Dirigenti Scuole Autonome e Libere
Associazione professionale dirigenti scuole statali e paritarie - Ente qualificato alla formazione dal Min. Istruzione
Alla Ministra dell’Istruzione
On.le Lucia Azzolina
Roma
Al Comitato di esperti
LLSS
Documento
Proposte per valutazione finale ed esami di stato I e II ciclo .s. 2019/20, e avvio a.s. 2020/21
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La Direzione nazionale dell’Associazione DiSAL nella seduta del 24 aprile 2020 ha approvato il presente Documento come contributo di proposte riferite alla conclusione del corrente a.s. ed all’avvio del prossimo a.s. 2020/21. Il Documento tiene anche conto di alcune proposte che l’Associazione ha presentato nell’audizione preso la 7^ Commissione istruzione Senato in merito alla discussione della Conversione in legge del DL 22 /2020.
Il Documento viene inviato al Ministero dell’Istruzione ed al Comitato di esperti nominato dalla Ministra dell’Istruzione quale contributo di pareri e soluzioni per la stesura delle ordinanze ministeriali previste dagli art 1 e 2 del DL 22/2020 e per gli argomenti su cui il Comitato è chiamato a formulare proposte.
Premessa
Si evidenzia la necessità che l’impianto delle ordinanze che il Ministero dovrà emanare e le proposte che il Gruppo di lavoro è chiamato ad elaborare siano in coerenza con i seguenti criteri:
- riconoscere, valorizzare e sostenere le esperienze formative messe in atto dalle istituzioni scolastiche in questo ultimo periodo di emergenza;
- semplificare le procedure e gli adempimenti dando certezza normativa alle scelte ed alle azioni delle istituzioni scolastiche;
- garantire e potenziare l’autonomia delle istituzioni scolastiche attraverso il ruolo dei responsabili della loro direzione e degli Organi Collegiali;
- garantire un’autentica parità e pluralità del sistema scolastico fondata sulla valorizzazione della libertà educativa e sul pari trattamento delle scuole paritarie e statali.
Qui di seguito vengono esposte le proposte.
Valutazione finale ed Esami di Stato a.s. 2019/20
Validità deliberativa degli Organi collegiali e riunioni per scrutinio finale
Criticità
Le norme emesse per regolamentare la situazione di emergenza hanno previsto lo svolgimento delle sedute degli delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado in videoconferenza, fino alla cessazione dello stato di emergenza, anche agli organi collegiali. Tale modalità è riconosciuta anche nel caso in cui non sia stata già prevista dagli atti "regolamentari interni" di cui all'articolo 40 del decreto legislativo n.297/1994 ‘Testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione’. Non è chiaro, tuttavia, se le decisioni assunte dagli OO.CC. espresse in sedute a distanza abbiano valore di atto deliberativo con efficacia giuridica.
Proposta
Si richiede che l’ordinanza ministeriale confermi esplicitamente, vista la attuale emergenza, la regolarità dello svolgimento delle sedute in videoconferenza di tutti gli organi collegiali delle scuole (Consiglio di Istituto, Giunta Esecutiva, Collegio docenti, Consigli di classe/interclasse) e ne confermi la potestà e regolarità deliberativa anche in merito ai criteri valutativi degli apprendimenti e della frequenza degli alunni a prescindere dal discrimine della data del 18 maggio, in modo da consentire agli istituti scolastici di predisporre, fin da ora, con deliberazioni valide e giuridicamente efficaci, gli adempimenti validanti le esperienze svolte e preparatori alla conclusione dell’a.s..
Esami di Stato
Criticità
Il D.L. 22/2020 art 1 commi 3 e 4 stabilisce la data del 18 maggio come termine dirimente per l’individuazione delle modalità degli adempienti di fine a.s.
Si ritiene che per le classi terminali del I e del II ciclo l’attesa di tale data non consenta di affrontare l’ultimo periodo dell’a.s. con la dovuta chiarezza e determinazione. Gli studenti hanno diritto a conoscere fin da ora le modalità con cui verrà accertata la loro ammissione agli esami finali e, soprattutto, le modalità dello svolgimento degli stessi.
