Scheda/Contratto scuola. Aumenta il potere sindacale


Pubblichiamo una scheda provvisoria di informazione e valutazione del CCNL scuola 2006/2009.

Le valutazioni   espresse dalla nostra associazione utilizzano anche alcuni riferimenti a giudizi espressi da altre associazioni che condividiamo (DiSAL).

 


Le uniche novità


Sulle relazioni sindacali

Si amplia la competenza del Contratto Integrativo di istituto e si irrigidiscono i tempi.

Nelle istituzioni scolastiche i compensi relativi ai progetti nazionali e comunitari sono compresi tra quelli i cui criteri per l’attribuzione sono soggetti a contrattazione.


Sulla parte normativa

La validità dei contratti sulla mobilità passerà da annuale a biennale. E con questi contratti saranno regolate anche le procedure per la mobilità intercompartimentale e per la ricollocazione del personale inidoneo.
I permessi diventano diritti. La modifica nella disciplina dei permessi fa si che, in sostanza, non vi saranno più margini di discrezionalità nell'attribuzione delle assenze tipiche, perché la fruizione delle stesse sarà vincolata al mero verificarsi del termine che ne costituisce il presupposto.
I permessi retribuiti per lutto sono "allargati" al convivente.


Sulla parte economica

Rivisti gli importi spettanti ai docenti per attività aggiuntive: per i corsi di recupero spetteranno 50 euro all’ora, per altre attività di insegnamento 35 euro orarie e per attività non di insegnamento 17,50 euro all’ora.

Aumenti spettanti al personale a partire dal 1° gennaio 2008: per i collaboratori scolastici si parte da un minimo  di 58 euro mensili per arrivare a 76 euro; per i docenti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria si va da 76 a 111 euro, per i professori di scuola superiore si parte da 82 euro e si arriva a 129 euro. A questi importi va aggiunta la retribuzione professionale per i docenti che va dagli 8 euro ai 18 mensili, a seconda della anzianità di carriera.  Per il 2006 gli aumenti sono minimi: in media si tratta di 10 euro mensili, più consistenti sono invece gli aumenti per il 2007 (si parte dai 27 euro spettanti ai collaboratori scolastici appena assunti per arrivare ai 62 euro dei DSGA con oltre 35 anni di servizio).

I compensi per le attività da retribuire con il fondo d'istituto dovranno essere erogati entro il 31 agosto di ogni anno.
Unici vincolati nell’accesso al fondo di istituto restano i direttori s.g.a..
Il Fondo dell’Istituzione Scolastica (FIS) sarà ripartito con nuovi criteri:  15% in funzione del numero delle sedi di erogazione del servizio;   68% in base al numero degli addetti in organico di diritto;  17% in base all’organico di diritto dei docenti della scuola secondaria di II grado (ex IDEI).

 

 

Valutazioni. Ancora rimandati merito e qualità

 

In generale

Una riflessione seria, attenta al testo e non alla propaganda non può non evidenziare l’assenza di novità soprattutto in riferimento:

- alla mancata distinzione contrattuale tra docenti e ATA. Finchè non si avvierà un’area separata per la contrattazione docente non solo non si parlerà mai (nei fatti, non nelle chiacchere) di merito, carriera e professionalità. Sul tema ci si è limitati, da un decennio, ad invocare una futura contrattazione;

- al permanere di tutta la macchinosa salvaguardia ad ogni possibile tutela del diritto individuale, a prescindere dal diritto all’apprendimento degli studenti, oltre che al permanere di tutto l’apparato burocratico di gestione del personale attualmente in vigore;

- alla mancata introduzione di qualsivoglia valutazione per chiunque;

- alla assenza di ogni nuova differenziazione di figure professionali tra i docenti e quindi di ogni possibilità di carriera-

 

Sulle relazioni sindacali

Si approfondiscono i poteri della RSU a scapito dell’autonomia professionale dei docenti soprattutto nella loro espressione collegiale e della funzione dirigenziale, sempre più sospinta verso attività gestionali sindacal-burocratiche, e sempre meno verso la funzione fondamentale di leadership educativa (ADI).

L’imposizione del 30 novembre per la conclusione della contrattazione di istituto farà si che il dirigente scolastico dovrà spostare su questa attività la sua attenzione, diminuendo l’impegno rispetto ai problemi di avvio delle lezioni e della progettazione formativa.  Per quest’anno poi è impossibile rispettarla: non esiste la certezza su quanto contrattare, visto che il CCNL sarà operativo, per bene che vada, da metà dicembre. Si va quindi a contrattare su un budget non certo e ad inviare entro 5 giorni ai revisori un accordo che si basa su dati presunti.

La formazione del personale docente ritorna sotto il controllo del potere sindacale: addio autonomia della professione ! Infatti sono contrattualizzati a livello nazionale obiettivi, modalità e criteri di ripartizione delle risorse destinate alla formazione del personale. E’ istituita una “commissione bilaterale per la formazione” con compiti di programmazione e realizzazione di iniziative di formazione nazionale per il personale del comparto.

