Nota 4334 24 .06. 2011,
MIURAOODGOS
Ministero dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti
Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
Ai Direttori Generali
degli Uffici Scolastici Regionali
Loro Sedi
e, p.c Alla Provincia autonoma di Trento
Dipartimento istruzione
Via G. Gilli, 3
38100 TRENTO
Al Sovrintendente scolastico
per la Provincia di Bolzano
Via del Ronco, 2
39100 BOLZANO
All’Intendente scolastico
per le Scuole in lingua tedesca
Via Amba Alagi, 10
39100 BOLZANO
All’Intendente scolastico
per le Scuole delle località ladine
Via Bottai, 29
39100 BOLZANO
Al Sovrintendente agli studi
per la Regione autonoma della Valle
d’Aosta
Piazza Deffeyes, 1
11100 AOSTA
All’Assessore regionale dell’istruzione e
della formazione professionale
della Regione Sicilia
Via Imperatore Federico n.70
90139 PALERMO
All’Ufficio di Gabinetto
SEDE
All’Ufficio Legislativo
SEDE
Oggetto: Scuole paritarie: numero minimo
di alunni per classe
Come è noto l’art.1, comma 6, lettera f),
del D.M. n.267 del 29.11.2007 prevede che, all’atto della presentazione
dell’istanza per il riconoscimento della parità, il gestore o il rappresentante
legale della gestione dichiari “l’impegno a costituire corsi completi e a
formare classi composte da un numero di alunni non inferiore ad 8, per rendere
efficace l’organizzazione degli insegnamenti e delle attività didattiche”.
Il TAR del Lazio, Sez.III bis, con
sentenze n.7265/09 e n.7269/09, passate in giudicato, ha annullato la predetta
disposizione “limitatamente alla parte in cui non prescrive una disciplina di
dettaglio che garantisca l’intero iter scolastico nella scuola paritaria, e non
esclude la perentorietà della previsione della formazione di classi composte da
un numero di alunni non inferiore a 8”.
Pertanto, considerata la necessità di dare
ottemperanza al giudicato formatosi sulle predette sentenze, si invitano le
SS.LL a tenere conto, in sede di riconoscimento della parità scolastica,
dell’annullamento dell’art.1, comma 6, lettera f), del D.M. n.267 del
29.11.2007.
Il Direttore Generale
F.to Carmela Palumbo