Occorre quindi stabilire, inoltre, che gli scrutini finali di tutte le classi e, in particolare delle classi terminali dei due cicli, siano svolti, con le opportune garanzie e protocolli sanitari, in presenza al fine di esprimere al meglio le caratteristiche di confronto collegiale e di piena valutazione del processo formativo e dei risultati di apprendimento.
Per quanto riguarda lo svolgimento agli esami di Stato per l’a.s. 2019/20 si esprimono le seguenti proposte.
Proposte
✓ esame finale I ciclo
E’ condivisa la soluzione di demandare al Consiglio di classe della classe terza secondaria di I grado la deliberazione relativa al passaggio degli alunni al II ciclo di istruzione sulla base del processo formativo, delle osservazioni sistematiche , delle evidenze valutative e dei risultati di apprendimento.
La soluzione di far coincidere l’Esame di stato I ciclo con il solo colloquio con la discussione di un elaborato da parte del candidato, prevista dall’art 1 c … del DL 22/2020, è anch’essa una soluzione valutata positivamente in quanto può consentire all’alunno di rappresentare di fronte alla commissione d’esame il proprio livello di maturazione e di apprendimento. Si ritiene, tuttavia, per l’efficacia di tale colloquio, che esso debba essere svolto in presenza, tutelando secondo protocolli stabiliti a livello nazionale, l’efficacia giuridica del colloquio medesimo e contemporaneamente la salute del candidato, dei componenti la commissione d’esame ed eventualmente delle poche persone ammesse ad assistere al colloquio.
✓ esame finale II ciclo
E’ condivisa la soluzione di prevedere come unica prova d’esame il colloquio da svolgersi secondo le modalità previste dall’art.17 c.9 e c. 10 del d.lvo 62/2017 con finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale del candidato secondo l’articolazione: colloquio pluridisciplinare, documentazione delle esperienze PCTO e di accertamento delle conoscenze e competenze maturate nell'ambito delle attivita' relative a «Cittadinanza e Costituzione».
Per quanto riguarda la redistribuzione del punteggio ai fini dell’attribuzione del voto finale si ritiene opportuno che il Ministero valuti un innalzamento del limite di 20 punti per il colloquio attribuendo in questo modo ampio valore, attraverso la prova orale, all’accertamento del percorso di apprendimento, delle competenze trasversali e disciplinari dello studente, delle sue capacità critico-argomentative valorizzandone il percorso formativo sulla base anche delle evidenze documentative e valutative a disposizione della commissione.
Valutazione finale classi intermedie II ciclo ed ammissione alla classe successiva II ciclo
Previsione del DL 22/2020
Con riferimento al DL 22/2020 all’art. 1 comma 2 e comma 3 lett. a):
- tutti gli alunni del I Ciclo potranno essere ammessi all’anno successivo con possibilità di interventi di recupero nella prima parte del prossimo a.s.
- gli alunni del II Ciclo potranno essere ammessi all’anno successivo con possibilità di interventi di recupero nella prima parte del prossimo a.s. salvo assenze maggiori del 25% calcolato sull’orario annuale personalizzato.
Criticità
La valutazione finale degli alunni delle classi intermedie del II ciclo dovrà essere riferita al termine del corrente a.s. 2019/20 al possesso di saperi, competenze e capacità raggiunti dagli alunni a seguito di un’offerta formativa attuata con efficacia dalle scuole, ma caratterizzata, negli ultimi mesi, dalla nota situazione di emergenza: la valutazione sarà basata, quindi, e correttamente, soprattutto su rilevazioni di tipo formativo e richiederà di essere integrata con indicazioni di tematiche disciplinari, esperienze formative e laboratoriali ed indicazioni metodologiche da completare, soprattutto in presenza, durante il prossimo a.s. 2020/21. I collegi docenti sono chiamati nelle prossime settimane a stabilire criteri di valutazione, indicatori, traguardi di apprendimento e contenuti e modalità di recupero ed approfondimento da promuovere alla ripresa delle lezioni dell’a.s. 2020/2021 ed hanno necessità di riferirsi ad un quadro normativo chiaro e certo.