Viene, inoltre, confermata l’assurda e incostituzionale disciplina del diritto di assemblea, che continua ad essere riservato - anche al di fuori dell’orario di servizio - soltanto alle sigle sindacali rappresentative (APEF).

 

Sulla parte normativa

Incomprensibile il vanto di una “sburocratizzazione  degli adempimenti” e di un “rilancio della autonomia scolastica”. Sfidiamo chiunque a trovarci un punto del testo che li metta in atto !  Anzi sono aumentate le garanzie per i permessi, aumentando così i problemi da gestire per l’assenteismo (Dipartimento F.I.).

In compenso, proprio per “sburocratizzare”, si introduce un nuovo intero capitolo sulle procedure in caso di mobbing !

Irrigidendo a 40 ore secche le attività collegiali si avvieranno abbondanti contenziosi con i docenti titolari di molte classi.

E’ tanto vero che questo contratto si cura della classe e dell’insegnamento che persino la Cgil scuola sostiene che “nessuna novità di rilievo per la regolazione delle attività di insegnamento, salvo per l'espressa equiparazione del servizio di vigilanza durante la ricreazione all'attività di insegnamento propriamente detta”. Un intervallo vale come una lezione ! Un bel salto di professionalità !

In attesa poi dei Pacs o dei Dico la scuola precorre i tempi con il diritto ai permessi per lutto esteso anche alla perdita del convivente. Ma chi certifica di chi si tratta ?
Nessuna modifica ai profili professionali del personale amministrativo, non più rispondenti alle esigenze di gestione delle scuole autonome. 
Si continua poi ad ignorare l’impegno professionale dei Direttori SGA e la diversificazione delle funzioni e responsabilità del personale amministrativo scaturite dall’autonomia scolastica e dal decentramento amministrativo, lasciando inalterati i profili professionali costruiti per una scuola senza autonomia.

Alla faccia del recente DM  in attesa del riordino degli organi collegiali territoriali e nazionali, la disciplina del personale docente e  ATA è rinviata ad una specifica sequenza contrattuale. Questo certo aiuterà alla accelerazione tanto decantata dei procedimenti disciplinari ?


Sulla parte economica

Il primo dato che balza all’occhio  è l’irrisorio aumento salariale che (come tutte le tabelle documentano) ci lascia ben lontani dalle medie salariali europee. Ma d’altra parte come è possibile rivendicare sostanziosi aumenti di salario se non si è disposti a garantire in cambio fatti nuovi in materia di merito e qualità ?

L’avvio della contrattazione triennale sancisce la fine dell’attuale bienalizzazione degli aumenti retributivi. Ciò significa che gli aumenti che si percepiranno dal 1 gennaio 2008 avranno scadenza al 31-12 2010 e di aumenti se ne riparlerà, se tutto va bene, dall’1 gennaio 2011 (ADI).
Nel 2007 noi rimaniamo i soli in Europa ad avere scatti ogni 6/7 anni (altrove sono annuali, biennali e solo eccezionalmente triennali) e ad avere una percorrenza di carriera di 35 anni, altrove si va da un minimo di 9 a un massimo (in pochi casi) di 30 anni. L'effetto combinato di questi due meccanismi determina la maggiore differenziazione negativa delle nostre retribuzioni rispetto a quelle degli altri stati a partire dai 15 anni di anzianità. Se i sindacati, anziché avere pretese espansionistiche su campi che non sono di loro competenza, si occupassero seriamente della questione retributiva, forse le cose potrebbero andar meglio (ADI).

L’aumento al doppio del compenso per i corsi di recupero non corrisponde ad alcuna copertura finanziaria, che, tra l’altro, dovrebbe anche servire per pagare gli eventuali enti esterni a cui si dovrà ricorrere per i corsi estivi.

I valori unitari annui, rapportati ai nuovi criteri, per il calcolo del FIS (Fondo Istituzione Scolastica), restano vaghi, in assenza dell’apposita sequenza contrattuale. Quindi non sarà possibile calcolare il fondo di ogni singola scuola e nemmeno prevederne l’utilizzazione, anche in ragione dell’aumento delle misure dei compensi orari per le prestazioni aggiuntive. Tutto ciò incide sulla contrattazione integrativa di istituto, che rischia di essere sottoscritta senza certezze di risorse finanziarie per il 2008, ed anche sulla predisposizione ed approvazione del programma annuale per l’esercizio finanziario 2008.

L’obbligo ad erogare i compensi del Fondo di Istituto entro il 31 agosto dovrà fare i conti con i diritti alle ferie, ai recuperi, alle festività, ai prefestivi e altro del personale di segreteria. E naturalmente la responsabilità ricadrà sul dirigente scolastico !

 

 

 
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