Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per il Personale della Scuola - Ufficio II
SI.VA.DI.S. 2
Sistema di valutazione dei
dirigenti scolastici
Bozza del 15 dicembre 2004
Presentazione
Parte prima L’architettura del SI.VA.DI.S.
Parte seconda La sperimentazione del 2004-2005
Parte terza Fascicolo di valutazione individuale
Parte quarta Il repertorio di obiettivi e indicatori
Queste “Linee guida” sono riferite alla sperimentazione del Sistema di Valutazione dei DS nel 2004-2005 e a suoi possibili sviluppi fino a considerare aspetti afferenti alla compiuta definizione del modello di valutazione. Le “Linee guida” si compongono di quattro parti:
1. L’architettura del SI.VA.DI.S.
2. La sperimentazione del 2004-2005
3. Il fascicolo di valutazione individuale
4. Il repertorio di obiettivi e indicatori curato dall’I.N.Val.S.I.
La prima parte descrive le principali caratteristiche del modello di valutazione (in attesa dei risultati della sperimentazione).
La seconda parte descrive il processo di sperimentazione del 2004/2005.
La terza parte contiene la versione aggiornata del fascicolo di valutazione individuale.
La quarta parte contiene un repertorio di obiettivi e indicatori messo a punto dall’I.N.Val.S.I. sulla base del monitoraggio effettuato durante l’anno scolastico 2003/2004.
PARTE PRIMA
L’ARCHITETTURA DEL SI.VA.DI.S.
1. Caratteristiche del modello
L’obiettivo strategico della valutazione perseguito dal progetto SI.VA.DI.S è lo sviluppo del sistema delle scuole autonome; questo specifico obiettivo caratterizza il modello come appartenente ad una “tipologia metodologica” della valutazione che ha come funzione prioritaria il cambiamento e non il controllo.
Il sistema di valutazione dei Dirigenti Scolastici (SI.VA.DI.S.) ha una valenza formativa poiché si propone:
· il miglioramento del servizio delle istituzioni scolastiche;
· lo sviluppo del ruolo professionale dei Dirigenti scolastico (DS).
Il sistema ha altresì una valenza organizzativa perché permette di rendere chiari
e trasparenti ruoli e responsabilità degli attori.
Il sistema ha un carattere negoziale poiché si fonda:
· sul confronto e il dialogo tra Valutatori e valutati;
· sulla partecipazione dei DS al processo di valutazione;
· sulla pratica dell’autovalutazione.
Il sistema si ispira ai seguenti principi:
· la trasparenza e la pubblicità della procedura e dei criteri di valutazione;
· l’equità nell’applicazione (principi omogenei in campo nazionale e regionale, che tengano conto delle diverse condizioni operative entro le quali i DS esercitano il loro ruolo);
· la limitazione degli ambiti di soggettività attraverso l’uso (laddove possibile) di dati oggettivi e un metodo solido e condiviso;
· l’approvazione e la verifica della valutazione da parte del Valutatore finale.
2. L’oggetto
L’oggetto della valutazione, come risulta dalla normativa vigente e dall’art. 27 del CCNL, è costituito:dalla prestazione del DS; la prestazione è valutabile nelle sue due componenti:
a. i risultati conseguiti dai DS nella gestione unitaria della propria scuola, tenuto conto delle condizioni di contesto e delle risorse disponibili;
b. i comportamenti che denotano l’utilizzo delle competenze tipiche di ruolo.
Premessa indispensabile per entrambi gli oggetti di valutazione è la disponibilità del profilo (attività, responsabilità e competenze necessarie) dei vari ruoli di DS (diversi per tipo di istituto e per contesto socio-economico).
3. Il processo
Il processo di valutazione dovrebbe svilupparsi su scala pluriennale ed essere correlato alla durata dell’incarico del DS. E’ comunque da prevedere - con criteri di flessibilità e nel rispetto della valutazione in situazione - una verifica annuale sul grado di realizzazione processuale della prestazione.
Il Fascicolo di valutazione individuale accompagna l’intero processo. Il Fascicolo è lo strumento che garantisce la trasparenza della procedura e documenta le diverse fasi della valutazione.
In particolare, grande significato rivestono le fasi previste del processo:
a. La predisposizione del Piano d’Azione da parte del DS
b. La messa a punto degli obiettivi e dei comportamenti
c. L’osservazione come processo di interazione tra Valutatore e Dirigente Scolastico
d. L’autovalutazione del Dirigente Scolastico
e. La stesura della valutazione
f. Il colloquio di feedback
g. Le azioni di sviluppo
5. I livelli della valutazione
La valutazione richiede una descrizione della prestazione raggiunta in tutte le sue componenti. Si articola in due giudizi:
1. la valutazione dei risultati;
2. la valutazione delle competenze e delle aree di sviluppo.