Proposta
Si propone che il Ministero Istruzione valuti l’introduzione di un modello valutativo che preveda, per gli alunni per le classi della scuola secondaria di II grado dalla 1^ alla 4^ classe l’unione, ai fini valutativi, del corrente a.s. con il successivo 2020/21, rinviando la valutazione formale ed amministrativa dei singoli alunni a giugno 2021. Si tratterebbe di una valutazione su base biennale con una valutazione amministrativa conclusiva del biennio ai fini della ammissione a classi successive al termine del prossimo a.s.
Per gli alunni che nell’a.s. 2019/20 frequentano la classe prima delle scuole secondarie di II grado tale modalità valutativa biennale offrirebbe anche la possibilità, ove richiesto dell’alunno, di consentire, nel passaggio alla frequenza del secondo anno della secondaria di II grado, in modo più semplice, l’eventuale accesso ad un nuovo indirizzo di studio senza dover ricorrere a esami integrativi di passaggio.
Occorre inoltre stabilire criteri omogenei a livello nazionale per le scuole secondarie di I e II grado per l’individuazione, in sede di scrutinio finale a.s. 2019/20, nei casi di presenza di insufficienze nelle discipline, degli apprendimenti da recuperare, assegnandoli sia al lavoro individuale a casa, sia nell’attività didattica alla quale dedicare tutto il mese di settembre p.v. con attività rivolta a tutta la classe
La valutazione finale deve poter assegnare i voti reali dei livelli di apprendimento raggiunti e contemplare la possibilità di non ammissione per i casi più gravi (assenze sistematiche e continuative nel periodo di lezioni in presenza ed in quello di sospensione delle lezioni, situazione di carenze gravi su tutte le discipline confermate anche durante le lezioni a distanza).
Requisito frequenza orario annuale personalizzato II ciclo
Riferimento: Dl 22/2020 art 1 comma 3, lett. a)
Criticità
Il DL, ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, non consente per la scuola secondaria di II grado di intervenire in deroga sull'art. 14 comma 7: "per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, e' richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato".
Si evidenzia la difficoltà di effettuare un calcolo puntuale dell’orario annuale personalizzato: le lezioni dell’a.s. 2019/20 si sono svolte, infatti, in parte in presenza, con un orario settimanale delle lezioni codificato e corrispondente a quello previsto per indirizzo di studio, mentre nel periodo di didattica a distanza gli orari settimanali delle lezioni sono stati ridotti rispetto al monte ore prestabilito e con determinazioni diverse tra le singole istituzioni scolastiche.
Proposta
Si propone chiarire quale sia la quota minima di frequenza per il periodo delle lezioni stabilendo ad esempio la quota da calcolarsi fino al 20 febbraio 2020 (primo periodo di avvio della sospensione delle attività didattiche) e quella da calcolare riferita al periodo di didattica a distanza in modo che il riferimento alla “frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato” sia calcolabile in maniera certa ed omogenea per tutte le istituzioni scolastiche di II grado del territorio nazionale.
Validazione dell’anno scolastico per i percorsi IFP
Riferimento: Dl 22/2020 art 1 comma 3, lett. a)
Criticità
In alcuni casi gli Enti regionali hanno emanato disposizioni che richiedono agli enti di formazione ed anche agli istituti scolastici statali che erogano precorsi di Istruzione e Formazione Professionale finalizzati alle Qualifiche triennali e quadriennali in regime di sussidiarietà una prescrizione di didattica a distanza da erogare esclusivamente in “modalità sincrona”. In sostanza l’Ente regionale non riconoscerà la validità dei corsi che non possono tracciare oggettivamente la presenza degli studenti alle videolezioni. Tali dispositivi sono in contrasto con le indicazione date nella Nota Min. Istruzione n. 388 del 17 marzo 2020, che sintetizza il contenuto della didattica a distanza nel «collegamento diretto o indiretto, immediato o differito, attraverso videoconferenze, videolezioni, chat di gruppo; la trasmissione ragionata di materiali didattici, attraverso il caricamento degli stessi su piattaforme digitali e l’impiego dei registri di classe in tutte le loro funzioni di comunicazioni e di supporto alla didattica, con successiva rielaborazione e discussione operata direttamente o indirettamente con il docente, l’interazione su sistemi e app interattive educative propriamente digitali: tutto ciò è didattica a distanza». Le indicazioni regionali, comprensibilmente legittimate dalla necessità di accertare l’effettiva erogazione del servizio a fronte di specifici finanziamenti alle scuole, rende difficoltosa l’organizzazione e gestione didattica di tali indirizzi di studio sia per la tipologia di utenza caratterizzata da aspetti di dispersione scolastica sia per la difficoltà di garantire competenze informatiche nei docenti esperti delle diverse tipologie professionali.
