DiSAL con i dirigenti scolastici al Meeting di Rimini 2016


     Dirigenti Scuole Autonome e Libere

 Associazione professionale dirigenti scuole statali e paritarie  - Ente qualificato dal MIUR alla formazione

 

DiSAL invita soci e amici al Meeting di Rimini 2016

Martedì  23  Agosto

 

per una giornata di amicizia e di cultura.  

Il titolo della 37a edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli, che si terrà a Rimini dal 19 al 25 agosto 2016,  sarà: “Tu sei un bene per me” e sta ad indicare il desiderio di un incontro personale con la diversità che abbiamo attorno, con la criticità e la problematicità di tutto quello che accade, evocando la possibilità di percepire l’altro nella sua diversità come una risorsa, un bene.

Attraverso mostre, spettacoli, tavole rotonde, testimonianze, il Meeting 2016 racconterà storie di integrazione e di perdono e metterà a tema le grandi emergenze dell’oggi come le migrazioni, le persecuzioni, l’integrazione.

 

Appuntamenti

 

ore 10.30 - visita guidata  alla Mostra: ‘Genio della Repubblica 1946 – 2016 (è indispensabile la prenotazione alla visita guidata scrivendo a segreteria@disal.it).  Ritrovo all’ingresso della mostra (vedi sotto la presentazione),

ore 13.00 - pranzo sociale presso Ristorante Romano Apicius . Ritrovo davanti al ristorante.

 

 

Inoltre DiSAL sarà presente al Meeting di Rimini con un proprio stand ove sarà possibile conoscere le attività per l’a.s. 2016/17, i servizi ai soci ed acquistare il nuovo quaderno della rivista Dirigere scuole.

Le prenotazioni per la mostra e per il pranzo vanno indirizzate entro il 12 agosto  2016  a   segreteria@disal.it.

 


La giornata ha visto la partecipazione di numerosi dirigenti scolastici che hanno partecipato alla vista della mostra  Genio della Repubblica 1946 - 2016' presentata e guidata da Massimo Bernardini, giornalista Rai.

Bernardini, lungo i 4 filmati curata dai RaiTeche, ha ricordato che la grande risorsa dell'Italia repubblicana sono state tutte le persone che si sono assunte l'onere di costruire, operare, esortare, dirigere sostenendo così la speranza di tutti. Questi "io" non si sono mossi isolatamente, ma hanno stretto legami anche con chi era diverso da loro per cultura, idealità e provenienza ed hanno così inteso la cittadinanza come partecipazione all'impegno pubblico. Il vero genio della Repubblica — al di là dei limiti e delle contraddizioni — è di aver scommesso sul fatto che l'altro, anche se diverso, è una risorsa e non un ostacolo. Ha scritto Julián Carrón "se non trova posto in noi l'esperienza elementare che l'altro è un bene, non un ostacolo per la pienezza del nostro io, nella politica, come nei rapporti umani e sociali, sarà difficile uscire dalla situazione in cui ci troviamo".
Alla fine Bernardini ha ricordato che la res publica ha bisogno che i cittadini tornino a partecipare a un progetto comune. Soggetti che per povertà, solitudine, abbandono, delusione o anche per cinismo o egoismo, si sono progressivamente estraniati dalla vita comune, devono ritrovare le motivazioni per tornare protagonisti. Le classi dirigenti, invece di inseguire vecchi e nuovi populismi, devono servire la Repubblica e rianimare la società. Perché questo avvenga, non si può continuare a demonizzare chi è diverso da sé, né si possono trascurare i doveri civici come è avvenuto sempre più frequentemente negli ultimi venti anni.
Al termine è seguito il tradizionale pranzo sociale.

 

 Le immagini
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