La valutazione dei risultati raggiunti dal Dirigente Scolastico è effettuata tramite appropriati standard e descrittori che saranno definiti a conclusione della sperimentazione. In ogni caso, la formulazione della valutazione è formulata in relazione al raggiungimento di obiettivi di miglioramento raggiunti dal DS in rapporto a:
- le condizioni di contesto;
- le risorse umane, finanziarie e strumentali effettivamente a disposizione;
- gli eventuali cambiamenti intercorsi durante l’anno che abbiano indotto a modificare gli obiettivi iniziali.
La valutazione delle competenze ha valore diagnostico ed è finalizzata a:
1. individuare punti di forza e di debolezza specifici del Dirigente Scolastico;
2. individuare e organizzare iniziative e programmi di miglioramento, di rinforzo e di sviluppo.
La valutazione viene effettuata mediante il confronto tra i comportamenti previsti dal ruolo (differenziati per Istituto e per contesto socio culturale) e i comportamenti messi effettivamente in atto dal DS.
PARTE SECONDA
LA SPERIMENTAZIONE 2004/2005
1. Il modello
Per l’anno 2004/2005 la sperimentazione si muove nel quadro delle caratteristiche indicate nella prima parte.
Per l’anno scolastico corrente viene previsto un campione regionale di consistenza intermedia tra il 5% e l’8 % dei DS con incarico a tempo indeterminato. Il campione nazionale, in base alle indicazioni fornite dall’I.N.Val.S.I. ad ogni U.S.R., rappresenterà tutte le realtà regionali e tutte le tipologie scolastiche.
La sperimentazione del SI.VA.DI.S. ha un carattere volontario e non produce effetti giuridici ed economici.
2. L’oggetto
L’oggetto della valutazione, definito nella prima parte, sposta l’attenzione dalla sola dimensione dei risultati a quella delle prestazioni e delle competenze; tuttavia nella sperimentazione 2004/2005 si farà ancora riferimento principale ai risultati conseguiti dai DS nella gestione unitaria della propria scuola, che si svolge in specifiche condizioni di contesto.
Sarà costituita una Commissione che avrà il compito di definire i profili, le competenze e i comportamenti del ruolo di DS; la Commissione terminerà i lavori entro la fine dell’a.s. 2004/2005 e proporrà alle parti il metodo da impiegare dal 2005.
Gli U.S.R., nell’attuazione della fase sperimentale del SI.VA.DI.S., potranno acquisire elementi di riflessione dai risultati di tale Commissione, per utilizzarli quali approfondimenti nell’attività sperimentale di ricerca-azione.
Le aree di attività oggetto di valutazione nel 2004/2005 sono le seguenti[1]:
1. Promozione della qualità dei processi formativi (progettazione e innovazione dei processi di apprendimento individuali e collettivi).
2. Direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane dell’istituto.
3. Relazioni esterne, collaborazione con le risorse istituzionali, culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio.
4. Organizzazione e gestione delle risorse finanziarie e strumentali e controllo di gestione.
Gli obiettivi da individuare possono avere carattere trasversale a più aree, privilegiando la qualità e la significatività rispetto al numero. Indicativamente nell’attuale fase sperimentale, si suggerisce l’individuazione di non più di cinque obiettivi, garantendo comunque che tutte e quattro le aree siano rappresentate.
Le quattro aree sono tra loro strettamente interdipendenti, si correlano con il Piano dell’offerta formativa e possono essere utilizzate dal Valutatore come griglia di lettura e di analisi per gli obiettivi individuati dal valutato nel loro complesso.
Nell’ambito delle quattro aree, le Direzioni Regionali prevedono “curvature relative” alle specifiche situazioni del contesto territoriale.
Come nella sperimentazione dello scorso anno, la valutazione sarà espressa solo su ciascuna area e non è prevista una valutazione complessiva.