Proposta
Si richiede di risolvere nell’ordinanza ministeriale tale criticità.
Proposte per l'a.s. 2020/2021
Libri di testo
Proposta
Con riferimento all’art.2 c.1 lett. d) del DL 22/2020 si concorda sulla necessità di una conferma dei libri di testo già in uso nel corrente a.s.
L’ordinanza ministeriale dovrebbe chiarire, tuttavia, le modalità di adozione per i nuovi indirizzi di studio autorizzati per l’a.s. 2020/21 e per i testi non più in produzione.
Graduatorie istituto
L’ art.2 c.4 del DL 22/2020 prevede il rinvio dell’aggiornamento delle graduatorie d’istituto all’a.s. 2021/22- Pur consapevole del rischio di criticità in cui si ritroverebbero, nel prossimo mese di settembre 2020, le istituzioni scolastiche a causa dell’esaurimento delle graduatorie di II e III fascia docenti, DISAL ritiene opportuna la scelta della proroga dell’aggiornamento delle graduatorie di istituto al fine di non gravare le segreterie amministrative delle istituzioni scolastiche di un ulteriore adempimento in un periodo che è già gravato da altre urgenze gestionali ed organizzative cui sono implicate le segreterie scolastiche.
La gestione delle supplenze su posti di insegnamento per le classi di concorso le cui graduatorie sono esaurite avverrà con il sistema della chiamate con le MAD secondo le disposizioni della Nota MIUR n 38905 del 28.8.2019. Tale sistema non dovrà però essere gravato da nuove ulteriori indicazioni normative coattive per le scuole, trasformando le MAD in una sorta di graduatoria ombra, priva di qualunque validità.
Organici a.s. 2020/21
Organico docenti
L’elemento decisivo è l’organico del personale docente che deve essere progettato dal Ministero e dalle scuole statali come reale ‘organico dell’autonomia’ con la finalizzazione mai così necessaria a partire dal prossimo a.s. della personalizzazione dell’apprendimento fino alla certificazione delle competenze raggiunte. DiSAL ritiene che l’organico di potenziamento, se adeguatamente incrementato, possa rappresentare lo strumento adeguato per arricchire e sostenere nelle scuole statali progettazioni ed azioni formative per consentire il recupero/sostegno/integrazione/potenziamento delle competenze degli alunni, ad integrazione di quanto svolto dai docneti nel corrente a.s. La ripresa delle lezioni a settembre e il recupero degli apprendimenti non possono limitarsi ad un anticipo o a una dilatazione dell’anno scolastico. Devono essere rese possibili incisive azioni di personalizzazione per tutti gli alunni attraverso un incremento delle disponibilità di organico per l’autonomia, con particolare riferimento alla Secondaria di 1° grado dove realizzare interventi a gruppi di livello e nella prospettiva di una eventuale valutazione biennale nel II ciclo.
Organico ATA
Le dotazioni di Assistenti tecnici da assegnare alle scuole del I ciclo previste dal D.L. 17 marzo 2020, n. 18 (ora convertito in Legge) e dal DM 187/2020 sono risultate una risorsa importante ed utile per gestire la situazione di emergenza. DiSAL ritiene necessario:
- confermare tali figure fino al termine dell’a.s. 2019/20
-
confermare, almeno per la durata di un anno, tale dotazione anche per l’a.s.
2020/21 per consentire alle istituzioni scolastiche statali un adeguato
supporto tecnico per la gestione della didattica a distanza e dell lavoro agile
oltre che il potenziamento dei supporti informatici a disposizione delle
scuole.
Carenza organici DSGA
Occorre sbloccare al più presto il concorso DSGA al fine di avere l’assegnazione di un responsabili di segreteria per ogni istituzione scolastica statale indispensabile per sostenere il funzionamento delle scuole per l’a.s. 2020/21 anche a fronte delle emergenze gestionali che si profilano all’orizzonte. Altrimenti, proprio nel momento della ripresa e delle eventuali misure che si dovranno adottare, l’amministrazione delle scuole, in molti casi, non sarà in grado a risolvere per tempo le problematiche che si presenteranno.
