Protocollo d’Intesa tra
il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e le Associazioni professionali di dirigenti scolastici - AIMC – ANDIS - CIDI - DiSAL – UCIIM
Visto l’art. 21 della L. 15 marzo 1997, n. 59, che attribuisce alle istituzioni scolastiche l’autonomia funzionale, sulla base della quale realizzare le opportune interazioni con le autonomie locali, i settori economici e produttivi e le associazioni del territorio, al fine di un’integrazione efficace fra realtà territoriali e offerta formativa;
Visto il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, con il quale è stato emanato il regolamento recante norme in materia di autonomia didattica e organizzativa delle istituzioni scolastiche, ai sensi del citato art. 21 della legge 59/97;
Visto il D.P.R. 6 novembre 2000, n. 347, recante norme di organizzazione del Ministero della pubblica istruzione, con il quale sono stati istituiti gli Uffici scolastici regionali di livello dirigenziale generale;
Vista la Legge 10 marzo 2000, n. 62, recante norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione;
Vista la Legge n. 53 del 28 marzo 2003 contenente norme di delega al Governo per la definizione di norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e di formazione professionale;
Vista la Direttiva di settore che definisce le linee di indirizzo per l’aggiornamento, la formazione in servizio e lo sviluppo professionale dei dirigenti scolastici;
Preso atto delle varie iniziative legislative in materia di riforma costituzionale sulla nuova organizzazione delle competenze dello Stato e delle Regioni sull’istruzione e sulla formazione; Visti gli artt. 10 e 14 del CCNL Dirigenti Area V 2000 e l’art. 8 del Contratto Collettivo Integrativo per la Lombardia 2002;
Premesso che
1. L’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia ha, tra i propri compiti istituzionali, la vigilanza sull’attuazione degli ordinamenti scolastici, sui livelli di efficacia dell’attività formativa e sull’osservanza degli standard programmati, l’organizzazione e la promozione della formazione iniziale ed in servizio dei dirigenti scolastici e dei responsabili di direzione delle scuole non statali.
2. Le Associazioni professionali di dirigenti scolastici statali e non statali svolgono attività di sostegno all’esercizio della professione, di promozione della formazione, di produzione di strumenti e documentazione, di studio e ricerca. In particolare operano nell’ambito della progettazione didattica, dell’organizzazione e gestione delle scuole autonome, delle forme di governo e di relazioni all’interno delle stesse, anche ai fini dell’individuazione di nuovi modelli formativi ed organizzativi, configurandosi al loro interno come comunità educative e laboratori di sviluppo professionale.
Premesso altresì che le Parti concordano in ordine ai seguenti aspetti:
a- necessità di potenziare le capacità autonome di progettazione e di gestione delle scuole in ordine alla definizione/articolazione dell’offerta formativa e all’organizzazione dell’insegnamento nell’ambito del processo di rinnovamento del sistema nazionale di istruzione e formazione, anche considerato in relazione con le dinamiche europee;
b- necessità di sostenere l’impegno delle istituzioni scolastiche statali e non statali e dei dirigenti che vi operano a rispondere in modo adeguato alla eterogeneità di bisogni, interessi, motivazioni, aspettative dell’utenza scolastica, del territorio, della società;
c- centralità dei processi e delle funzioni educative e dei primari compiti in ordine all’azione culturale, educativa ed organizzativa dei dirigenti scolastici, nella prospettiva di una società in profonda evoluzione;
d- necessità di dedicare particolare attenzione alla realizzazione di interventi formativi di elevata qualità e coerenti con le trasformazioni in atto, in riferimento al processo avviato di riforma degli ordinamenti scolastici;
e- opportunità di valorizzare una rinnovata professionalità dei dirigenti scolastici statali e non statali all’interno della scuola intesa come comunità educativa organizzata, in qualità di responsabili delle dinamiche di apprendimento e di valutatori degli esiti, operando anche attraverso ricerche e studi di comune intesa;
f- opportunità di supportare l’attività dei dirigenti scolastici nel processo di gestione dell’autonomia;
Si conviene quanto segue
1. Si condivide la necessità di avviare un sistema di relazioni con le associazioni professionali lombarde dei dirigenti scolastici statali e non statali, istituendo un sistema di incontri periodici di informazione, studio e collaborazione in riferimento ai problemi attinenti la professione dirigente, le trasformazioni in atto del sistema scolastico nelle sue rilevanze regionali, nazionali ed europee, con esclusione delle materie di stretta competenza delle organizzazioni sindacali.
