Sistema di valutazione: la proposta al CdM. DiSAL propone revisione


Abbiamo segnalato la proposta di Schema di Regolamento predisposta dal MIUR. La notizia di domani ci preoccupa perché alcuni aspetti del Regolamento andrebbero trattati con più attenzione alla realtà della scuola ed attraverso un serio confronto con le Associazioni professionali dei dirigenti scolastici che poi dovranno in particolare gestire lo sviluppo dell’attività.

In particolare il testo presenta alcuni aspetti che vanno assolutamente migliorati:

a.  si definiscono alcune procedure, ma non si danno gli strumenti con cui realizzare le finalità a cui le procedure sono orientate;

b.  mancando leve di valutazione dei docenti difficilmente si rendono perseguibili obiettivi di miglioramento rispetto a traguardi prefissati.  Da quel che si legge andrebbe in soffitta il piano di differenziazione salariale dei docenti, facendo in tal modo solo operazioni di facciata;

c. come al solito l'unico che si può valutare é il dirigente scolastico, che quindi deve raggiunge obiettivi prefissati con il solo carisma personale. DiSAL fin dall’inizio ha sostenuto l’inutilità e assurdità di una valutazione dei dirigenti che escluda una valutazione dei docenti e di tutto il personale amministrativo:

d. resta preoccupante la genericità con cui si introduce la valutazione degli apprendimenti alla fine del secondo ciclo: se si intende inserirli nell'esame di stato occorre avere ben chiaro che l'esame così come é ora é già troppo carico e non risponde, soprattutto per tecnici e professionali, alle nuove prospettive introdotte dalle linee guida (come dimostrato dall’esperienza dell’esame della scuola media).  In altri termini non si può pensare di sovraccaricarlo ulteriormente, quando invece ha bisogno di essere snellito e quindi profondamente innovato.

Su questi temi DiSAL chiederà una riflessione e revisione del testo. (DiSAL)

 

 

Domani al Cdm si parla di valutazione del sistema di istruzione e formazione

La Tecnica della scuola  -  di Pasquale Almirante   -  23/08/2012

Oltre alle immissioni in ruolo di dirigenti e docenti, domani al Consiglio dei ministri è all’odg l’esame del provvedimento per avviare la valutazione del nostro sistema di istruzione sulle famose tre gambe.

Pare proprio che il Miur sia intenzionato a rompere ogni indugio e mettere in atto il sistema nazionale di valutazione basato sulle ormai famose “tre gambe” o su tre carte o su tre teste, come da varie parti è stato nominato e che sono: Invalsi, Indire, corpo ispettivo.
Da quanto ci risulta, e per quanto confermano le notizie di agenzia, domani al consiglio dei ministri, oltre alle immissioni in ruolo di docenti e dirigenti, nell’ordine del giorno è pure prevista la discussione attorno al “regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione” .
L’intenzione del ministro Profumo, ma soprattutto quella del Governo, è di allineare il nostro sistema scolastico con i paesi europei che dispongono ampiamente di sistemi di valutazione esterna condivisi e universalmente accettati.
Fra l’altro, ricordiamo, che già il governo Belusconi si impegnò, attraverso la famosa lettera all’Ue, di implementare al più presto anche nel nostro paese un sistema che “misurasse” il valore di scuole e docenti, visto che mancavano, e mancano ancora, strumenti idonei, soprattutto esterni, a verificare il funzionamento della nostra istruzione pubblica.
E ricordiamo pure che Gelmini tentò, ai primi tempi del suo insediamento e quando era lontana lo sgombero del suo governo, una sperimentazione per valutare e conseguentemente premiare scuole e docenti migliori, ma i cui esiti, dopo i rifiuti a catena di molte istituzioni scolastiche, sono passati per lo più sotto silenzio.
Domani dunque al consiglio dei ministri si dovrebbe parlare e decidere cosa fare e come avviare il “regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione”.
Il provvedimento dovrebbe fra l’altro ampliare sia il ruolo dell’Invalsi, cui è affidato il compito di valutare il rendimento dei ragazzi, ma attraverso cui si arriva agli insegnanti e alle scuole, e sia pure quello dell’Indire, mentre una funzione complementare ma diversa aspetterebbe al pool degli ispettori, i famosi dirigenti tecnici del cui concorso sappiamo solo che è in fase di espletamento, almeno nella fase di correzione degli elaborati.
Si dovrebbe trattare, per ora, solo dell’esame preliminare del provvedimento che è poi uno schema di decreto del presidente della Repubblica recante appunto il regolamento sul "Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione."
L’intenzione è appunto quella di rendere strutturale e pienamente operativo il sistema di valutazione degli istituti elaborato dall'Invalsi in circa 5 anni di ricerca e pure di contestazioni da parte di quasi tutti gli operatori della scuola, compresi studenti e gruppi di insegnanti.
Finora l’attività dell’Invalsi, come è noto, è stata solo sperimentale, ma con la possibile approvazione in maniera definitiva del provvedimento le cose si potrebbero pure complicare, sui versanti degli scioperi e delle contestazioni, benché risulta oggettivamente sempre più difficile non prendere in considerazione un metodo serio ed efficiente per capire qualcosa in più delle nostre scuole in termini di offerta formativa e capacità di elaborazione didattica e culturale.
Dalle parti del Miur infatti si puntano i piedi allorchè arrivano critiche da parte sindacale e si risponde con l’unico argomento possibile: bisogna adeguarsi agli standard internazionali, come chiede l'Ocse.

 

 

 
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