Mobilità e nomine dei dirigenti scolastici
Criticità
Il D.L. 22/2020 prevede all’art 2 comma 1 lett. b) l’adozione di misure volte all'adattamento e alla modifica degli aspetti procedurali e delle tempistiche di immissione in ruolo dei docenti e delle utilizzazioni, assegnazioni provvisorie e attribuzioni di contratti a tempo determinato. Non viene fatto alcun accenno ad adattamenti e modifica di aspetti procedurali per l’assegnazione dei dirigenti scolastici statali alle sedi scolastiche.
Proposta
Si propone di preveda l'adattamento e la modifica degli aspetti procedurali e delle tempistiche per una mobilità straordinaria dei dirigenti scolastici di ruolo collocati fuori regione, dei dirigenti scolastici vincitori del concorso 2017 e dei dirigenti scolastici neo-assunti nell’anno scolastico 2019/2020, nonché per la nomina di dirigenti scolastici da assegnare nelle circa 500 sedi scolastiche statali ad oggi ancora scoperte attingendo dalle graduatorie vigenti dell’ultimo concorso.
Concorsi scuola
Criticità
Si evidenzia la concreta possibilità che le procedure dei concorsi ordinario e straordinario per il reclutamento dei docenti e per l’abilitazione dei docenti con tre anni di servizio nelle scuole paritarie subiscano ritardi per la situazione di emergenza: al fine di garantire alle scuole paritarie l’individuazione di docenti titolati all’insegnamento DiSAL chiede, tra le misure straordinarie per il prossimo a.s., l’introduzione di un dispositivo normativo che riconosca come titoli idonei per insegnare nelle secondarie I e II grado delle scuole paritarie, oltre alla abilitazione, anche la laurea specifica accompagnata dal possesso di 24 CFU (che sono i titoli oggi richiesti per partecipare alle procedure di reclutamento nei ruoli statali).
Contratti , lavoro agile e DAD
DiSAL ritiene , inoltre, che, in vista del prossimo a.s., le prestazioni lavorative e gli adempimenti connessi dei dirigenti scolastici e del personale scolastico, come determinati dal quadro contrattuale e normativo vigente, che riguardano il lavoro agile e la didattica a distanza, debbano essere oggetto di chiarimenti interpretativi e/o di definizione attraverso accordi quadro con le OO.SS., al fine di consentirne un’applicazione condivisa, chiara e omogenea nelle scuole statali su tutto il territorio nazionale.
Scuole paritarie
Le scuole paritarie, che sono parte del sistema pubblico di istruzione, hanno in diversi modi segnalato (anche se non sempre all’unisono, né con mobilitazione dei diretti interessati, i genitori) le gravi difficoltà generate dalla chiusura delle scuole. Specie nelle scuole dell’infanzia (ma mi risulta anche in altri livelli, a secondo delle situazioni geografiche ed economiche) le famiglie sono in difficoltà a far fronte alle rette periodiche, mentre dalle elementari in su anche queste scuole proseguono il loro servizio didattico, dove resta impegnato, come nelle statali, tutto il personale docente e non docente. Eppure l’altra settimana in Senato, al momento del voto di fiducia sul decreto Cura Italia, l’emendamento proposto dal Pd a favore delle famiglie di queste scuole è stato cassato, con tutti gli altri, a causa del dichiarato pericolo di ostruzionismo da parte del centrodestra. È mai possibile che su di una misura a favore di centinaia di migliaia di famiglie e dell’istruzione dei figli non si possa trovare un accordo tra le parti?
Proposte per la ripresa dell’ a.s. 2020/21
Si offrono qui di seguito alcuni criteri e priorità che si propone di tenere presenti per avviare il prossimo a.s.
