Indice

INTRODUZIONE

Editoriale di Roberto Pellegatta

PARTE I - IL QUADRO DEL PROBLEMA

L’alleanza educativa in Papa Francesco. Etica, sviluppo ed economia di Mons. Vincenzo Zani

Andreas Schleicher calls for international collaboration & entrepreneurial teachers amidst COVID19. From a discussion between Andreas Schleicher & Saku Tuominen

Ricostruzione: organizzare la società per obbiettivi di bene comune. Intervista di Camillo Fornasieri a Stefano Zamagni

Dall’emergenza il cambiamento del “fare scuola” di Stefano Versari

Una comunità educante per una scuola più inclusiva di Stefano Gheno

La Scuola Digitale: cosa trattenere e cosa dimenticare di Antonino Petrolino

PARTE II - TESSERE DEL MOSAICO

Condividere la didattica a distanza: cambia il ruolo dei genitori, delle associazioni e delle reti di Giancarlo Frare

Gli stili del dirigere in una fase di rinnovamento delle scuole di Maria Paola Iaquinta

Ripensare il curricolo nella scuola del primo ciclo alla luce delle nuove modalità di insegnamento/apprendimento di Simona Favari

PARTE III - ESPERIENZE A CONFRONTO

Una didattica rinnovata: dall’emergenza alla trasformazione digitale di Alessio Abrami

Il dirigente ‘agile’. Organizzare l’amministrazione a distanza, le attività e il lavoro agile a scuola di Matelda Lupori

Dirigere e condividere il "patto educativo" tra le componenti scolastiche. Dialogare nella scuola della pandemia: genitori – studenti - docenti - dirigenti di Filomena Zamboli

Dalla didattica alla valutazione nel II ciclo nel contesto della didattica integrata digitale di Giuliano Bocchia

Ambienti e persone: riflessioni sull’esperienza dell’organizzazione ‘in sicurezza’ della vita a scuola nei due cicli. Che cosa rimane di quanto vissuto di Elena Cappai - Silvia Petricci

PARTE IV - NORMATIVA

I decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri in tempo di emergenza: ricadute sul Ptof e sul regolamento d’istituto di Mario Falanga

PARTE V - APPENDICE

Territorio e competenze personali: per una riscoperta del rapporto tra scuola e lavoro di Emmanuele Massagli

Esperienze a confronto. Le scuole ripartono. Esperienze educative ed autonomia di Luca De Simoni, Pier Eugenio Lucchetta

Editoriale

1. Prima di presentare i contenuti di questo numero, mi interessa ripercorrere, molto brevemente, le ragioni di questa rivista, le sue dimensioni culturali e la sua storia.

A fine giugno 2008 è venuta a maturazione l’idea di una rivista, come proposta culturale e professionale di DiSAL ai Dirigenti Scolastici. In Italia non esisteva allora una risorsa di questo genere, cioè una pubblicazione per Dirigenti Scolastici interamente gestita da Dirigenti Scolastici in attività.

Per un anno abbiamo lavorato in sinergia con la rivista “Dirigenti Scuola” del caro Prof. Cesare Scurati; nel 2010, con la chiusura di quest’ultima, la nostra pubblicazione è diventata autonoma. Da quel momento è iniziata la ricerca di un editore adeguato: siamo partiti con “La scuola” di Brescia; presto siamo passati all’editore “Armando” di Roma, per giungere infine a “Tecnodid” di Napoli che, fino ad oggi, ci ha garantito un sostegno di ottimo livello.

Negli ultimi tre anni è subentrato il prezioso contributo di altre realtà associative, quali l’AIMC, il cui presidente è diventato parte della redazione. Da quest’anno si è avviata la collaborazione con ADI.

L’istanza che ci ha mosso era quella di entrare nel mondo della scuola italiana a partire dalla visione complessiva de “Il Rischio Educativo” di don Luigi Giussani, convinti che fosse adeguato riferimento per ripensare e offrire proposte originali sulle problematiche inerenti la direzione della scuola e la sua positiva incidenza sul contesto sociale.