3. I soggetti coinvolti
La gestione del processo di valutazione del DS coinvolge più soggetti, a ciascuno dei quali è affidato uno specifico ruolo.
a) Il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale (Valutatore finale)
In coerenza con i suoi compiti istituzionali, è il responsabile dell’attuazione del sistema di valutazione e della validazione delle valutazioni formulate dal Valutatore di prima istanza. In particolare, svolge le seguenti attività:
· in fase di avvio:
Þ definisce il gruppo regionale di pilotaggio del progetto;
Þ cura il coordinamento regionale del sistema anche al fine di armonizzare le valutazioni all’interno della stessa regione, tra Valutatore e Valutatore;
Þ predispone la raccolta e l’utilizzazione di dati e informazioni provenienti da diverse fonti e progetti, che consentano di caratterizzare il contesto operativo del DS, affinché siano detenuti ex ante da parte dei Valutatori e siano oggetto di apprezzamento comune tra valutato e Valutatore. La valutazione, infatti, viene definita anche sulla base degli elementi acquisibili dagli uffici che si occupano del controllo di gestione, della valutazione degli apprendimenti e di altre attività di monitoraggio e verifica;
Þ predispone un piano di formazione regionale per valutati e Valutatori, in sinergia con l’Amministrazione centrale, nella prospettiva della messa a regime del progetto;
Þ informa tutti i DS sul SI.VA.DI.S.;
Þ forma il campione tra i DS che hanno volontariamente aderito;
Þ sceglie tra i Dirigenti del Miur i Valutatori di prima istanza ai quali affidare la valutazione dei DS coinvolti;
Þ nell’attuale fase sperimentale, gli U.S.R., ove le condizioni lo consentano, possono prevedere nuclei di Valutatori con la presenza di dirigenti tecnici, dirigenti amministrativi e dirigenti scolastici. Questi ultimi, in assenza di specifiche integrazioni normative, nella logica della ricerca-azione, potranno coadiuvare il Valutatore responsabile di prima istanza nella fase istruttoria. Sarà cura del Direttore Generale individuare tali Dirigenti Scolastici, da formare appositamente, e da utilizzare, di norma, in province diverse da quella in cui presta servizio il DS valutato. Il rapporto numerico valutati/Valutatori potrà variare, di norma, nella fase di sperimentazione, da tre a otto;
Þ fornisce le indicazioni di quadro in merito agli obiettivi nazionali e regionali per l’anno scolastico oggetto di valutazione.
· Durante lo svolgimento della procedura:
Þ garantisce la coerenza del processo rispetto alla procedura di valutazione, alla normativa, al sistema scolastico regionale nel suo complesso;
Þ coordina e supervisiona le attività di valutazione dei Dirigenti Valutatori della propria regione.
· A conclusione della procedura:
Þ cura la restituzione partecipata ai DS degli esiti del processo di valutazione al fine di promuovere percorsi di sviluppo professionale;
Þ esprime il giudizio finale di valutazione dei DS coinvolti nella propria regione;
Þ propone all’Amministrazione centrale - sulla base dell’esperienza compiuta - eventuali interventi di miglioramento/modifica delle procedure di valutazione.
b) I Valutatori di prima istanza
Sono designati dal Direttore Generale Regionale[2]. Essi hanno la responsabilità della valutazione di prima istanza. In particolare, i Valutatori svolgono le seguenti attività:
· all’inizio dell’anno scolastico:
Þ gestiscono un incontro preliminare con i DS loro affidati per illustrare il processo di valutazione;
Þ analizzano il Piano di Azione proposto da ciascun DS e ne verificano la coerenza interna;
Þ discutono, nell’ambito di un colloquio con il DS, gli obiettivi di miglioramento individuati nella sua autonoma responsabilità;
Þ assistono il DS nella messa a punto della scheda degli obiettivi e dei relativi indicatori per giungere a una concertazione del piano.
· Durante l’anno scolastico:
Þ monitorano lo svolgimento della prestazione del DS;
Þ accompagnano il processo di autovalutazione del DS;
Þ valutano e approvano eventuali modifiche agli obiettivi di miglioramento e/o ai relativi indicatori.
· A fine anno scolastico:
Þ formulano le proprie valutazioni e le propongono al Direttore Generale Regionale nella sua qualità di Valutatore finale;
Þ si confrontano - se delegati dal Direttore Generale dell’USR - nel colloquio di feedback, con il DS in merito alla valutazione finale assegnatagli;
Þ identificano insieme al DS – in un eventuale colloquio ad hoc - i fabbisogni formativi e le possibili azioni di formazione.
c) I Valutati
Sono i DS con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. I Valutati svolgono le seguenti attività:
· all’inizio dell’anno scolastico:
Þ integrano, qualora necessario, i dati e le informazioni che caratterizzano il contesto operativo del DS, perché siano oggetto di apprezzamento comune tra valutato e Valutatore;
Þ definiscono il Piano di azione e individuano gli obiettivi annuali di miglioramento e i relativi indicatori per ciascuna delle quattro aree di attività;
Þ mettono a punto questi obiettivi con il Valutatore di prima istanza.
