La scuola italiana del 2003 in cifre. A proposito di media alunni/insegnanti Italia e Europa


Sedi, alunni, classi, dotazioni organiche del personale docente della scuola statale - a.s. 2003/2004 . I dati dell'organico previsionale (cd. "di diritto"), relativi alla consistenza delle scuole, degli alunni e delle classi - utilizzati, poco tempo fa, per le operazioni di definizione dei posti del personale - diventano ora strumento conoscitivo a disposizione di tutti, grazie ad un volume redatto dal Servizio per l'Automazione Informatica e l'Innovazione Tecnologica del Miur e pubblicato dallo stesso in collaborazione con EDS Electronic Data Systems Italia S.p.A. Il lavoro mantiene le stesse informazioni delle analoghe pubblicazione degli anni precedenti ed allo stesso livello di dettaglio. Pertanto, i dati relativi alle scuole, agli alunni iscritti, alle classi ed ai posti sono sempre prospettati per area geografica, regione e provincia e per ordine e grado di istruzione. I punti in cui si eroga il servizio scolastico statale sono 41.704, così ripartiti tra gli ordini e gradi di istruzione: - 13.571 scuole dell'infanzia così organizzate: 7.116 fanno riferimento a circoli didattici e 6.455 ad istituti comprensivi; - 16.183 plessi di scuola primaria, di cui 7.943 facenti capo a circoli didattici e 8.240 ad istituti comprensivi; - 1.575 istituti principali di I grado, a cui si aggiungono 5.448 scuole secondarie di I grado, di cui 699 unità associate agli istituti principali di I grado e 4.749 agli istituti comprensivi; - 2.300 istituti principali di II grado, a cui si aggiungono 2.627 scuole secondarie di II grado, di cui 426 unità facenti capo agli istituti principali di II grado e 2.201 ad istituti d'istruzione superiore. Oltre ai punti di erogazione del servizio, devono essere considerate quelle istituzioni scolastiche che sono entità puramente amministrative, ovvero i circoli didattici (2.667), gli istituti comprensivi (3.341) e gli istituti d'istruzione superiore (905) Queste scuole erogheranno il servizio scolastico a 7.687.672 alunni organizzati in 372.439 classi, distribuendosi tra gli ordini d'istruzione in questo modo: - 963.912 bambini e 41.348 sezioni nella scuola dell'infanzia; - 2.511.372 alunni e 137.151 classi nella scuola primaria; - 1.706.015 alunni e 80.627 classi nella scuola secondaria di I grado; - 2.506.373 e 113.313 nella scuola secondaria di II grado. Le dotazioni organiche utilizzate per la determinazione dell'organico di diritto del personale docente ai fini delle operazioni di mobilità basandosi su tali richieste di iscrizioni sono, complessivamente, 740.300 così ripartite: - 84.056 nella scuola dell'infanzia, - 250.696 nella scuola primaria, - 175.111 nella scuola secondaria di I grado, - 230.437 nella scuola secondaria di II grado. L’incidenza complessiva delle scuole non statali si mantiene sull'11% circa, ed è probabile che neanche il bonus per gli iscritti alle paritarie produrrà un'inversione di tendenza, La maggiore incidenza di scuole non statali sul totale si ha in Lombardia (18,1%) e Veneto (17,8%), seguite da Emilia Romagna e Liguria (15%), Lazio (13%) e Piemonte (12%). La regione più "statalizzata" è invece il Molise (dove non esistono scuole secondarie non statali), con solo il 4,3% di scuole private.
Secondo una elaborazione dati di Tuttoscuola sulla base della pubblicazione del Miur i docenti, di ruolo o supplenti annui, in servizio nelle scuole statali nel 2001-02 sono stati più di 830 mila; l'anno scorso sono scesi di poche migliaia (827.231): quest'anno potrebbero diminuire ulteriormente attestandosi sotto le 820 mila unità. Il rapporto alunni/insegnanti si prospetta ancora una volta al di sotto di 10: con tutta probabilità il rapporto sarà quest'anno di 9,37 alunni per ogni insegnante. L'anno scorso era stato di 9,21 e l'anno procedente (primo dell'era Moratti) di 9,16. Il rapporto medio alunni/insegnanti in Europa si colloca intorno a 13 studenti per ogni docente. In Italia, con l'attuale popolazione scolastica, per arrivare a questo parametro si dovrebbe ridurre l'organico di circa 230 mila unità, vale a dire di quasi il 30%. Nella scuola paritaria la situazione è lievemente superiore: 10,43 come media nazionale complessiva, con gli istituti superiori che registrano un rapporto di 4,39 studenti per professore, mentre all'opposto nelle scuole dell'infanzia - dove spesso vi è un'insegnante unica per sezione - il rapporto supera il 15. In realtà il rapporto alunni docenti non può essere valutato in chiave ragionieristica. Occorre verificare le condizioni di contesto del funzionamento della scuola per rendere i dati confrontabili. La media di studenti per classi dipende da molti fattori: la media europea andrebbe corretta e ponderata con i parametri forniti dal monte ore di impegno dei docenti e degli alunni, dal livello di inserimento degli alunni portatori di handicap, dalla quantità e dalla qualità dei laboratori presenti nella scuola, dalla dimensione e dall'ubicazione della scuola, dalla conformazione del territorio, dalla dimensione dei comuni (oltre i due terzi dei comuni italiani hanno una popolazione inferiore ai mille abitanti). (fonte: Miur e Tuttoscuola)
 
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