Siamo sempre stati guidati dall’interesse per l’efficacia educativa e culturale di una scuola autonoma, radicata nella comunità locale, nella certezza che una scuola di qualità non la si realizza individualmente.

Purtroppo oggi sono costretto ad abbandonare la guida della rivista, compito che mi sono assunto, fin dalle origini, con dedizione ed entusiasmo; sono profondamente grato a chi si è impegnato con me in questi anni e proseguirà in questo cammino.

2. Le riflessioni introdotte in questo quaderno sono accomunate dall’intento di collocare la direzione della scuola in un contesto di ampie prospettive. Perché un’attenzione ad aspetti non specificamente didattici ed educativi?

Progettare e dirigere un’alleanza educativa, come ci richiama Papa Francesco, significa occuparsi della scuola con ampiezza di vedute etiche, di sviluppo e di economia.

È questo il senso dello spazio dedicato ai testi di Andreas Schleicher che, con i suoi interventi, ci invita a riflettere sul futuro della scuola: come costruire un sistema scuola per il XXI secolo? In questa medesima prospettiva si pongono anche altri interventi.

Significativa attenzione è poi dedicata alla didattica digitale ed alle problematiche culturali ed organizzative da questa sollevate; in particolare si tenta una riflessione critica: che cosa trattenere e che cosa dimenticare della grande varietà di iniziative innovative messe in atto in questi ultimi anni?

Abbiamo inoltre dato spazio ai problemi di governo di una scuola che deve rinnovarsi: quale deve essere l’asse portante? Più direzione centrale o più autonomia? E che tipo di autonomia?

Viene infine messo a fuoco un problema cruciale che un’effettiva innovazione scolastica non può non porsi: la distanza che ancora permane fra scuola e do- manda di lavoro, con particolare attenzione alla formazione professionale ed all’apprendistato.

Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo numero della rivista, con le loro riflessioni e le loro esperienze, che speriamo utili alle nostre scuole.

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INTRODUZIONE

Editoriale di Roberto Pellegatta

PARTE I - IL QUADRO DEL PROBLEMA

L’alleanza educativa in Papa Francesco. Etica, sviluppo ed economia di Mons. Vincenzo Zani

Andreas Schleicher calls for international collaboration & entrepreneurial teachers amidst COVID19. From a discussion between Andreas Schleicher & Saku Tuominen

Ricostruzione: organizzare la società per obbiettivi di bene comune. Intervista di Camillo Fornasieri a Stefano Zamagni

Dall’emergenza il cambiamento del “fare scuola” di Stefano Versari

Una comunità educante per una scuola più inclusiva di Stefano Gheno

La Scuola Digitale: cosa trattenere e cosa dimenticare di Antonino Petrolino

PARTE II - TESSERE DEL MOSAICO

Condividere la didattica a distanza: cambia il ruolo dei genitori, delle associazioni e delle reti di Giancarlo Frare

Gli stili del dirigere in una fase di rinnovamento delle scuole di Maria Paola Iaquinta

Ripensare il curricolo nella scuola del primo ciclo alla luce delle nuove modalità di insegnamento/apprendimento di Simona Favari

PARTE III - ESPERIENZE A CONFRONTO

Una didattica rinnovata: dall’emergenza alla trasformazione digitale di Alessio Abrami

Il dirigente ‘agile’. Organizzare l’amministrazione a distanza, le attività e il lavoro agile a scuola di Matelda Lupori

Dirigere e condividere il "patto educativo" tra le componenti scolastiche. Dialogare nella scuola della pandemia: genitori – studenti - docenti - dirigenti di Filomena Zamboli

Dalla didattica alla valutazione nel II ciclo nel contesto della didattica integrata digitale di Giuliano Bocchia

Ambienti e persone: riflessioni sull’esperienza dell’organizzazione ‘in sicurezza’ della vita a scuola nei due cicli. Che cosa rimane di quanto vissuto di Elena Cappai - Silvia Petricci