· Durante l’anno scolastico:
Þ perseguono gli obiettivi di miglioramento concordati, monitorandone gli stati di avanzamento;
Þ interagiscono e si confrontano con il Valutatore di prima istanza;
Þ segnalano le eventuali modifiche di contesto che richiedano la revisione degli obiettivi di miglioramento e/o dei relativi indicatori.
· A fine anno scolastico:
Þ compilano la scheda di “autovalutazione” nel Fascicolo di valutazione individuale;
Þ partecipano al colloquio di feedback.
d) Le strutture degli Uffici Scolastici Regionali
Þ compilano la parte prima del fascicolo con i dati disponibili;
Þ forniscono supporto ai Valutatori nell’ambito del processo di valutazione;
Þ collaborano alla pianificazione delle azioni formative sulla base delle esigenze emerse al termine della valutazione.
e) La Direzione Generale del Personale della Scuola del M.I.U.R.
Þ definisce il gruppo nazionale di pilotaggio del progetto (esperti interni ed esterni);
Þ svolge funzioni di coordinamento nazionale del sistema operativo e di supervisione degli esiti, al fine di armonizzare i criteri di valutazione degli U.S.R. e le relative strutture di interconnessione;
Þ costituisce una apposita Commissione per l’approfondimento delle prestazioni e delle competenze del profilo professionale dei DS, nonché per l’individuazione delle competenze necessarie per i Valutatori. La Commissione farà riferimento anche alle esperienze internazionali di settore e al monitoraggio I.N.Val.S.I..
Þ predispone per valutati e Valutatori, nella prospettiva della messa a regime del progetto, in sinergia con gli U.S.R., un piano di formazione comune, nazionale, diretto non solo alle abilità richieste dal compito, ma anche alle identità professionali di entrambi;
Þ si avvale della collaborazione dell’I.N.Val.S.I. per il processo di monitoraggio, assicurando l’afflusso dei dati dagli U.S.R.
4. La fasi del processo
Il processo di valutazione si articola nelle seguenti fasi:
a) le operazioni di avvio;
b) la preparazione della documentazione di avvio da parte del DS;
c) la messa a punto degli obiettivi e degli indicatori;
d) l’osservazione: un processo di interazione tra Valutatore e DS;
e) l’autovalutazione del DS;
f) la formulazione della valutazione;
g) il colloquio di feedback;
h) le azioni di sviluppo.
In merito al punto c), si sottolinea che il rapporto tra Valutatore e Valutato è di interazione funzionale tra soggetti aventi competenze e compiti diversi.
In merito ai punti d) ed e) si sottolinea che le operazioni di osservazione e autovalutazione si svolgono lungo il medesimo arco temporale.
In merito al punto f) si sottolinea che la valutazione si articola nella valutazione di prima istanza e nella valutazione finale.
b. La preparazione della documentazione da parte del Dirigente Scolastico
All’inizio dell’anno scolastico il DS, in coerenza con le attività pianificate, predispone il “Piano d’azione” (con la relativa documentazione), indicando sinteticamente per ciascuna delle quattro aree di attività:
- gli aspetti positivi e critici della propria Istituzione scolastica;
- gli obiettivi di miglioramento;
- gli indicatori di processo e/o di risultato da utilizzare per il loro apprezzamento;
- i piani operativi per ciascun obiettivo.
Gli obiettivi, individuati dal DS nella sua autonoma responsabilità, devono essere:
- significativi rispetto alla specifica istituzione scolastica;
- coerenti con l’incarico ricevuto, con i programmi nazionali e regionali, con il contesto socio culturale, con il POF e le risorse assegnate;
- funzionali allo sviluppo del sistema scolastico nazionale e regionale.
Gli indicatori, che possono essere di tipo sia quantitativo, sia qualitativo devono in ogni caso consentire di misurare e valutare con precisione il grado di conseguimento di ciascun obiettivo. Devono essere cioè
- specifici e non generici
- congruenti con gli obiettivi di riferimento e
- inequivocabili nella interpretazione del loro significato.
c. La messa a punto degli obiettivi e degli indicatori
Il Valutatore di prima istanza organizza e gestisce un incontro preliminare con i DS per illustrare dettagliatamente il processo di valutazione in termini di impostazione, attività operative, regole, tempi e documentazione.
Il Valutatore di prima istanza accoglie successivamente la documentazione di avvio prodotta dal DS e la verifica rispetto a:
- completezza;
- significatività;
- coerenza;
- incidenza per il miglioramento del servizio scolastico.
