Priorità e proposte di DiSAL al Ministro Profumo per le urgenze nella scuola


Dopo la prima lettera al nuovo Ministro all’Istruzione e la sua risposta (Il neo ministro Francesco Profumo ringrazia per gli auguri di DiSAL); a seguito dell’Appello urgente inviato a proposito del Concorso dirigenti (Appello urgente di DiSAL al Ministro sulla procedura del concorso dirigenti); in previsione dell’incontro con le Associazioni professionali dei dirigenti e dei docenti che avverrà con molta probabilità mercoledì 11 gennaio, DiSAL ha inviato al Ministro Profumo un promemoria di problematiche ed interventi sui quali l’Associazione desidera collaborare.

Il documento, vista la particolare situazione politica, distingue tra urgenze che DiSAL ritiene vadano affrontate con priorità, e proposte che sono state scelte ed elencate in quanto potenzialmente praticabili nell’ipotesi che l’attuale Governo duri fino alla naturale scadenza di legislatura (fatto salvo ovviamente le vicende politiche ed il comportamento degli altri soggetti sociali).

La Direzione nazionale dell’Associazione sarà grata a tutti i colleghi che vorranno commentare le proposte in relazione ai problemi riscontrati, alla loro urgenza ed alla praticabilità realistica degli interventi necessari. Ricordiamo che per questo è sempre disponibile la CommunityDibattito e Opinioni” in home.

 

     Dirigenti Scuole Autonome e Libere

 Associazione professionale dirigenti scuole statali e paritarie  - Ente qualificato dal MIUR alla formazione

 

Priorità e proposte

per sostenere una direzione educativa ed organizzativa delle scuole

Al sig. Ministro all'Istruzione, Università e Ricerca

Roma -  16 dicembre 2011

 

 Priorità a breve termine

 

1- Piena regolarità e rapidità nella conclusione del concorso a dirigente scolastico, per fare le nomine entro luglio 2012, onde eliminare l’enorme numero di reggenze, dare stabilità di direzione alle scuole, avviandosi ad abolire lo stesso istituto della reggenza.

 

2- Bloccare gli attuali indici di dimensionamento stabiliti dal DL 98/11 (e successiva modifica) a non più di 1.000 alunni, garantendo il dirigente scolastico, il direttore amministrativo stabili a tutte le scuole, penalizzando le regioni che non producono piani all’interno di questi parametri e contrastando i piani di alcune regioni che hanno predisposto istituzioni scolastiche mediamente al di sopra dei 1.000 alunni. L’aumento oltre questo limite delle dimensioni delle scuole comporta l’aumento di procedure amministrative e burocratiche nelle scuole, le degenerazione della funzione direttiva a mera azione amministrativa, ostacolando sempre più l’essenziale funzione di direzione educativa delle comunità scolastiche.

 

3- Garanzia di avvio e compimento entro l’anno scolastico delle abilitazioni per i docenti, previa la necessaria revisione dei numeri stabiliti.

 

4- Gruppo di lavoro per l’elaborazione di una norma (sul modello delle francesi e tedesche) per le agevolazioni necessarie ad un nuovo rapporto tra scuola e lavoro per il II Ciclo.  A titolo d’esempio:  sostegno apprendistato e scuole  -  ampliamento periodo di stage nei tecnici e professionali fino a un mese   -   obbligo alle aziende per stage e agevolazioni fiscali – fondo nazionale imprese scuole o possibilità ad un’azienda per un partenariato stabile con un istituto.

 

Proposte a medio termine

 

1- Riprendere il cammino dell'autonomia, almeno finanziaria, iniziando da:  comunicazione certa per luglio 2012 delle risorse per l’itero prossimo anno scolastico  -  ampliamento del metodo attuale di erogazione (“capitolo unico”) con l'introduzione di un’assegnazione annuale di badget su parametri fissi omnicomprensivi senza vincoli di destinazione   -  conseguente restituzione alle scuole della gestione diretta delle ricorse per le prestazioni aggiuntive del personale  spostate da gennaio 2011 sul cedolino unico.

 

2- Riconoscimento istituzionale della funzione di collaborazione delle Associazioni professionali dei dirigenti e docenti della scuola con una soluzione simile a quella utilizzata per le Associazioni dei genitori e degli studenti.

 

3- Per sostenere l’attuazione del Riordino del II Ciclo:  valutare possibili reinserimenti delle attività di laboratori negli istituti professionali    -   diversificazione dei parametri minimi di alunni per la formazione delle classi tra licei e istituti tecnici da una parte e istituti professionali dall’altra in ragione della maggiore complessità formativa di questi ultimi  -  asegnazione alle reti di scuole dei fondi già comunicati alle scuole per la formazione obbligatoria dei docenti.

 

4- Formazione dirigenti e docenti statali: limitare al 10 % i i fondi per la formazione organizzata dall'Amministrazione assegnando il restante 90% alle reti di scuole, con la collaborazione delle Associazioni professionali e con la partecipazione possibile a responsabili di direzio e docenti delle scuole paritarie.

 

5- Sostegno a sperimentazioni per la valutazione (docenti, dirigenti e scuole) con il coinvolgimento diretto delle Associazioni professionali.

 

6-  Realistica valutazione dei notevoli residui attivi degli Istituti, almeno limitatamente:  a quelle che il sistema Athena indica in sofferenza amministrativa;  alle risorse non erogate per gli esami di stato,  per l’alternanza scuola-lavoro e per la copertura dei contributi dovuti per le supplenze pagate dal 2005. A questo proposito occorre segnalare che (nonostante i monitoraggi) si vanno purtroppo ricostituendo i ritardi di assegnazione risorse per il pagamento delle supplenze.

 

7- Ricostituire i livelli minimi di classi per l’attribuzione dei semi esoneri ed esoneri ai vicari esistenti fino al 2010, almeno per le scuole assegnate quest’anno in reggenza e assegnazione dell’indennità agli stessi per la sostituzione del dirigente scolastico.

 

8- Eliminazione del pagamento delle visite fiscali alle ASL da parte delle Istituzioni scolastiche.

 

9- Situazioni fondi ditte di pulizia in Sicilia:  una serie infinita di complessità burocratiche sono scaturite dal trasferimento alle scuole della gestione dei fondi, della gestione dei contratti e delle relative problematiche legali. Occorre un gruppo di lavoro che valuti il recupero di tutti questi fondi nel bilancio del MIUR allo scopo di ripristinare l'organico dei Collaboratori scolastici assegnati alle scuole, eliminando le ditte esterne.

10  Studio delle opportunità di recupero e utilizzo di tutti i Fondi Europei disponibili per le scuole, anche per ovviare in questo modo al forte calo delle risorse specie per innovazione, attrezzature e attività essenziali quali orientamento, scuola-lavoro, attuazione dell’obbligo. Possibilità di partecipazione per le scuole paritarie delle regioni meridionali ai PON.

11- Pausa di riflessione sulle pressioni delle forze che premono per nuove elezioni delle RSU di scuola, in attesa di ricollocare compiti, funzioni e operatività, dopo aver delineato il nuovo quadro del governo delle scuole autonome, onde evitare confusione e sovrapposizioni di competenze. 

 

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