Fonte: Il Sole 24 Ore. Articolo di Dino Caudullo di venerdì 10 Febbraio 2023. Passa emendamento al decreto per rimettere in carreggiata quanti, tra i candidati al concorso, si ritenevano ingiustamente esclusi ed avevano i avviato un contenzioso con il ministero.
Dopo un lungo tira e molla, la maggioranza è riuscita a chiudere il cerchio trovando una soluzione condivisa per risolvere l’annosa questione del concorso per dirigente scolastico bandito nel 2017. Dopo le numerose criticità riscontrate nella procedura, alcune delle quali finite sotto la lente della magistratura penale, altre già superate dal Consiglio di Stato e molte altre ancora in attesa di giudizio innanzi al Tar Lazio, la politica ha deciso di affrontare il problema.
Ok a emendamento nella legge di conversione
Al dichiarato fine di prevenire le ripercussioni sull’amministrazione dei possibili esiti dei contenziosi pendenti, in Commissione al Senato è stato infatti approvato l’8 febbraio un emendamento al decreto cosiddetto milleproroghe, in cui si prevede una “via di fuga” per rimettere in carreggiata quanti, tra i candidati al concorso, si ritenevano ingiustamente esclusi ed avevano quindi avviato un contenzioso con il Ministero.
Un corso di formazione con prova finale
È stato quindi demandato ad un decreto ministeriale, da emanare entro sessanta giorni, il compito di definite le modalità di partecipazione allo svolgimento di un corso intensivo di formazione e della relativa prova finale, cui potranno essere ammessi i candidati che hanno partecipato al concorso, purché siano in possesso di specifici requisiti.
Chi potrà partecipare al corso-concorso
Saranno ammessi al corso di formazione ed alla successiva prova finale i candidati al concorso del 2017 che, alla data di entrata in vigore della legge di conversione al decreto milleproroghe – abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta del concorso ovvero – abbiano superato la prova scritta e la prova orale dopo essere stati ammessi a seguito di un provvedimento giurisdizionale cautelare, anche se successivamente caducato; ovvero- abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova orale del predetto concorso.
Prove differenziate per l’accesso al corso di formazione
È previsto che per poter accedere al corso intensivo di formazione, coloro i quali abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta ovvero abbiano superato la prova scritta e la prova orale in seguito ad ammissione con provvedimento cautelare, successivamente caducato, dovranno superare una prova scritta, basata su sistemi informatizzati, a risposta chiusa con un punteggio pari ad almeno 6/10.Invece, coloro i quali abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova orale, ai fini dell’ammissione al corso di formazione, dovranno superare una prova orale con un punteggio pari ad almeno 6/10.
Chi supera la prova finale collocato in coda alla graduatoria
I candidati che avranno sostenuto la prova finale del corso intensivo di formazione saranno inseriti in coda alla graduatoria di merito del concorso del 2017, la cui validità viene prorogata fino all’anno scolastico 2025/2026, e verranno immessi in ruolo successivamente alle graduatorie concorsuali vigenti.