Il Valutatore di prima istanza assiste il DS, in un apposito colloquio di concertazione, nella formulazione definitiva degli obiettivi e degli indicatori. Al termine del colloquio, il DS e il Valutatore di prima istanza sottoscrivono la “Scheda degli obiettivi discussi”.
d. L’osservazione: un processo di interazione tra Valutatore e Dirigente Scolastico
Nell’ambito di questa fase si intensificano i momenti di interazione e di confronto tra il Valutatore e il Dirigente Scolastico. Tra questi momenti si citano ad esempio:
- le visite presso l’istituto tese alla conoscenza diretta dell’istituzione scolastica e del suo dirigente;
- i colloqui concordati con il DS e altre componenti;
- le modalità web con cui accelerare il flusso delle informazioni;
- le analisi degli atti proposti dal DS e l’eventuale richiesta di ulteriore documentazione.
Nel corso dell’anno scolastico, in relazione all’andamento delle attività, il DS può proporre integrazioni/modifiche agli obiettivi di miglioramento, spiegandone le motivazioni. Il Valutatore, acquisita la proposta e verificatane la fondatezza (es.: mutamenti reali e sostanziali nelle risorse disponibili, difficoltà inamovibili da parte del Dirigente Scolastico, eventi di forza maggiore), accoglie la richiesta, concerta con il Dirigente Scolastico le modifiche da apportare nel Fascicolo di valutazione individuale (“Scheda degli obiettivi discussi”) e ne invia copia al Direttore Generale Regionale, evidenziando le motivazioni.
Nel corso dell’anno scolastico, il Valutatore acquisisce altresì tutti gli elementi conoscitivi e di contesto che condurranno alla proposta di valutazione di prima istanza.
e. L’autovalutazione del Dirigente Scolastico
Durante l’anno il DS monitora lo sviluppo degli obiettivi definiti e, entro la fine dell’anno scolastico, compila la “scheda di autovalutazione” nell’apposita sezione del Fascicolo di valutazione individuale. Segnala - sulla base degli indicatori a suo tempo definiti - il livello di raggiungimento degli obiettivi, precisando gli scostamenti positivi e negativi. Di seguito espone le proprie riflessioni sulle azioni messe in atto nel corso dell’anno ed evidenzia i propri fabbisogni formativi.
L’autovalutazione costituisce una delle componenti fondamentali del processo di valutazione poiché, congiuntamente agli elementi acquisiti dal Valutatore nella fase di osservazione, configura un quadro valutativo dialettico e partecipato, utile anche per il confronto tra Valutatore e Valutato durante il colloquio di feedback. Il Valutatore supporta l’attività di autovalutazione, fornendo consulenza, ove richiesta, sui suoi aspetti metodologici e strumentali.
f. La stesura della valutazione
Al termine dell’anno scolastico, sulla base degli elementi raccolti, delle relazioni intercorse con il DS e delle eventuali modifiche inserite nella scheda degli obiettivi, il Valutatore formula la valutazione di prima istanza nell’apposita sezione del Fascicolo di valutazione individuale.
La valutazione è condotta con riferimento agli indicatori riportati nella Scheda degli obiettivi ed è corredata dall’indicazione dei fabbisogni formativi individuati dal DS ai fini del suo miglioramento professionale.
La valutazione viene definita anche sulla base degli elementi acquisibili dagli Uffici che si occupano del controllo di gestione, della valutazione degli apprendimenti e di altre attività di monitoraggio e verifica.
La valutazione si sostanzia nell’attribuzione di un giudizio standardizzato sul livello di raggiungimento dei risultati conseguiti dal DS in ciascuna delle quattro aree di attività.
Tali giudizi vanno sinteticamente descritti e commentati, facendo riferimento agli elementi di valutazione utilizzati o ad altri dati ritenuti rilevanti.
Sulla base di questa prima valutazione, il Direttore Generale Regionale effettua la valutazione finale. Egli può ratificare la valutazione di prima istanza o può esprimere una valutazione difforme. In tal caso, il Valutatore finale motiverà il suo giudizio in modo congruo. Nei casi in cui lo ritenga opportuno, egli può richiedere un supplemento di informazioni al Valutatore di prima istanza e può effettuare direttamente appositi colloqui con il DS.
g. Il colloquio di feedback
Il colloquio di feedback spetta al Direttore Generale Regionale, salvo delega al competente Valutatore di prima istanza.
Il colloquio di feedback è il momento nel quale il Valutatore restituisce al DS la valutazione finale. È il momento in cui sono illustrati i due giudizi espressi (dal Valutatore dal Valutato) e vengono messi a confronto gli elementi valutativi adottati nella fase di osservazione e autovalutazione.
