Associazione professionale dirigenti scuole statali e paritarie - Ente qualificato dal MIUR alla formazione
Comunicato 19 luglio 2012
Concorso dirigenti in Lombardia: senza presidi a settembre scuole statali allo sbando
Con rabbia e costernazione registriamo la sospensione del concorso dirigenti scolastici in Lombardia a seguito della Sentenza del locale TAR di ieri sera che, diversamente da tutte quelle fin’ora emanate dai vari TAR, invece che limitarsi ad ammettere con riserva i ricorrenti, ha bloccato l’intera procedura regionale.
L’Italia statalista è ormai pervasa dai ricorsi e questa volta le conseguenze potrebbero essere gravi sia per chi si è impegnato lungamente e seriamente ed ha superato le prove concorsuali, sia per tutto il sistema scolastico, in questo caso lombardo.
Infatti se non si faranno le nomine dei dirigenti scolastici statali entro agosto, dopo la riduzione delle sedi a causa del dimensionamento, più della metà delle scuole lombarde avranno ancora il preside a doppio servizio. Nemmeno in Africa le scuole restano per anni senza un capo di istituto !
Miriadi di sentenze e notizie da battaglia ogni settimana hanno mostrato per mesi come attorno al concorso dirigenti scolastici statali sono ruotate pressioni e inefficenze di ogni genere.
Non si può scusare in alcun modo la degenerazione nazionale dei ricorsi ad ogni costo, né giustificare ad ogni costo i suoi “untori”: si tratta di una vera e propria “malattia” ai diffusori della quale anche alcuni sindacati in passato hanno insegnato molto.
Ci sono stati, è vero, ricorsi che potevano essere ammissibili quando si trattava, anche nell’incertezza, di difedere diritti compromessi da procedure o discutibili modalità di operare.
DiSAL fin dall’inizio si è sempre mobilitata affinchè la procedura arrivasse al termine con il massimo di correttezza e regolarità possibile.
Ora, siccome il vizio formale rilevato rischio di dilagare in altre regioni, tutto sembra saltare. Tutto ciò rasenta l’assurdo.
Non si può evitare di considerare anche la responsabilità di una Amministrazione scolastica in evidente difficoltà da tempo, un’Amministrazione che per molti anni non ha saputo indire regolarmente concorsi (non solo dei dirigenti) e, una volta indetti, non ha saputo far funzionare ovunque con correttezza ed efficacia quelli avviati.
Eppure anche DiSAL ha fatto costantemente proposte migliorative (gran parte inascoltate) al fine di controllare e coordinare efficacemente la procedura concorsuale.
Insieme con l’Amministrazione la responsabilità va ai Ministri di questi 15 anni dai quali dipendeva il buon funzionamento dell’Amministrazione ed un serio reclutamento del personale, lo stesso buon funzionamento che questa e quelli hanno sempre preteso dalle singole scuole.
Da troppo tempo si è dimenticato che il buon esempio viene dall’alto e lo si dimentica tutt’ora.
Ora resta la speranza che questo Ministero e questa Amministrazione, con uno scatto di dignità immediatamente valuti l’opposizione alla Sentenza. Anche DiSAL si sta impegnando in questo. I danni che potrebbero derivare dalla sua operatività nella scuola italiana in primis (oltre che ai vincitori delle prove) sarebbero gravi e veramente ingiusti.
Uno scatto forte di dignità necessita, oppure qualche dimissione alla fine potrebbe diventare necessaria…
Roberto Pellegatta
Presidente DiSAL
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