Sconcerto per accuse del Ministro Fioroni ai presidi


 

Di.S.A.L.- Dirigenti Scuole Autonome e Libere

 Associazione professionale dirigenti scuole statali e paritarie  - Ente qualificato dal Miur alla formazione

   

 

Milano 20 gennaio 2008

Comunicato stampa

 

Sconcertano ancora le accuse del Ministro Fioroni al lavoro dei dirigenti scolastici

 

L’intervento del Ministro Fioroni al seminario romano dello scorso 17 gennaio della Associazione confindustriale TreElle sulla dirigenza scolastica lascia i presidi sempre più sconcertati. Questa volta il titolare di Viale Trastevere getta giudizi e valutazioni molto discutibili: la generalizzazione su tutta la categoria (se facessimo così parlando dei politici o degli Amministratori ?); lo scaricabarile di pluriennali inadempienze Ministeriali;  la distorsione e semplificazione di informazioni amministrative.

Il ministro parlava delle difficoltà finanziarie e gestionali delle scuole  sostenendo che “le responsabilità dei dirigenti scolastici sono fuori discussione”.   Improvvisamente ha  dimenticato le responsabilità da lui attribuite in passato ai tagli del governo Berlusconi-Tremonti e ora accusa tutti i dirigenti scolastici del grave “buco” finanziario delle scuole per le supplenze.

Quindi i presidi che, privi di risorse economiche adeguate, mai assegnate per tempo dalla Amministrazione scolastica centrale e periferica alle scuole, hanno nominato i supplenti per garantire la didattica, li hanno pagati (perché così si usa con chi lavora !!), hanno pagato i commissari degli esami di stato, senza vedere per anni i fondi che hanno dovuto coprire anticipando dalla cassa di istituto (utilizzando cioè i contributi versati dagli alunni), questi presidi avrebbero creato il “buco” finanziario della scuola statale italiana !  Il Ministro è al corrente del fatto che in alcune regioni sono giunti tra ottobre e dicembre 2007 i saldi del Fondo di Istituto 2003 e quelli degli esami di stato 2005 ?

Secondo Fioroni poi le casse di molte scuole avrebbero grandi giacenze (ecco dov’era il tesoretto !!)  come segno di cattiva amministrazione. Che strano: e i revisori dei conti di queste scuole nominati dal Ministero dov’erano ? E queste giacenze le avrebbero creati i presidi “incapaci” perché ovviamente interessati a tenere le casse delle scuole ben pasciute ! Si ricorderà dopo anni il ministero di provvedere con decreto a sbloccare tutti i fondi vincolati e quindi inutilizzabili per le spese del personale ?

Continuando poi a “sparare nel mucchio” Fioroni ha accusato i dirigenti scolastici di “non assumersi le loro responsabilità” verso i bulli e i docenti incapaci. Secondo Fioroni le norme sono tutte a posto, i presidi hanno tutti i poteri necessari, la macchina funziona: sono “i presidi che devono assumersi la responsabilità. Decidere e fare di più”. “I presidi i poteri ce li hanno”.  Addirittura secondo Fioroni “esiste una legge da 30 anni che permette al preside di allontanare un docente non idoneo”.  Infatti sono i presidi che vogliono tenersi gli alunni bulli e i docenti incapaci !! Si vede che ci sono affezionati !!  A proposito dei presidi che hanno tutti i poteri e le norme necessarie si legga (solo per fare un piccolo esempio)  anche il “nuovo” statuto dello Studente modificato dal Ministro Fioroni, che impone al preside, anche per la sospensione di un solo giorno, una procedura che può concludersi non prima di 20 giorni !

Dopo la famosa circolare del 28 novembre 2007 con le “minacce” sulla valutazione e sul rinnovo del contratto ai presidi, che sarebbero stati inadempienti sulle norme del recupero dei debiti (circolare mai ritirata dopo le proteste di sindacati e associazioni), è ben triste, da parte di chi lavora in una situazione amministrativa allo sfascio, rileggere queste sentenze sommarie, parziali e inesatte, questo scaricamento sui dirigenti scolastici delle disfunzioni del sistema.

Tutti sanno che i presidi, per i ritardi della Amministrazione centrale, hanno dovuto cambiare tutti i supplenti quest’anno da dicembre in poi, ricevendo dalle famiglie in prima persona le accuse sulla rottura della continuità didattica, poiché è praticamente impossibile riuscire a far comprendere ai non addetti ai lavori gli infernali meccanismi amministrativi delle nomine dei supplenti.

Nessun vuole difendere a priori una categoria: ma è inaccettabile questo “sparare nel mucchio”!   DiSAL ha appena sostenuto nel proprio convegno nazionale di Roma del novembre 2007 che il preside può fare la differenza della scuola: ma nessuna persona seria può essere così cieca da sostenere che le disfunzioni e inefficienze dipendano solo dal capo di istituto.

Occorre nel sistema scuola da parte dei responsabili più seri un altro modo di affrontare i problemi:  valorizzare il merito e le capacità, attuare finalmente la vera autonomia, avere il coraggio di stabilire chi decide che cosa e valutare i risultati.   Solo così si potrà ricostruire la fiducia reciproca, condizione fondamentale per quell’alleanza educativa tanto richiamata dal responsabile dell’Istruzione italiana.

I presidi delle scuole statali di DiSAL, come moltissimi loro colleghi, non lavorano certo con serietà e dedizione in forza dei riconoscimenti del Ministro o dei suoi dirigenti. Sicuramente sentire queste affermazioni parziali, generiche, talora false e le generalizzazioni che ne seguono, farà crescere la convinzione di essere sempre più soli nell’affrontare i gravi problemi delle scuole.

 

Per la direzione nazionale

Roberto Pellegatta- presidente


 

Di.S.A.L.   Viale Lunigiana, 24 – 20125  Milano  -   Tel. 02-66987545   Fax 02-67073084   -  Internet:  www.disal.it      Posta: segreteria@disal.it

 

 

 

 
Salva Segnala Stampa Esci Home