Il colloquio di feedback costituisce per i DS un’opportunità significativa. La restituzione partecipata degli esiti del processo di valutazione rappresenta infatti il primo passo per promuovere percorsi di sviluppo professionale dei DS.
h. Le azioni di sviluppo
L’Amministrazione regionale:
- monitora gli esiti del processo di valutazione;
- predispone un piano di formazione e interventi di supporto per i DS sulla base delle esperienze in corso e delle richieste acquisite.
L’Amministrazione centrale avvia azioni mirate a:
- impostare e realizzare un percorso comune di formazione dei Valutatori, che si proponga di consolidare e certificare le loro specifiche competenze e la loro peculiare identità professionale;
- allargare il numero dei Valutatori di prima istanza attraverso una adeguata e certificata formazione di un congruo contingente di DS.
5. I livelli della valutazione
La formulazione della valutazione è relativa agli obiettivi di miglioramento raggiunti dal DS in rapporto a:
- le condizioni di contesto;
- le risorse umane, finanziarie e strumentali effettivamente a disposizione;
- gli eventuali cambiamenti intercorsi durante l’anno che abbiano indotto a modificare gli obiettivi iniziali.
La valutazione dei risultati non si esprime in punteggi. La valutazione degli obiettivi raggiunti dal DS è riferita a ciascuna delle quattro aree. Per ognuna di esse il Valutatore di prima istanza formula una valutazione utilizzando i seguenti tre standard, integrati da una sintetica descrizione della prestazione, da relazionare al livello di raggiungimento degli obiettivi
· Da migliorare (DM): esprime un livello di conseguimento dei risultati non soddisfacente, che si sostanzia nel mancato raggiungimento del o degli obiettivi di miglioramento relativi all’area in esame;
· Buono (B): esprime un livello di conseguimento degli obiettivi relativi all’area in esame in linea con tutte le attese;
· Ottimo (O): corrisponde a un livello elevato, superiore alle attese, di conseguimento degli obiettivi relativi all’area in esame.
La valutazione delle competenze, laddove possibile a seguito dell’acquisizione di elementi di riflessione offerti dall’apposita Commissione su prestazioni e competenze, ha essenzialmente finalità di tipo diagnostico finalizzata ad individuare punti di forza e di debolezza specifici del Dirigente Scolastico e a promuovere programmi di miglioramento, rinforzo e sviluppo.
Allegato 1
SCHEMA DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE
A.S. 2004/2005
che cosa |
chi |
quando |
|
|
|
Predisposizione del piano di azione |
Dirigente Scolastico |
31 gennaio 2005 |
Messa a punto degli obiettivi e dei comportamenti |
Valutatore di prima istanza e valutato |
28 febbraio 2005 |
Osservazione |
Valutatore di prima istanza |
30 giugno 2005 |
Autovalutazione |
Dirigente Scolastico |
30 giugno 2005 |
Stesura della valutazione |
Valutatore di prima istanza e Valutatore finale |
15 settembre 2005 |
Colloquio di feedback |
Valutatore finale o, per sua delega, Valutatore di prima istanza/valutato |
15 ottobre 2005 |
Azioni di sviluppo |
Amministrazione Regionale |
15 ottobre 2005 |
SI.VA.DI.S.
2
Sistema
di valutazione dei
dirigenti
scolastici
Fascicolo
di valutazione individuale
PARTE I
IL DIRIGENTE E LA SCUOLA
IL
DIRIGENTE
INFORMAZIONI ANAGRAFICHE
Cognome:
............................................................................ |
Nome:
.......................................................................... |
Nato a:
................................................................................ |
in data:
........................................................................ |
Residente in:
............................................................................................................................................................... |
|
Indirizzo:
.................................................................................................................................................................... |
|
Telefono: .................................................................................................................................................................... |
|
E-mail:
........................................................................................................................................................................ |
CURRICULUM PROFESSIONALE
IN QUALITA’ DI DIRIGENTE SCOLASTICO (1)
DAL |
AL |
DENOMINAZIONE ISTITUTO |
TIPOLOGIA DI ISTITUTO |
SEDE CENTRALE |
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LA SCUOLA
INFORMAZIONI GENERALI
Dati anagrafici
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Denominazione1:
........................................................................................................................................................... |
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Ordine e grado1:
............................................................................................................................................................ |
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|
Tipologia2 :
................................................................................................................................................................... |
|
Indirizzo1:
..................................................................................................................................................................... |
|
|
Via/P.zza nr. comune c.a.p. prov. |
|
|
|
Telefono1:
..................................................................................................................................................................... |
|
|
Fax1:
............................................................................................................................................................................. |
|
|
E-Mail1:
......................................................................................................................................................................... |
|
|
Web site1:
..................................................................................................................................................................... |
|
|
Altre sedi:
.....................................................................................................................................................................
