Riordino cicli alle superiori rimandato al 2010: approvazione di DiSAL


Diamo notizia della saggia (quanto necessaria) decisione di avviare il riordino dei Cicli solo per il primo, rimandando al 2010 quello del secondo Ciclo: come DiSAL aveva chiesto nel proprio comunicato dello scorso 6 dicembre (v. nelle pagine Attività e Comunicati).

In questo modo ci auguriamo che si riapra quello spazio di dialogo e confronto con la scuola reale, purtroppo fin'ora mancato.

 

Slitta di un anno la riforma del 2° ciclo

La Tecnica della Scuola  -  11 dicembre 2008  - di R.P.

Da fonti attendibili si è appreso che la riforma per le scuole superiori slitterà di un anno. A quanto pare hanno vinto le regioni che avevano chiesto al Ministro Gelmini di soprassedere riguardo al piano programmatico e alla attuazione dei nuovi quadri orari.

Alla fine il braccio di ferro fra Stato e Regioni si è concluso con la vittoria di queste ultime: la riforma del secondo ciclo sarà rinviata di un anno, i regolamenti si faranno ma con molta cautela, dopo aver consultato accuratamente tutte le parti in causa.

La notizia è trapelata nelle prime ore della giornata: pare che la decisione sia stata assunta proprio in prossimità del previsto incontro fra Ministro e sindacati, a seguito di una riunione politica ai massimi livelli.

Non è molto contento dell’esito della vicenda il ministro Tremonti che a questo punto incomincia ad avere seri problemi nel far quadrare i conti.

Il risparmio previsto per il 2009 (poco più di 450 milioni) dovrà derivare tutto  dal riordino del I ciclo e quindi dalla introduzione del “maestro unico” e dalla riduzione oraria della secondaria di primo grado.

Qualche risparmio arriverà anche dalle operazioni di dimensionamento, ma si tratterà di pochi spiccioli al confronto delle cifre previste dalla legge 133.

La situazione, insomma, è paradossale:  il movimento di protesta contro il “maestro unico” che per due mesi ha sconvolto le scuole e le piazze di molte città italiane (persino gli studenti universitari hanno bloccato le attività per sostenere il tempo pieno e per chiedere il blocco dei tagli di cattedre) ha conseguito il risultato di fermare la riforma del secondo ciclo ma non quella del primo !

La prossima settima, infatti, il Governo dovrebbe emanare lo schema definitivo di almeno due regolamenti, quello per il primo ciclo e quello per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche.

Dopo di che ci vorranno almeno tre mesi perché si arrivi al testo finale che dovrà essere recepito da un decreto del Presidente della repubblica.

I regolamenti sul secondo ciclo saranno rinviati forse al nuovo anno: d’altronde a termini di legge basta che venga approvati entro il prossimo giugno.

Il rinvio delle iscrizioni di un mese appare dunque superfluo, ma per capire meglio la questione è bene attendere almeno il testo del regolamento del I ciclo.

Intanto le scuole che hanno articolato l’anno scolastico in trimestri sono in difficoltà perché non sanno come debbano essere applicate le nuove norme contenute nella legge 169.

Su questa materia è atteso un decreto ministeriale di cui però non c’è ancora nessuna notizia, né ufficiale né ufficiosa.

 

Avvenire – 11 dicembre 2008

Scuola, riforma superiori slitta al settembre 2010

La riforma delle scuole superiori partirà dall'anno scolastico 2010/2011. È quanto rende noto il ministero della Pubblica Istruzione, spiegando che è stata presentata oggi ai sindacati la riforma del sistema dell'istruzione e degli ordinamenti scolastici. Provvedimento che sarà portato in Consiglio dei Ministri il 18 dicembre e che prevede anche l'avvio dal settembre 2009 della riforma del primo ciclo.
 «Parte da oggi - spiega Viale Trastevere - una vera e  propria rivoluzione e riorganizzazione della scuola in Italia.  La riforma ha come obiettivo quello di modernizzare l'offerta formativa in Italia ed è il risultato del lavoro di questo governo e dei precedenti ministri Moratti e Fioroni».
In concreto, dal primo settembre 2010  partirà la riforma del secondo ciclo, inizialmente prevista per il primo settembre 2009, «per dare modo alle scuole e alle famiglie di essere correttamente informate sui rilevanti cambiamenti e sulle innovazioni degli indirizzi. In particolare sul secondo ciclo si aprirà un confronto con tutti i soggetti della scuola sull'applicazione metodologico-didattica dei nuovi regolamenti.
I punti principali della riforma sono lo snellimento e la semplificazione degli indirizzi scolastici, più legame tra le richieste del mondo del lavoro e la scuola, il riordino degli istituti tecnici e più opportunità per le famiglie. In particolare saranno messe a regime le migliori esperienze delle sperimentazioni, l'aumento dello studio della lingua inglese, l'aumento delle ore scientifiche e di matematica».
Resta confermato per l'anno scolastico 2009/2010, invece, l'avvio dei cambiamenti per la primaria con il maestro prevalente. Il provvedimento di riforma del sistema dell'istruzione e degli ordinamenti scolastici, spiega il ministero, «sarà portato in Consiglio dei Ministri il 18 dicembre».

 

 
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