Il mestiere dell’insegnante nel nuovo quaderno di Eurydice Italia
Eurydice – 14/’2/2017 - di Alessandra Ceccherelli
Gli insegnanti europei hanno in media più di 40 anni, lavorano 39 ore alla settimana e nella maggior parte dei Paesi il loro lavoro viene considerato non solo per le ore di insegnamento, ma anche per l’impegno collegato all’organizzazione della didattica.
Per quanto riguarda l’Italia, l’età dei docenti è più alta della media europea, gli stipendi sono stati congelati per ridurre il deficit pubblico, e come ore di lavoro vengono indicate solo le ore di insegnamento, anche se nel contratto di lavoro viene richiesta una più ampia disponibilità a scuola. Ma alla luce della recente riforma del nostro sistema di istruzione e formazione e per rispondere alle indicazioni europee, sono state recentemente intraprese nuove azioni per quanto riguarda il reclutamento, la formazione iniziale e in servizio e la valutazione.
All’analisi della figura dell’insegnante in ottica di comparazione europea è dedicato “La professione docente in Europa: pratiche, percezioni e politiche“, il nuovo numero della collana Quaderni di Eurydice Italia. Il testo è la traduzione italiana del rapporto della rete Eurydice, “The Teaching Profession in Europe: Practices, Perceptions, Policies” che analizza le politiche, le condizioni di lavoro degli insegnanti e le percezioni dei docenti stessi. Basandosi sui dati dell’ultima indagine internazionale dell’OCSE, su dati Eurydice e Eurostat, il rapporto mette in relazione dati qualitativi che riguardano circa 2 milioni di insegnanti europei dell’istruzione secondaria inferiore.
In particolare, il rapporto esamina cinque aspetti di importanza primaria per la politica europea di promozione e sostegno alla figura professionale dell’insegnante:
1 Contesto demografico e condizioni di lavoro;
2 Formazione iniziale e transizione verso la professione docente;
3 Sviluppo professionale continuo;
4 Mobilità transnazionale;
5 Attrattività della professione.
La scelta di tradurre in italiano il rapporto della rete discende proprio dal grande interesse del tema non solo nel contesto europeo ma anche – e si direbbe soprattutto – in quello nazionale, dove, ormai da tempo, gli insegnanti hanno perso un po’ del loro precedente prestigio sociale dovendo, al contempo, rispondere ad aspettative sempre maggiori nei loro confronti .
Per sapere dove si colloca l’Italia nei cinque aspetti esaminati dal rapporto, leggi questo articolo di approfondimento sul sito di Eurydice Italia.
–> Consulta il rapporto “La professione docente in Europa: pratiche, percezioni e politiche” (pdf)
–> Richiedi la tua copia cartacea