.....................................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................................... |
|
[1] Riportare i dati relativi alla
Sede Centrale
2 In caso di Comprensivo o Istituto
Statale di Istruzione Secondaria, specificare le tipologie di istituto che ne fanno parte
Fascia di posizione ricoperta (3)
______________________________________________________________________________________________________
Eventuali
avvicendamenti nella dirigenza della scuola negli ultimi tre anni scolastici
SI |
NO |
Personale
della scuola
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Numero |
|
|
Docenti a tempo indeterminato |
|
Docenti a tempo determinato
(supplenze annuali) |
|
Totale docenti |
|
Personale ATA a tempo
indeterminato |
|
Personale ATA a tempo determinato
(supplenze annuali) |
|
Totale personale ATA |
|
Totale |
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Numero
dei docenti e del personale A.T.A. a tempo indeterminato presenti nella scuola
da almeno 3 anni
|
Numero |
Docenti a tempo indeterminato |
|
Personale ATA a tempo indeterminato |
|
Totale |
|
(3) Indicare la fascia di posizione
ricoperta di cui all’art. 13 del C.C.N.L. 1° marzo 2002 e artt. 5 e 7 del
C.I.N. sottoscritto il 28.5.2002
Popolazione
scolastica - andamento negli ultimi tre anni scolastici
Anno Scolastico |
N° Allievi iscritti |
N° Allievi iscritti al I
anno di corso (4) |
N° Ritirati |
N° Non promossi |
N° Ripetenti |
||||||||||
|
Totale |
di cui stran. |
di cui d.ab. (5) |
Totale |
di cui stran. |
di cui d.ab. (5) |
Totale |
di cui stran. |
di cui d.ab. (5) |
Totale |
di cui stran. |
di cui d.ab. (5) |
Totale |
di
cui stran. |
di cui d.ab. (5) |
|
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(4) Per i comprensivi indicare gli iscritti in 1^
elementare
(5)
Diversamente
abili
INFORMAZIONI SPECIFICHE
Principali
trasformazioni della scuola negli ultimi anni (6)
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(6) Dimensionamenti, accorpamenti,
sperimentazioni, indirizzi, innovazioni metodologiche etc.
PARTE II
IL PIANO
DI AZIONE
AREE DI
ATTIVITA’
1.
PROMOZIONE
DELLA QUALITA’ DEI PROCESSI FORMATIVI (PROGETTAZIONE E INNOVAZIONE DEI PROCESSI
DI APPRENDIMENTO INDIVIDUALI E COLLETTIVI).
2.
DIREZIONE, COORDINAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE
UMANE DELL’ISTITUTO
3. RELAZIONI ESTERNE, COLLABORAZIONE CON LE RISORSE CULTURALI, PROFESSIONALI,
SOCIALI ED ECONOMICHE DEL TERRITORIO
4.
ORGANIZZAZIONE
E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI E CONTROLLO DI GESTIONE
Aspetti positivi Aspetti critici
AREA 1 |
AREA 1 |
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AREA 2 |
AREA 2 |
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AREA 3 |
AREA 3 |
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AREA 4 |
AREA 4 |
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SCHEDA DEGLI OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL DIRIGENTE SCOLASTICO
Non va comunque superato il numero totale di 5 obiettivi
con relativi indicatori.
.
AREA DI ATTIVITA’ |
OBIETTIVI |
INDICATORI |
1.
PROMOZIONE
DELLA QUALITA’ DEI PROCESSI FORMATIVI (PROGETTAZIONE E INNOVAZIONE DEI
PROCESSI DI APPRENDIMENTO INDIVIDUALI E COLLETTIVI) |
|
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2.
DIREZIONE, COORDINAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE
RISORSE UMANE DELL’ISTITUTO |
|
|
3.
RELAZIONI ESTERNE, COLLABORAZIONE CON LE RISORSE
CULTURALI, PROFESSIONALI, SOCIALI ED ECONOMICHE DEL TERRITORIO |
|
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4.
