Fonte: Orizzonte scuola
Articolo di redazione
Presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito si è conclusa la trattativa sindacale con la sottoscrizione dell’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo per la ripartizione del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa destinato all’anno scolastico 2025/2026.
Le risorse complessive ammontano a 847.360.000 euro (lordo Stato), cifra invariata rispetto all’esercizio precedente, e trovano la loro certificazione nel decreto n. 705/2025 del Direttore Generale per l’edilizia scolastica.
La firma è avvenuta il 29 settembre, alla presenza della delegazione di parte pubblica, guidata da Gianna Barbieri, e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria, tra cui FLC CGIL, CISL FSUR, SNALS-Confsal e ANIEF. Non ha firmato, invece, la Federazione Gilda-Unams.
Estensione dell’indennità di disagio al personale ATA delle piccole isole
Tra le principali novità introdotte dalla contrattazione figura l’estensione dell’indennità di disagio destinata a chi presta servizio nelle piccole isole anche al personale ATA, categoria che era rimasta esclusa dalla normativa originaria. La dotazione prevista per questa misura è di 750.000 euro, distribuiti tra le istituzioni scolastiche con plessi situati nei comuni classificati come isolani dall’ISTAT, in proporzione al numero di studenti frequentanti.
La contrattazione integrativa di istituto definisce la misura del compenso individuale da attribuire al personale ATA, sia a tempo determinato che indeterminato, in servizio presso le sedi disagiate. Parallelamente, viene confermata l’indennità di disagio per i docenti (di ruolo e supplenti) impiegati nelle piccole isole, con uno stanziamento complessivo di 3 milioni di euro.
Raddoppio delle scuole beneficiarie per la continuità didattica
L’accordo prevede inoltre il raddoppio delle istituzioni scolastiche operanti in contesti disagiati che beneficeranno dei compensi destinati ai docenti impegnati a garantire la continuità didattica.
Sono stati stanziati 20 milioni di euro per le scuole caratterizzate da un indicatore complesso maggiore o uguale al 44%, che tiene conto di variabili quali lo status socio-economico-culturale, la dispersione scolastica, la presenza di alunni stranieri e l’incidenza del turn over registrata nell’ultimo triennio.
La risorsa finanziaria viene attribuita in proporzione alla numerosità del personale docente, sia a tempo determinato che indeterminato, che ha assicurato la continuità didattica nell’ultimo triennio. Ulteriori 6 milioni di euro sono destinati alle istituzioni del progetto Agenda SUD (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna), suddivisi per metà sulla base dei docenti a tempo indeterminato rimasti nella stessa scuola e per l’altra metà in proporzione al numero di studenti.
Conferme e disposizioni per assistenti tecnici e collaboratori scolastici
L’ipotesi di CCNI conferma le misure già introdotte nell’anno scolastico precedente, tra cui l’incremento del fondo d’istituto a beneficio del pagamento delle ore di formazione dei docenti eccedenti le 40 ore più 40 ore, con uno stanziamento di 30 milioni di euro.
Viene mantenuto il riconoscimento di un compenso massimo di 800 euro per gli assistenti tecnici delle scuole del primo ciclo impegnati su numerose scuole, con importi differenziati in base al numero di plessi (da 350 euro per un massimo di 5 plessi fino a 800 euro per 10 o più plessi).
Per i collaboratori scolastici con incarico per l’assistenza agli alunni, in particolare dell’infanzia e con disabilità, è previsto un compenso parametrato alla posizione economica di 700 euro lordo dipendente.
Si conferma inoltre l’incremento dell’indennità parte variabile dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), con uno stanziamento di 6.727.166,39 euro. La trattativa per la definizione dei criteri di distribuzione delle economie relative agli anni precedenti, pari a circa 31 milioni di euro, proseguirà nella giornata del 2 ottobre.