Criteri:
- sostenere le esperienze in atto
- semplificare le procedure
- potenziare le forme di autonomia delle istituzioni scolastiche valorizzando le proposte alla luce del DPR 275/1999
- garantire un’autentica parità e pluralità del sistema scolastico fondata sulla valorizzazione della libertà educativa
Proposte:
Valorizzazione della autonomia delle scuole
Nella attuale situazione di emergenza le istituzioni scolastiche hanno avviato molte iniziative in autonomia (si pensi alle modalità di svolgimento della didattica a distanza). L’assenza di puntuali indicazioni ministeriali ha stimolato in molti casi la creatività e la assunzione di responsabilità dei soggetti (docenti e dirigenti). Nel programmare l’avvio del prossimo anno scolastico è bene fare tesoro di quanto si è visto accadere, prevedendo ampi spazi per l’autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche e permettendo soluzioni diversificate nei territori (con un ruolo fondamentale degli uffici scolastici regionali, d’intesa con le Regioni).
Dal pdv dell’innovazione
Questi mesi hanno fatto emergere il valore della scuola come comunità generata da relazioni vive e consapevoli tra i diversi soggetti. E come ambito formativo capace di sperimentare processi di innovazione, nell’azione didattica, nell’organizzazione delle risorse (umane, tecnologiche, gestionali, finanziarie), nel rapporto con le famiglie e con i territori. Tante e ricche esperienze sul campo e, ora, qualche spunto normativo dai quali partire per impostare l’attesa fase di ripresa scolastica.
Dal pdv della responsabilità dei soggettiQuesti mesi vissuti a distanza hanno sorprendentemente generato nuovi modelli di ‘governance’ delle scuole attraverso cabine di regia che i dirigenti scolastici e i coordinatori didattici hanno promosso per assicurare la organizzazione/gestione della programmazione e delle attività, coinvolgendo figure di sistema come i collaboratori del preside, i coordinatori di dipartimento disciplinare, i coordinatori dei consigli di classe/interclasse/intersezione, i team digitali ed i componenti le segreterie amministrative. Un apporto significativo è stato anche quello dei genitori e degli studenti rappresentanti di classe coinvolti in azioni di condivisione, di intermediazione e di trasmissione di consegne.
Un coinvolgimento a tanti livelli che ha fatto emergere ruoli, protagonismi, corresponsabilità di cui occorrerà fare tesoro. Una responsabilità diffusa che non può non contribuire, se valorizzata, formata e riconosciuta, all’innovazione del sistema delle scuole italiane.
Dal pdv organizzativo
E’ indispensabile la creazione di un servizio pubblico integrato per la didattica a distanza, a disposizione dell’intero sistema scolastico italiano, che raccolga e renda disponibile materiale di qualità realizzato (videolezioni, tutorial, moduli didattici e compiti di realtà, prove di valutazione e prove esperte). E poi dovrà essere potenziata la dotazione di dispositivi digitali e l’accesso alla rete informatica per tutti gli studenti.
La gestione della emergenza ha messo in luce, inoltre, la necessità che l’Amministrazione statale riscriva, con urgenza, per il sistema scuola, modalità di gestione ispirate alla semplificazione delle procedure e dei vincoli per alleggerire e velocizzare le diverse operazioni amministrative.
- La ripresa a settembre e il recupero non può limitarsi ad un anticipo o a una dilatazione dell’anno scolastico. Devono essere immaginati delle incisive azioni di personalizzazione per quegli alunni che già aveva concluso il 1° quadrimestre in condizioni di insufficienza oltre agli alunni con DSA o BES attraverso un incremento delle disponibilità di organico per l’autonomia, soprattutto per la Secondaria di 1° grado che sull’organico per il potenziamento ha risorse ridottissime. Per consentire di intervenire a gruppi di livello e dare corpo a quella prospettiva biennale della valutazione.
- per il prossimo a.s. occorrerà tener conto del distanziamento tra gli studenti nelle classi, dunque la possibilità di gestire gruppi di alunni magari sdoppiando le classi. Si potrebbe anche ipotizzare una parte di didattica in presenza e una parte di didattica a distanza, per evitare o almeno ridurre il problema dei doppi turni degli studenti a scuola.
Milano, 24 aprile 2020
Di.S.A.L. sede nazionale: via Legnone 20 - 20158 Milano - tel. 02.69000940 - segreteria@disal.it - www.disal.it
DiSAL scrive alla Ministra |
Proposte fine anno 2019/20 e avvio 2020/2021 DocumentoDiSAL24.04.2020.pdf Tipo documento: Microsoft Edge PDF Document |
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