Direzione nazionale DiSAL gennaio 2012: ordini del giorno e iniziative


Si é svolta venerdì 20 gennaio 2012 a Milano la direzione nazionale di DiSAL durante la quale sono state assunte le seguenti delibere.

**   la piena conferma delle priorità e delle proposte presentate al Ministro Profumo, affichè il Presidente nazionale e tutte le realtà regionali le assumano come impegno ad ogni livello istituzionale;

**   il programma e l’organizazione del 17° Convegno nazionale sul tema “Libro, registro e tablet” a Montecatini Terme per il 29-31 marzo 2012 e rinviando al prossimo anno una riflessione più sistematica sul futuro della dirigenza scolastica;

**   un ordine del giorno sulla situazione naizonale delle Associazioni delle Scuole Autonome (cfr. di seguito);

**   la proposta alla sottoscritione di tutti in colleghi di una lettera aperta sul serio problema del dimensionamento delle ISA;

**   un seminairo nazionale a Bologna su contrattazione, merito e premialità a febbraio;

**    l’invio di tre quesiti alle competenti direzioni del MIUR (durata dell’ora di lezione, utilizzo FIS, organici di diritto ISIS) in modo di ricercare chiarezze operative per tutti, come avvenuto per il chiarimenti ottenuti da DiSAL sulla CM 94/11;

**   la predisposizione dfi un’indagine giuridica che porti ad una iniziativa legale contro la solitudine del dirigente scolastico in tutte le cause in giudizio.

 

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Ordine del giorno della Direzione nazionale DiSAL sulle Associazioni delle Scuole Autonome -  20 gennaio 2012

 

 

La direzione nazionale DiSAL nella seduta del 20 gennaio 2012 ha esaminato la problematica e la situazione nazionale delle Associazioni regionali delle Scuole Autonome per valutare una riflessione di prospettiva e di relazione. All’unanimità ha così stabilto.

 

A. L’autonomia scolastica, bloccata e tradita da un processo di nuova centralizzazione messo in atto negli ultini anni, rimane lunica risposta valida alla grave crisi di qualità e funzionamento della scuola italiana.

 L’attuale sistema dell’Amministrazione centrale e periferica (sostenuto in questo da molta azione sindacale) spesso agisce non in modo solidale e sussidiario alle ISA, ma talore sostiuendosi ad esse o prorogando forme di centralizazione.

Questa, ripendendo il processo della propria costituzionalizzazione, a maggior ragione nell’ottica di un effettivo sistema federale regionalizzato, dovrà essere attuata nel rispetto della libera scelta delle famiglie, in piena relazione con le comunità territoriali e delle aggregazioni sociali di appartenenza, della valorizzazione delle professioni dirigente e docente, nell’equità e sostenibilità dei trattamenti.  In particolare dovrà essere risoltà l’attuale grave carenza di chiarezza sul governo Istituzioni Scoalstiche Autonome (ISA), senza il quale ogni relazione istituzionale esterna risulta distorta e tutta incentrata ancora sulla funzione del dirigente scolastico. 

In quest’ottica DiSAL sostiene con chiarezza che il futuro governo delle ISA deve essere strettamente collegato alle comunità territoriali, alle aggregazioni sociali di appartenza ed al mondo delle famiglie e delle imprese, rifiutando ogni tendenza verso la presidenza di tali organi di governo al dirigente scolastico.

Inoltre la ripresa di qualità e buon funzionamento delle ISA dipenderà: dal trasferimento alle stesse (singole o in rete territoriale) della potestà di reclutamento del personale come accade in Università, Comuni e Ospedali; dall’assegnazione diretta di un badget unico in forma capitaria esenza vincolo di destinazione comprensivo di tutti gli oneri di spesa;

 

B. La necessità di forme di rappresentanza delle ISA ha premuto e preme sul loro ordinario funzionamento, specie in circostanze critiche quali le relazioni con gli Enti territoriali, ma assumerà un assetto chiaro e trasparente quando sarà data chiarezza all’organo di governo ed alla forma statutaria delle stesse. Dovendo inevitabilmente, nel contesto attuale, tali forme di rappresentanza ricorrere alla funzione dirigenziale quale rappresentanza legale dell’Istituto, a parere della direzione nazionale,  tale vincolo va sempre assunto come forma provvisoria, attenta al rispetto delle diverse istanze, del pluralismo delle offerte formative.

 

C. E’ quindi necessario che attualmente ogni forma di rappresentanza delle ISA assuma le seguenti caratteristiche, per le quali DiSAL si impegna ad operare, nella richiesta di pieno rispetto ed in collaborazione con ogni forma associativa:

1. l’assenza di ogni carattere di univocità della rappresentanza, per dare invece spazio a reti associative libere e territoriali (secondo quanto normato dal DPR 2175/99) basate sulla volontarietà di adesione e condivisione di progetti e istanze, reti per quali i dirigenti di DiSALhanno dato e daranno ogni forma si promozione e sostegno;

2. l’impossibilità di assunzione da parte dell’Amministrazione scolastica centrale e periferica e degli Enti locali di una relazione univoca di rappresentanza, rispettando il pluralismo associativo delle relazioni istituzionali;

3. chiara distinzione di compiti tra tali forme associative di ISA, la cui adesione esige la delibera del Consiglio di Istituto e le associazioni professionali o sindacali di dirigenti scolastici riconosciute dal MIUR, evitando così sovrapposizioni o confusione di ruoli ad ogni livello istituzionale, pur nella piena attuazione di una collaborazione ed azione comune per il bene della scuola.

 

 
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