Nel pieno della polemica sull’orario degli insegnanti, riportiamo, su segnalazione di Francesco Magni CLDS, l’opinione di Luigi Einaudi che, pur scritta nel 1913, appare estremamente attuale.
Indichiamo poi, per approfondimenti, le migliori documentazioni reperibili sul tema oltre che una tabella europea comparativa su orario e salario. (DiSAL)
“Da vent’anni a questa parte le ore di fiato messe sul mercato dai professori secondari sono andate spaventosamente aumentando. Specie nelle grandi città, dalle 10 a 12 ore settimanali, che erano i massimi di un tempo, si è giunti, a furia di orari normali prolungati e di classi aggiunte, alle 15, alle 20, alle 25 e anche alle 30 e più ore per settimana. Tutto ciò può sembrare ragionevole solo ai burocrati che passano 7 od 8 ore del giorno all’ufficio, seduti ad emarginare pratiche. A costoro può sembrare che i professori con le loro 20-30 ore di lezione per settimana e colle vacanze, lunghe e brevi, siano dei perditempo. Chi guarda invece alla realtà dei risultati intellettuali e morali della scuola deve riconoscere che nessuna jattura può essere più grande di questa. La merce «fiato» perde in qualità tutto ciò che guadagna in quantità. Chi ha vissuto nella scuola sa che non si può vendere impunemente fiato per 20 ore alla settimana, tanto meno per 30 ore. La scuola, a volerla fare sul serio, con intenti educativi, logora. Appena si supera un certo segno, è inevitabile che l’insegnante cerchi di perdere il tempo, pur di far passare le ore. Buona parte dell’orario viene perduto in minuti di attesa e di uscita, in appelli, in interrogazioni stracche, in compiti da farsi in scuola, ecc., ecc. Nasce una complicità dolorosa ma fatale tra insegnanti e scolari a far passare il tempo, pur di far l’orario prescritto dai regolamenti e di esaurire quelle cose senza senso che sono i programmi. La scuola diventa un locale, dove sta seduto un uomo incaricato di tenere a bada per tante ore al giorno i ragazzi dai 10 ai 18 anni di età ed un ufficio il quale rilascia alla fine del corso dei diplomi stampati. Scolari svogliati, genitori irritati di dover pagare le tasse, insegnanti malcontenti; ecco il quadro della scuola secondaria d’oggi in Italia. Non dico che la colpa di tutto ciò siano gli orari lunghi; ma certo gli orari lunghi sono l’esponente e nello stesso tempo un’aggravante di tutta una falsa concezione della missione della scuola media”.
Luigi Einaudi, La crisi scolastica e la superstizione degli orari lunghi, Corriere della Sera, 21 aprile 1913
Documentazione
Cifre chiave dell'istruzione in Europa: uno sguardo sui sistemi educativi 2009
http://www.indire.it/eurydice/content/index.php?action=read_cnt&id_cnt=7610
Insegnare in europa: cinque paesi a confronto
http://www.robertostefanoni.it/a/dirigdoc/cervesato-insegnare_in_europa.pdf
Gli orari di lavoro degli insegnanti in europa e la loro rappresentazione contrattuale
http://www.edscuola.it/archivio/ped/orari.html
Orario di lavoro degli insegnanti: il quadro normativo
http://www.gildabo.it/orario%20di%20lavoro.html