Scuole e servizi igienici. Anche Hegel …
ADI - 29 settembre 2010
I presidi oggi si lamentano che non hanno i soldi per la carta igienica. Hanno ragione, ma più in generale bisognerebbe prestare attenzione alle condizioni dei servizi igienici, troppo spesso sporchi e maleodoranti.
Si dovrebbe tenere a mente che i servizi igienici sono, secondo l’autorevole opinione di Norberto Bottani, la prima carta di identità di un istituto scolastico.
Il problema è d’altra parte antico.
Anche Hegel, proprio Georg Wilhelm Friedrich Hegel, il grande filosofo dell’idealismo tedesco, si trovò alle prese con i gabinetti nella sua veste di preside di un ginnasio di Norimberga.
Così, nel 1809, scriveva al Provveditore:
Hegel a Niethammer (Provveditore)
Norimberga, 12 febbraio 1809
… solo su questo punto non posso tacere: cioè che nei due istituti – la scuola Sebald e la scuola Lorenz – il che significa nel proginnasio, nelle scuole primarie e nelle scuole collaboratorie, non si trovano gabinetti.
Questa storia è troppo squallida e ripugnante.
Ho chiesto più volte all’amministratore del culto di rimediare a questo increscioso stato di cose; ma finora non è successo niente.
Paulus mi ha detto che Ella ci ha decretato una doppia classe media nel ginnasio e una seconda scuola primaria; due gabinetti non decretati, ma effettivi vi servirebbero di più.
Ogni volta che iscrivo nuovi allievi, devo domandare pure ai genitori se i loro figli possono fare a meno dei loro bisogni. Questa è una nuova parte dell’insegnamento pubblico, la cui importanza ho adesso imparato a conoscere, cioè la sua parte posteriore.