Valutazione insegnanti: DiSAL all’incontro Associazioni e Ministero


Si è svolto martedì 20 dicembre 2011 l'incontro previsto con i rappresentanti delle Associazioni professionali dei docenti e dirigenti della scuola presso la sala riunioni della Direzione Generale per gli Ordinamenti. Presente il direttore, la dott.ssa Carmela Palumbo che ha annunciato l’assenza per impegni del Capo Dipartimento dott. Biondi.

L'ordine del giorno prevedeva due momenti di discussione:

- il Progetto "Valorizza" (i cui esiti e ricadute sono stati presentati lo scorso 7 dicembre)- Valutazioni delle Associazioni professionali; argomento che è stato dettagliatamente affontato con interventi di ciascuna associazione professionale presente;

- revisione delle Indicazioni per il Curricolo.

Al dibattito tutte le Associazioni hanno riportato le proprie riflessioni.

 

La dirigente scolastica Zamboli Filomena, a nome della Direzione di DiSAL, ha affermato che:

a)  la valutazione docenti come quella di dirigenti e scuole è fondamentale e “Valorizza” è un buon punto di partenza perchè ha introdotto fattivamente un tentativo di valutazione dei docenti nella scuola. Si può ragionare sul modello usato, migliorando metodo e criteri, ma solo con il coinvolgimento diretto delle associazioni professionali;

b)  la valutazione dei docenti, come dei dirigenti e delle scuole è sempre più una pressante necessità come elemento di qualità imprescindibile per la scuola dell'autonomia: tale valutazione non può non essere una valutazione complessa e di "contesto", che quindi tenga conto di diversi elementi e della situazione reale delle singole scuole, sempre e comunque finalizzata al sostegno dell’azione formativa ed al suo miglioramento;

c) un’interessante impostazione della valutazione non può non tener conto del giudizio dei pari, se si vuole tra l’altro proprio potenziare il valoro della professionalità docente ed il ruolo anche delle associazioni professionali in questo percorso. Risulta limitativo eliminare una componente "reputazionale" o qualitativa in nome di criteri di pura oggettività (alunni promossi; pubblicazioni; progetti; etc) perchè (a parte il solito problema della possibilità stessa di una oggettività in una azione educativa e quindi eminentemente interpresonale) essi, da soli, comunque non danno ragione della professionalità docente a 360°. Occorre infatti tener conto: di capacità comunicativa, dei linguaggi della disciplina insegnata, del capacità di relazione efficace con gli allievi e con i genitori, di capacità di "attrazione" e coinvolgimento nel processo di insegnamento/apprendimento che il docente mette in atto con i propri allievi e così via. Cioè di aspetti molto difficilmente riconducibili a pure rilevazioni quantitative: risulta quindi necessario definire "criteri" che tengano conto anche di questa dimensione "qualitativa" del docente;

d)  resta tuttavia il fatto che nuovi standard professionali saranno individuabili solo all'interno di un nuovo stato giuridico dei docenti e dei dirigenti. Tra questi occorre la consapevolezza che l'apprendimento (non l'insegnamento) è il frutto di una cooperazione educativa, che tuttavia non emargina nè sostituisce la necessità di riconoscere "il bravo insegnante" e così uscire dalla palude della corporazione che sempre di autodifende e mai si diversifica;

e)   infine ogni valutazione deve mettere al centro i risultati ottenuti e quindi gli strumenti debbono in qualche modo osservare il "valore aggiunto" ovviamente tenendo conto delle condizioni di partenza del campo di azione.

La dirigente Zamboli inoltre, a nome di DiSAL, ha chiesto di differire l’affronto del problema delle Indicazioni naizonali in un contesto di minore urgenza.

 

Le Associazioni hanno avuto modo di sottolineare diversi aspetti del problema. 

La dott.ssa Palumbo ha preso puntualmente nota delle osservazioni ed ha in particolare sottolineato i vincoli imposti dalla 150/09 relativamente alla valutazione delle performances individuali, che  vincolano molto anche nella scelta della forma di proposta alle scuole per un prosieguo della sperimentazione.  Ha poi affermato che non si può presciendere dalla adesione volontaria sia del Collegio Docenti sia, poi, dei singoli docenti.  Il direttore ha poi nuovamente comunicato che sarà previsto per l'11 gennaio 2012.

Vista l'ora tarda, la dott.ssa Palumbo ha dato alcune specifiche indicazioni sulla necessità della revisone delle Indicazioni del I Ciclo, il cui periodo di speriementazione scade questo anno scolastico.  C’è inoltre da tener presente l’armonizzazione sia con il DM 27/7/2008, sia con i decreti Gelmini.  Ha segnalato che le scuole del primo ciclo hanno risposto in maniera ingente e copiosa al monitoraggio, tant'è che si è dovuto spostare la scadenza dei termini per ben due volte.

Le Associazioni hanno chiesto non solo un incontro ad hoc sull'argomento ma anche di essere tenute al corrente degli esiti del monitoriaggio.

 

 

 

 
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