2. Per facilitare il sistema delle relazioni, l’Ufficio Scolastico Regionale si impegna a fornire alle Associazioni professionali dei dirigenti scolastici regionali informazioni sulle proprie iniziative e sui progetti riguardanti la professione e la formazione, utilizzando la rete telematica ed uno spazio apposito sulla pagina “Agorà” della Direzione ed individuando come riferimento l’Ufficio Organizzazione, gestione e valutazione dei dirigenti scolastici. A loro volta così faranno le associazioni.
3. l’Ufficio Scolastico Regionale e le Associazione professionali individuano comuni strategie di confronto, di studio, di ricerca e di azione sulle scelte che coinvolgono gli aspetti di gestione e di sviluppo professionali della dirigenza scolastica e in ordine ai contenuti e alle modalità delle attività di formazione iniziale ed in servizio con particolare attenzione alla valorizzazione delle scelte formative individuali come previsto dalla direttiva ministeriale di settore.
4. In particolare e con riferimento a tutto quanto premesso, obiettivi prioritari di collaborazione e di comune progettazione saranno:
a- sostegno alla professione dirigente intesa come fattore di cambiamento e possibile elemento di costruzione di un nuovo orizzonte culturale ed educativo, anche attraverso lo sviluppo di attività di studio e ricerca attorno alle nuove configurazioni professionali attivate dalle riforme in atto;
b- ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di progettazione, organizzazione e gestione delle istituzioni scolastiche, in coerenza con la progressiva attuazione dell’autonomia, della nuova definizione costituzionale dei poteri delle Regioni e della riforma degli ordinamenti;
c- ricerca e sperimentazione di pratiche e procedure specifiche, quali la valutazione professionale o di sistema, i mutamenti professionali derivanti dalle prossime modifiche costituzionali, relative al sistema formativo integrato;
d- sostegno e accompagnamento dei dirigenti scolastici nell’attività di progettazione organizzazione e gestione di strategie educative e per un utilizzo qualificato delle tecnologie.
5. Le modalità attraverso le quali realizzare gli obiettivi indicati si svilupperanno sulla base di un rapporto stabile di collaborazione e consultazione di cui al punto 1, che vedrà, con riunioni periodiche, l’Ufficio Scolastico Regionale e le Associazioni professionali impegnate a collaborare, di comune intesa, agli indirizzi principali per l’esercizio e lo sviluppo della professione dirigenziale nella scuola, ai progetti di formazione, di studio e di ricerca-azione, al fine di garantire una valorizzazione delle associazioni professionali nella loro funzione di servizio alle comunità scolastiche ed un più efficace collegamento tra le attività istituzionali della Direzione e quelle svolte dalle Associazioni professionali.
6. La presente convenzione ha durata biennale e si intende tacitamente rinnovata, salvo disdetta comunicata per iscritto da una delle parti sottoscriventi alle altre.
Letto, approvato e sottoscritto Milano, 5 giugno 2003
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA LOMBARDIA
IL DIRETTORE GENERALE Mario Giacomo Dutto
ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI dei DIRIGENTI SCOLASTICI STATALI E NON STATALI
A.I.M.C. Prof. Graziano Biraghi Prof.ssa Lucia Rossi
A.N.D.I.S. Prof.ssa Renata Rossi
C.I.D.I. Prof. Walter Moro Prof. Francesco Cappelli
Di.S.A.L. Prof. Roberto Pellegatta
U.C.I.I.M. Prof.ssa Maria Ostinelli Prof.ssa Maria Teresa Risi