Addio ad un caro amico: Cesare Scurati, una vita per la scuola


Grave lutto nel  mondo delle istituzioni scolastiche, della dirigenza, della cultura e dell’editoria  cattolica.

 

    Ieri, 18 maggio 2011, a Milano, all’Ospedale Niguarda di Milano, a causa di un infarto cardiaco, è morto improvvisamente il professor Cesare Scurati, noto pedagogista italiano, da moltissimi anni figura di spicco nel mondo della scuola italiana, prima studioso in Italia e autore di ricerche e formazione sulle problematiche della dirigenza scolastica. Cesare Scurati è stato un caro amico per i presidi di DiSAL, Associazione che ha seguito con attenzione ed affetto fin dal suo nascere e che ha accompagnato, con i suoi consigli e la sua presenza, nella propria crescita culturale e professionale.

Da quasi cinquant’anni apprezzato autore nel campo della pedagogia, con la rarissima caratterisica di saper unire l’esperienza reale di scuola allo studio ed alla ricerca, presso l’Editrice La Scuola ha iniziato la prima rivista italiana sulla direzione di scuole, a partire dalla quale ha anche appoggiato l’avvio dei quaderni semestrali di DiSAL-Editrice La Scuola.

Scurati era nato a Milano nel 1937, aveva dedicato la sua vita al mondo della scuola e dell’educazione in diversi ruoli, sino a diventare imprescindibile punto di riferimento per la pedagogia italiana ed europea. Dopo aver  lavorato per alcuni anni come insegnante e direttore didattico, era passato  alla ricerca e all'insegnamento universitario negli atenei di Genova, Parma e, successivamente, nell'Università Cattolica di Milano, come ordinario di Pedagogia generale e sociale  e direttore del Centro Formazione Permanente e a Distanza. Fra i temi di studio privilegiati nei suoi interessi scientifici vanno certamente ricordati quelli  legati all 'innovazione dei processi formativi, soprattutto in riferimento alla pedagogia della scuola, alla formazione della dirigenza educativa, alle tecnologie didattiche: temi che Scurati, sempre attento alle teorie pedagogiche generali,  alle questioni metodologiche, ma anche alla sperimentazione didattica,  ha riletto in chiave personalista .

Presso l’Editrice La Scuola dirigeva le riviste “Scuola materna” e “Dirigenti Scuola”. In passato aveva collaborato con il Ministero della Pubblica Istruzione nelle Commissioni che riformarono i programmi (1985) e gli orientamenti (1991), rispettivamente della scuola elementare e materna. Ampia la sua bibliografia nella quale spiccano titoli  quali “Strutturalismo e scuola” (1974), “Non direttività” (1976), “Umanesimo della scuola oggi” (1983), “L'educazione extrascolastica” (1986),” Incontri e messaggi” (1993) “Elementare oltre” (1995),  “Profili nell'educazione” (1996), “Pedagogia della scuola” (1997), “Realtà umana e cultura formativa (1999), “Fra presente e futuro. Analisi e riflessioni di pedagogia” (2001 ),“Esperienza educativa e riflessione pedagogica” (2007).

Membro del Comitato Scientifico dell'Istituto di Ricerca IARD, Milano,  presidente dell'IRRSAE Lombardia (1990-1997), presidente della SIPED- Società Italiana di Pedagogia (1997-2000), da anni era anche membro del Comitato della Facoltà di Scienze dell’educazione della Libera Università di Bolzano.   

Negli ultimi anni aveva collaborato con l’Università di Bologna ed altre in Italia, oltre che con DiSAL, alla nascita e sviluppo di uno dei primi Master per la direzione educativa ed organizzativa di scuole. Non si contano docenti, direttori e presidi che hanno tratto dai suoi libri e dalle sue parole aiuto alla propria professione.

Gli amici di DiSAL hanno conosciuto con dolore la notizia di questo grave lutto e sono particolarmente vicini ai figli e familiari. Sempre come amici lo vogliono ricordare con la sua serietà e riservatezza e non mancherà occasione per ricordare presto la sua figura culturale e professionale.

 

 

Riportiamo solo alcuni dei messaggi giunti a DiSAL.

 

 

Avrei voluto conoscerlo e ringraziarlo: anch'io un po' gli sono debitore.

Rosario Drago

 

Carissimo Roberto, mi unisco al cordoglio condividendo le parole di saluto cariche di stima, affetto, amicizia e riconoscimento per un testimone prezioso che ci ha dato tanto.

Giuseppe Boccioni – direttore Irre Lombardia

 

Jo letto molti dei suoi scritti e ogni volta ho imparato qualcosa di nuovo...

e mi stupiva la sua capacità di ritrovare e di mettere al servizio degli altri  il "non ancora detto" sul mistero della relazione educativa.

MariaPaola Iaquinta – dirigente scolastico Catania

 

E' una brutta notizia.Si perde un grande studioso e sostenitore della scuola pubblica. Personalmente l'ho conosciuto a Udine e ne conservo un ricordo bellissimo.Era una persona di grande cultura e di grande umanità.

Francesco Saetta – dirigente scolastico Sicilia

 

 

 

 

 
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