside del nostro Istituto, la Scuola Media “D Ticozzi” di Lecco, ci ha dato ancora una volta il senso della precarietà della vita. Duraturo e profondo però resterà in tutti noi il ricordo della persona che abbiamo avuto modo di conoscere in un anno, un periodo molto breve, ma intenso, significativo e ricco di umanità. Non possiamo dimenticare infatti gli atteggiamenti e i comportamenti che rendevano Cesarino o Rino, (come preferiva farsi chiamare) il dirigente scolastico che tutti i docenti avrebbero voluto avere: la gentilezza, l’affabilità, l’entusiasmo di vivere un’esperienza nuova, la curiosità di conoscere l’organizzazione, le iniziative, le proposte e le attività della nostra scuola, l’impegno per renderla sempre più efficiente e funzionale, l’amore per i ragazzi, la saggezza e la serenità con cui ci invitava ad affrontare le novità del prossimo anno, il desiderio di soddisfare possibilmente le richieste di tutti, la sensibilità e la partecipazione dimostrata in varie circostanze, la quotidiana e discreta presenza a scuola, la disponibilità al dialogo e all’ascolto, l’attenzione alle esigenze e ai bisogni degli alunni e delle famiglie…
Sicuramente il lavoro e la collaborazione con Rino non sono stati lunghi ma ringraziamo lui per tutto quello che è riuscito a darci e a trasmetterci in un tempo, seppur così limitato, e Dio per averci offerto l’opportunità di conoscerlo.
I docenti della “Don Ticozzi”