Parte il Sistema duale lombardo tra scuola e lavoro
Regione Lombardia - 22 settembre 2015
(Lnews - Milano) "Il fulcro di questa proposta di legge è rappresentato da un deciso orientamento in senso duale del sistema educativo lombardo, per dare una risposta ai problemi della disoccupazione giovanile e della dispersione scolastica, a partire da un sistema di orientamento permanente e potendo contare sul coinvolgimento del tessuto produttivo ed economico regionale". Lo ha spiegato l'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea, commentando l'approvazione della Legge 'Qualità , innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Lombardia'. L'impianto normativo salda l'asse tra le politiche del lavoro e quelle della formazione che ora si integrano e si qualificano ulteriormente con l'innovazione e l'internazionalizzazione.
COSA PREVEDE
COSTI STANDARD E APPRENDISTATO - Si introducono i costi standard differenziati in base alla qualifica e al diploma conseguito nell'istruzione e formazione professionale e nella formazione tecnica post diploma. Inoltre si prevede fin da subito che una quota di almeno il 5 per cento di studenti raggiunga il titolo di qualifica e diploma attraverso l'apprendistato, che ora ha anche una disciplina più favorevole per l'intervento del legislatore nazionale nel senso della costruzione di un sistema duale attraverso l'apprendistato di primo e terzo livello.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO - Tutti gli studenti dei percorsi professionalizzanti sono chiamati a realizzare un'alternanza scuola/lavoro che va da un minimo di 200 ore l'anno fino a 450 ore l'anno, in linea con la Buona scuola.
Lombardia, arriva il link tra formazione e lavoro. Ok della Regione alla legge Aprea
da Il Sole 24 Ore – 23 settembre 2015
Più alternanza scuola-lavoro; semplificazione delle regole; e un rafforzato collegamento con i settori produttivi. La Lombardia ha varato ieri una legge regionale che, alla luce del Jobs acte della riforma della scuola, opera un intervento organico di riordino della disciplina su istruzione, formazione e lavoro. Le nuove regole promuovono la costruzione lombarda del sistema duale in apprendistato della istruzione e formazione professionale regionale («Iefp») ed estende l'alternanza agli stessi percorsi di Iefp. In particolare, il provvedimento prevede che almeno il 5% di studenti inseriti nei percorsi conseguano la qualificazione, il diploma o il certificato di specializzazione tecnica superiore, attraverso il nuovo contratto di apprendistato, ora più conveniente. Inoltre, è previsto che i centri di formazione professionale accreditati effettuino periodi di alternanza, per un monte ore annuo di almeno zoo e non superiore a 45o. La legge promuove, inoltre, «le reti territoriali orizzontali dei poli tecnico professionali e quelle verticali degli Its e degli Ifts sottolinea l'assessore lombardo, Valentina Aprea, promotrice della legge con cui si rende stabile il collegamento tra le istituzioni scolastiche e formative e le imprese lombarde e il legame tra gli indirizzi di studio e i fabbisogni di competenze del sistema produttivo, in modo da rendere l'offerta formativa più aderente alle esigenze delle aziende». E le imprese apprezzano: «La legge costituisce una best practice», evidenzia Michele Angelo Verna, dg di Assolombarda. Soprattutto per le novità che porta «su aspetti quali l’implementazione di un sistema duale, l'introduzione di un modello di valutazione e di rating della qualità dei servizi, la diffusione della tecnologia digitale e il supporto alla mobilità internazionale». La legge «Aprea» rende, poi, stabile lo strumento della Dote, quale sistema regionale universale, unitario perle politiche attive del lavoro e anche come sistema integrato di politiche di formazione e lavoro, basato sulla centralità della persona e sulla sua libertà di scelta dell'operatore per fruire di servizi personalizzati e proporzionati in base al suo fabbisogno di aiuto per entrare o rientrare nel mercato del lavoro. Da segnalare anche le misure con cui vengono sostenuti i modelli di welfare aziendale e di smartworking e quelle in materia di digitalizzazione dei percorsi di istruzione e formazione, con cui si finanziano anche la formazione degli insegnanti per l'utilizzo delle nuove tecnologie applicate alla didattica.
Il testo della legge |
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