PARTE IV - NORMATIVA

I decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri in tempo di emergenza: ricadute sul Ptof e sul regolamento d’istituto di Mario Falanga

PARTE V - APPENDICE

Territorio e competenze personali: per una riscoperta del rapporto tra scuola e lavoro di Emmanuele Massagli

Esperienze a confronto. Le scuole ripartono. Esperienze educative ed autonomia di Luca De Simoni, Pier Eugenio Lucchetta

Editoriale

1. Prima di presentare i contenuti di questo numero, mi interessa ripercorrere, molto brevemente, le ragioni di questa rivista, le sue dimensioni culturali e la sua storia.

A fine giugno 2008 è venuta a maturazione l’idea di una rivista, come proposta culturale e professionale di DiSAL ai Dirigenti Scolastici. In Italia non esisteva allora una risorsa di questo genere, cioè una pubblicazione per Dirigenti Scolastici interamente gestita da Dirigenti Scolastici in attività.

Per un anno abbiamo lavorato in sinergia con la rivista “Dirigenti Scuola” del caro Prof. Cesare Scurati; nel 2010, con la chiusura di quest’ultima, la nostra pubblicazione è diventata autonoma. Da quel momento è iniziata la ricerca di un editore adeguato: siamo partiti con “La scuola” di Brescia; presto siamo passati all’editore “Armando” di Roma, per giungere infine a “Tecnodid” di Napoli che, fino ad oggi, ci ha garantito un sostegno di ottimo livello.

Negli ultimi tre anni è subentrato il prezioso contributo di altre realtà associative, quali l’AIMC, il cui presidente è diventato parte della redazione. Da quest’anno si è avviata la collaborazione con ADI.

L’istanza che ci ha mosso era quella di entrare nel mondo della scuola italiana a partire dalla visione complessiva de “Il Rischio Educativo” di don Luigi Giussani, convinti che fosse adeguato riferimento per ripensare e offrire proposte originali sulle problematiche inerenti la direzione della scuola e la sua positiva incidenza sul contesto sociale.

Siamo sempre stati guidati dall’interesse per l’efficacia educativa e culturale di una scuola autonoma, radicata nella comunità locale, nella certezza che una scuola di qualità non la si realizza individualmente.

Purtroppo oggi sono costretto ad abbandonare la guida della rivista, compito che mi sono assunto, fin dalle origini, con dedizione ed entusiasmo; sono profondamente grato a chi si è impegnato con me in questi anni e proseguirà in questo cammino.

2. Le riflessioni introdotte in questo quaderno sono accomunate dall’intento di collocare la direzione della scuola in un contesto di ampie prospettive. Perché un’attenzione ad aspetti non specificamente didattici ed educativi?

Progettare e dirigere un’alleanza educativa, come ci richiama Papa Francesco, significa occuparsi della scuola con ampiezza di vedute etiche, di sviluppo e di economia.

È questo il senso dello spazio dedicato ai testi di Andreas Schleicher che, con i suoi interventi, ci invita a riflettere sul futuro della scuola: come costruire un sistema scuola per il XXI secolo? In questa medesima prospettiva si pongono anche altri interventi.

Significativa attenzione è poi dedicata alla didattica digitale ed alle problematiche culturali ed organizzative da questa sollevate; in particolare si tenta una riflessione critica: che cosa trattenere e che cosa dimenticare della grande varietà di iniziative innovative messe in atto in questi ultimi anni?

Abbiamo inoltre dato spazio ai problemi di governo di una scuola che deve rinnovarsi: quale deve essere l’asse portante? Più direzione centrale o più autonomia? E che tipo di autonomia?

Viene infine messo a fuoco un problema cruciale che un’effettiva innovazione scolastica non può non porsi: la distanza che ancora permane fra scuola e do- manda di lavoro, con particolare attenzione alla formazione professionale ed all’apprendistato.

Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo numero della rivista, con le loro riflessioni e le loro esperienze, che speriamo utili alle nostre scuole.