Pubblicato il 17 Settembre 2025.

Articolo di Ufficio Stampa DiSAL

Comunicato stampa 

Settembre. Lo sappiamo, è il vero inizio d’anno per tutti. Termina il periodo delle vacanze estive e tutte le attività riprendono, e tra queste c’è il ritorno a scuola degli studenti e di tutta la comunità scolastica.

Per i dirigenti scolastici, per i collaboratori e per il personale di segreteria in realtà la preparazione per questo avvio è partita molti mesi prima ed è proseguita senza sosta per tutto il periodo estivo coniugando tempi, procedure, scadenze ed aspettative. Una governance di scuola di non facile gestione, ancora gravata da richieste dell’amministrazione centrale che dettano tempi e modi che non sempre tengono conto delle caratteristiche dei contesti scolastici reali (le procedure del PNRR, in questi giorni, ne sono ancora purtroppo la dimostrazione più palese). Le folli e inefficaci grida manzoniane sembrano ripresentarsi nella percezione di una scollatura tra chi ha la gestione del sistema (governo e ministero) e le singole istituzioni scolastiche autonome che quelle norme devono intelligentemente interpretare ed applicare.

Che cosa serve per sbloccare questa ‘situazione’?

Mettere ordine e dare chiare linee attuative – come ad esempio è stato fatto con il recente DL 127/2025 con la semplificazione dell’esame di stato, del passaggio tra ordini di scuole e la valorizzazione del ruolo dell’Invalsi – è il compito dei decisori politici ed istituzionali, anche se in questa norma restano tuttavia alcune criticità: ad esempio, come si svolgerà concretamente il colloquio orale del nuovo esame? Con che finalità saranno formati i docenti commissari d’esame? Per essere burocrati di un esame o per svolgere il delicato compito di professionisti dell’educazione che possono valutare, cioè restituire valore ai percorsi di chi studia nei momenti cruciali dell’esame di maturità o nel passaggio tra diversi indirizzo di studio? Ci auguriamo su questo tema (e su tutti i temi cruciali per la scuola) che si rafforzi da parte di ministero e suoi organi periferici la buona pratica di ascolto delle scuole e delle associazioni professionali. Disal è sempre disponibile a occasioni di dialogo e confronto.

Per chi opera quotidianamente nelle scuole c’è, invece, una prospettiva da cui ripartire per realizzare scelte autonome, consapevoli e costruttive. L’ha indicata Italo Fiorin intervenendo al recente Festival dell’Innovazione Scolastica di Valdobbiadene: «Prendere sul serio il cuore è un dovere sociale». Per rispondere, cioè, alle domande e alle esigenze spesso drammaticamente emergenti dei nostri alunni c’è una condizione: prendere sul serio la propria umanità di adulti. Essere seri con se stessi ha, infatti, una ricaduta sociale, perché rende intelligenti e aperti.  

Semplificare le procedure, gli esami finali e le progettualità serve, allora, per consentire di  avere più tempo per accorgersi di quello che già accade nelle nostre scuole: domande, scoperte, valori, incontri, esperienze di socialità. E di dedicarvisi nella ricerca del senso del vivere. Assecondare il proprio cuore desideroso e accogliere la realtà come alleata: i due poli amici della crescita di ogni persona, adulto o ragazzo che sia, e di una autonomia scolastica. È l’intuizione che anima oggi il tentativo culturale e di aiuto professionale di DiSAL, ben identificata in uno scritto del 2009 da Roberto Pellegatta, tra i fondatori dell’Associazione e suo primo presidente: «Lungi dal fermarci alle angustie e delusioni per la grave crisi della scuola […] l’autonomia appartiene innanzitutto al gesto libero della persona, alla sua capacità di iniziativa, di assunzione di responsabilità, iniziando dalle scuole nel riconquistare centralità e fiducia di tutto il tessuto sociale, utilizzando al meglio la possibilità di dimostrare di essere risorse del territorio, possibilità di speranza per ragazzi e di cammino comune con le famiglie e il mondo del lavoro».

Buon anno scolastico a tutti, allora, pieno di scoperte che provochino il cuore di ciascuno e ricco di opere che sgorghino da cuori risvegliati, per costruire luoghi educativi densi di senso, di pace e di speranza. Ne abbiamo bisogno!

Milano, 16 settembre 2025         

Scarica qui il pdf del comunicato stampa.

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