I risultati delle elezioni per le Rsu


Nelle elezioni per le Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) nelle scuole la Cgil stacca tutti gli altri sindacati con il 32,7% dei voti e trascina i confederali alla conquista di circa il 70% complessivo. I dati, elaborati dalla stessa Cgil, e presentati ieri dal segretario generale Guglielmo Epifani e dal numero uno della Cgil scuola Enrico Panini, riguardano il 97% delle scuole e un totale di 860.107 votanti, ossia l'81,4% rispetto a 1.056.787 di aventi diritto. La Cgil si attesta al primo posto riscuotendo 274.152 voti, corrispondenti al 32,7%, e registrando una crescita del 6,3% rispetto alla precedente tornata elettorale, svoltasi nel 2000. Piazza d'onore per la Cisl che ha raccolto 192.182 preferenze, con una percentuale del 22,9 e un aumento dello 0,2%. Lo Snals-Confsal si trova in terza posizione con una quota del 16,9% equivalente a 141.961 preferenze; nel 2000 la percentuale è stata del 19,1, una differenza pari a -2.2%. Quarta posto per la Uil con il 12,9% pari a 107.942 voti e un aumento percentuale dello 0,9, considerato che nel 2000 aveva ottenuto il 12%. Secondo le cifre Cgil al quinto posto figura la Gilda degli insegnanti, che avrebbe raccolto 51.490 preferenze, corrispondenti al 6,1% dei consensi con una flessione del 5,2% rispetto alla tornata elettorale precedente, quando riuscì a toccare quota 11,4%. Battuta d'arresto anche per i Cobas con il 4%, corrispondente a 33.679 voti, che si piazzano dietro la Gilda e subiscono un calo dell'1,7% rispetto al 2000. Le liste collegate all'Anp raccolgono 16.243 voti, pari all'1,9%. Le nuove Rsu, composte da docenti e personale Ata (amministrativo, tecnico, ausiliario), resteranno in carica per due anni e svolgeranno il ruolo di controparte sindacale nella gestione delle scuole, soprattutto in materia di utilizzo delle risorse finanziarie, come previsto dall'ultimo contratto approvato nel luglio di quest'anno. Un accordo che ha potenziato il ruolo delle Rsu rafforzandone le competenze, estendendole in modo tale da aumentare la confusione ed i contrasti nella scuola rispetto ai compiti del Dirigente scolastico e degli organi collegiali. Sono sei le materie di competenza: modalità e criteri di utilizzazione del personale, applicazione dei diritti sindacali, attuazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, criteri per la ripartizione dei fondi di istituto, criteri per l'organizzazione del lavoro e l'articolazione dell'orario di tutto il personale da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto. (fonte: Il Sole 24 ore)
 
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