Salario in base al merito per i dirigenti scolastici negli USA
La retribuzione dei dirigenti scolastici / Il 17% dei distretti scolastici americani modula gli stipendi dei dirigenti scolastici in funzione dei risultati delle loro scuole
L’equivalente americana dell’ANP in Italia, (l’Associazione Nazionale Americana dei Presidi dell’insegnamento secondario" , NASSP) rifiuta per principio lo stipendio in base al merito ma constata che il problema finora è stato poco trattato mentre invece si parla molto di più di stipendio in base al merito per gli insegnanti.
Un’indagine svolta nel 2005 dal Wisconsin Center for Education Research ha appurato che il 17% di circa 200 distretti scolastici americani che hanno partecipato alla ricerca computava gli stipendi dei dirigenti scolastici in base al merito e che il 16% contemplava la possibilità di farlo in futuro. Questa tendenza sembra pertanto inarrestabile anche perché è promossa ed incoraggiata dal governo federale americano del presidente Bush. Il congresso americano ha infatti stanziato nell’anno fiscale 2006 un importo di 99 milioni di $ [1] a favore del Teacher Incentive Fund, un programma che si prefigge di sostenere le iniziative promosse per sviluppare e realizzare sistemi di rimunerazione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici in base al merito nelle scuole molto sfavorite. Orbene, questo programma promuove soprattutto ricerche ed esperienze di modelli di rimunerazione basati sui risultati conseguiti dagli studenti nei test (prove strutturate d’esame).
L’uso dei punteggi conseguiti dagli studenti nei test per stabilire il livello di retribuzione dei dirigenti è contestato dalla NASSP perché le qualità di un buon "leader" scolastico non si limitano al conseguimento di una buona media nei punteggi conseguiti dagli studenti della scuola nei test. Questa non è che una faccia del lavoro di un dirigente scolastico anche se in parte quest’aspetto è il riflesso di un insieme coerente di comportamenti che concorrono a configurare la personalità del preside ed a profilarne le competenze. Le variabili che secondo
· la proporzione di studenti che consegue il diploma finale rispetto al numero di studenti che si sono inscritti nella scuola agli inizi della formazione ;
· la proporzione di studenti promossi senza insufficienze da un anno all’altro ;
· la proporzione di studenti che scelgono opzioni esigenti e per riflesso la capacità della scuola proporre tali opzioni (per esempio matematica avanzata oppure letteratura latina) ;
· il clima regnante all’interno dell’istituto ;
· l’unità del corpo insegnante ;
· la stabilità del corpo insegnante ;
· la collaborazione con i genitori, la loro adesione ai progetti della scuola e la loro collaborazione alla vita scolastica.
Il dirigente è un catalizzatore di energie e di forze. Orbene, questa competenza per
Se si prosegue sulla via di un calcolo dello stipendio dei dirigenti in base ai risultati degli studenti della scuola nelle prove strutturate occorre prestare attenzione alle moltissime armi di cui dispongono i dirigenti per falsare i risultati e fare bella figura anche senza dirigere una scuola con i crismi dell’educatore per eccellenza.
L’intenzione di sviluppare sistemi d’incentivazione dei dirigenti della scuola di per sé non è malvagia come non lo è neppure quella di applicare un’analoga strategia ai dirigenti dei servizi statali. Ma le buone intenzioni non bastano. Occorre anche sapere sviluppare modelli di valutazione virtuosi ed è qui che il dente duole. Come dice il proverbio, la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni. (fonte: sito Norberto Bottani)