Si è svolto oggi, 22 dicembre alle ore 10 presso la Direzione del Personale del Ministero dell’Istruzione, l’incontro (http://www.disal.it/Objects/Pagina.asp?ID=1727) tra l’Amministrazione Scolastica, nelle persone del Direttore Generale dott. Giuseppe Cosentino e dei suoi collaboratori, con le delegazioni di DISAL e ANDIS, le due associazioni professionali nazionali di dirigenti scolastici. Durante l’incontro è stato presentato il progetto ed il modello di valutazione della dirigenza scolastica statale che l’A.S. intende sperimentare per il secondo anno (SiVaDiS 2). Le caratteristiche sono quelle preannunciate dal documento conclusivo del convegno organizzato dalla A.S. in novembre a Montecatini (http://www.disal.it/Objects/Pagina.asp?ID=1660).
DiSAL ha innanzitutto espresso la convinzione che il mancato invito delle associazioni professionali ai lavori di Montecatini non giovi ad una piena attenzione ai percorsi di cambiamento in atto ed ai professionisti che vi operano. In proposito i rappresentanti dell’A.S. hanno accennato all’interesse ad avviare un confronto permanente con le associazioni sulle materie professionali.
Sul nuovo SiVaDiS2 il presidente di DiSAL ha potuto rilevare con favore come nel documento di Montecatini siano presenti molti degli elementi del documento conclusivo del convegno nazionale dell’associazione a Salsomaggiore del 2002 (http://www.disal.it/Objects/Pagina.asp?ID=57). Da qui ha preso spunto per rinnovare l’esigenza che la valutazione della dirigenza (per essere utile alle scuole, al miglioramento professionale e realisticamente funzionale alla nascita di una effettiva cultura della valutazione) si debba svolgere unitamente all’avvio di un sistema di valutazione-atovalutazione delle e nelle scuole stesse. L’occasione del nuovo INVALSI potrebbe facilitare un tentativo in tal senso.
La valutazione del sistema scolastico e l’autovalutazione di istituto infatti devono essere strumenti utili per accompagnare le scuole nel continuo sforzo di miglioramento, per correggersi e sempre meglio servire lo scopo per il quale operano. I due strumenti, esterno il primo e interno il secondo, devono operare di pari passo in un unico sistema e realizzarsi all’interno delle istituzioni scolastiche autonome. In questo processo si colloca in modo proficuo anche la valutazione del dirigente.
A titolo di esempio abbiamo citato la sperimentazione, appena terminata in Lombardia (Regione, Direzione Scolastica Regionale e IRRE) sulla valutazione del “valore aggiunto” negli apprendimenti, utilizzando strumenti che hanno coinvolto studenti, docenti e dirigente. In un momento in cui è ancora in discussione il ripensamento della attuale funzione direttiva nelle scuole statali, come DiSAL abbiamo preso atto che il nuovo modello SiVaDiS2 ha superato molti limiti della prima sperimentazione (salvo tuttavia mantenere ancora un fascicolo cartaceo di 35 pagine) ed abbiamo comunque proposto che a questo modello si affianchi una sperimentazione di valutazione-autovalutazione di istituto che coinvolga gli operatori e la comunità scolastica.
Sulla base di questi elementi i dirigenti di DiSAL valuteranno la loro collaborazione alla prossima sperimentazione.