Pubblicato il 5 Settembre 2025.

Fonte: Orizzontescuola.it

Articolo di Andrea Carlino

Il Consiglio dei ministri ha approvato, dopo una riunione durata oltre 2 ore, il decreto-legge che introduce misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione, garantendo al contempo il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026.

Con il nuovo decreto approvato dal Governo, l’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione torna ufficialmente a chiamarsi “esame di maturità”.

La modifica, inserita all’articolo 1 del provvedimento, la cui bozza è stata visionata da Orizzonte Scuola, non è solo terminologica ma ridefinisce le finalità della prova: il momento conclusivo della scuola secondaria di secondo grado è descritto come la verifica delle conoscenze, abilità e competenze acquisite in ciascun indirizzo di studio, con particolare attenzione alla maturazione personale, all’autonomia e alla responsabilità degli studenti.

L’esame assume anche una funzione orientativa, utile a sostenere scelte consapevoli in merito al proseguimento degli studi universitari oppure all’ingresso nel mondo del lavoro. Rilevanza viene attribuita al contributo delle attività di formazione scuola-lavoro, allo sviluppo delle competenze digitali e all’insegnamento dell’educazione civica, che entrano a pieno titolo nella valutazione finale.

Nuova composizione delle commissioni e svolgimento delle prove

Il decreto ridisegna la struttura delle commissioni d’esame, che saranno costituite da un presidente esterno, due commissari esterni e quattro interni (due per ciascuna delle due classi abbinate). Viene introdotto il principio secondo cui l’esame risulta validamente sostenuto solo se lo studente affronta tutte le prove previste: la prima, la seconda e, per alcuni indirizzi, una eventuale terza prova scritta. Restano confermati il colloquio orale e il riferimento al curriculum dello studente, mentre ogni anno un decreto del Ministro stabilirà le discipline della seconda prova e le quattro materie su cui verterà il colloquio.

La commissione è chiamata a valutare in modo integrato le conoscenze e la capacità critica del candidato, considerando anche l’impegno dimostrato nel percorso scolastico e nelle attività meritevoli svolte al di fuori delle aule. È previsto, inoltre, un bonus fino a tre punti aggiuntivi per chi ottiene almeno 97 centesimi.

Particolare attenzione viene riservata ai risultati Invalsi: il decreto modifica il curriculum dello studente, specificando che i livelli di apprendimento conseguiti nelle prove nazionali saranno indicati in forma descrittiva in una sezione specifica, solo al termine dell’esame di maturità. L’obiettivo è chiarire la funzione principalmente orientativa di queste prove.

Integrazioni, orientamento e formazione docenti

Il provvedimento interviene anche sugli esami integrativi, regolando con maggiore precisione tempi e modalità per il passaggio degli studenti da un indirizzo all’altro, sia nel biennio sia dal terzo anno in poi. Viene introdotta la restituzione dei livelli di apprendimento nelle prove nazionali e, durante gli scrutini di recupero, gli studenti presenteranno un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale. Dal 2025/2026 i “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” torneranno a chiamarsi “formazione scuola-lavoro”, recuperando la denominazione precedente.

Per quanto riguarda le commissioni, dal 2026 sarà garantito un incremento permanente di 10 milioni di euro per la formazione specifica dei docenti commissari, mentre dalla sessione 2026/2027 la partecipazione a tale formazione costituirà titolo preferenziale per la nomina. Come annunciato dal Ministro, “le commissioni diminuiscono da sette a cinque membri: questo comporta dei risparmi, che saranno utilizzati per la formazione dei futuri commissari. È una misura significativa: chi andrà a fare il commissario per l’esame di maturità avrà una formazione specifica, proprio per la delicatezza di affrontare un momento così importante per i giovani e per saper tenere conto anche delle sfumature psicologiche”.

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