ORGANIZZAZIONE
E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI E CONTROLLO DI GESTIONE |
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Per ogni
obiettivo sopra illustrato, indicare sinteticamente il relativo piano
operativo:
1. Quali vantaggi/positività avrà guadagnato l’Istituto al raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento? |
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2. Descrivere brevemente la situazione di partenza |
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3. Descrivere brevemente come si intende perseguire l’obiettivo |
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4. Attori interni e/o esterni coinvolti e ruolo |
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5. Difficoltà prevedibili in questo momentoDifficoltà prevedibili in questo momento |
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Allegati:
· Altro
SCHEDA DEGLI OBIETTIVI DISCUSSI CON IL VALUTATORE
AREA DI ATTIVITA’ |
OBIETTIVI |
INDICATORI |
1.
PROMOZIONE
DELLA QUALITA’ DEI PROCESSI FORMATIVI (PROGETTAZIONE E INNOVAZIONE DEI
PROCESSI DI APPRENDIMENTO INDIVIDUALI E COLLETTIVI) |
|
|
2.
DIREZIONE, COORDINAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE
RISORSE UMANE DELL’ISTITUTO |
|
|
3.
RELAZIONI ESTERNE, COLLABORAZIONE CON LE RISORSE
CULTURALI, PROFESSIONALI, SOCIALI ED ECONOMICHE DEL TERRITORIO |
|
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4.
ORGANIZZAZIONE
E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI E CONTROLLO DI GESTIONE |
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Eventuali
commenti del dirigente scolastico: |
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Eventuali
Commenti del valutatore di prima
istanza: |
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Data colloquio obiettivi Firma valutatore di I° istanza Firma valutato ……………………………….. ……………………………….. ……………………………….. |
PARTE III
L’AUTOVALUTAZIONE
SCHEDA DI
AUTOVALUTAZIONE
AREA
DI ATTIVITA’ |
OBIETTIVI |
INDICATORI |
RISULTATI
- SCOSTAMENTI POSITIVI
E NEGATIVI |
1.
PROMOZIONE
DELLA QUALITA’ DEI PROCESSI FORMATIVI (PROGETTAZIONE E INNOVAZIONE DEI
PROCESSI DI APPRENDIMENTO INDIVIDUALI E COLLETTIVI) |
|
|
|
2. DIREZIONE, COORDINAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE
RISORSE UMANE DELL’ISTITUTO |
|
|
|
3. RELAZIONI
ESTERNE, COLLABORAZIONE CON LE RISORSE CULTURALI, PROFESSIONALI,
SOCIALI ED ECONOMICHE DEL TERRITORIO |
|
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4. ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE E
STRUMENTALI E CONTROLLO DI GESTIONE |
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RIFLESSIONI SU QUEST’ANNO: |
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INTERVENTI
FORMATIVI RICHIESTI E MOTIVAZIONI: |
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Data
compilazione
Firma valutato ………………………..
………………………………………. |
PARTE IV
LA VALUTAZIONE
SCHEDA
VALUTAZIONE DI PRIMA ISTANZA
AREA DI ATTIVITA’ |
OBIETTIVI |
STANDARD DI VALUTAZIONE |
DESCRIZIONE DELLA PRESTAZIONE |
|
||
1.
PROMOZIONE
DELLA QUALITA’ DEI PROCESSI FORMATIVI (PROGETTAZIONE E INNOVAZIONE DEI
PROCESSI DI APPRENDIMENTO INDIVIDUALI E COLLETTIVI) |
|
DM |
B |
O |
|
|
2. DIREZIONE, COORDINAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLE
RISORSE UMANE DELL’ISTITUTO |
|
DM |
B |
O |
|
|
3.
RELAZIONI ESTERNE, COLLABORAZIONE CON LE RISORSE
CULTURALI, PROFESSIONALI, SOCIALI ED ECONOMICHE DEL TERRITORIO |
|
DM |
B |
O |
|
|
4. ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE E
STRUMENTALI E CONTROLLO DI GESTIONE |
|
DM |
B |
O |
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COMMENTI: |
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AREE DI INTERVENTO FORMATIVO
SUGGERITE: |
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Firma valutatore di I° istanza |
_________________ |
|
TRASMESSA AL VALUTATORE FINALE IN
DATA: ______________________ |
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SCHEDA DI VALUTAZIONE FINALE
CONFERMA VALUTAZIONE DI PRIMA
ISTANZA: |
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NON CONFERMA/MOTIVAZIONE: |
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INTERVENTO DECISO: |
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Firma Direttore Generale Regionale:
_____________________________________ |
Data _______________________
COLLOQUIO
DI FEEDBACK
TEMI AFFRONTATI: |
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AREE DI INTERVENTO FORMATIVO
CONDIVISE: |
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|
EVENTUALI COMMENTI DEL DIRIGENTE
SCOLASTICO: |
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Data
colloquio di feedback Firma valutatore finale Firma valutato
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______________________ _____________________
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