Fonte: Tuttoscuola del 3.1.2025
Contenuti correlati
- Istruzione tecnica e professionale, il modello 4+2 è legge. Il nodo dell’addestramento
- Istruzione tecnica e professionale, la riforma è legge. Al via il modello 4+2
Pubblicato il decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’attivazione dei percorsi sperimentali della filiera formativa tecnologico-professionale. L’avvio è previsto per l’anno scolastico 2025/26 e il decreto mira a creare una rete solida tra istituti tecnici e professionali, percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP), istituti tecnologici superiori (ITS Academy) e percorsi di istruzione tecnica superiore (IFTS). Una sinergia che sarà arricchita dal contributo di Università, istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale, imprese, e altri attori del mondo produttivo. L’obiettivo è duplice: fornire agli studenti un percorso formativo flessibile e multidisciplinare, che consenta un facile passaggio tra diversi indirizzi di studio, e favorire la continuità verso percorsi terziari e di specializzazione tecnologica.
Le Regioni avranno un ruolo chiave nell’attuazione della sperimentazione, gestendo la programmazione dell’offerta formativa secondo le necessità dei rispettivi territori. Saranno chiamate a:
- Analizzare il fabbisogno di competenze locali in collaborazione con le imprese.
- Favorire l’orientamento scolastico per una maggiore conoscenza delle opportunità offerte dalla filiera tecnologico-professionale.
- Integrare le istituzioni formative regionali accreditate nel sistema.
Innovazione e flessibilità al centro della sperimentazione
I percorsi quadriennali previsti dal decreto saranno basati su un modello educativo flessibile, con un focus su:
- Didattica laboratoriale e metodologie innovative.
- Potenziamento delle discipline STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica).
- Introduzione di moduli CLIL per l’apprendimento integrato in lingua straniera.
- Rafforzamento dell’alternanza scuola-lavoro (PCTO) e contratti di apprendistato.
La selezione dei progetti: qualità e impatto innovativo
Le istituzioni scolastiche interessate potranno candidarsi attraverso una proposta progettuale che sarà valutata da una Commissione tecnica. I criteri di selezione includono la coerenza con le finalità del decreto, l’impatto innovativo dell’offerta formativa, e l’efficacia del partenariato territoriale.
Il progetto rappresenta un cambio di paradigma: non più un sistema educativo separato dal mondo del lavoro, ma una rete dinamica che coinvolge scuole, aziende e istituzioni. Gli studenti avranno accesso a un percorso formativo in grado di coniugare teoria e pratica, garantendo competenze immediatamente spendibili nel mercato del lavoro e favorendo l’innovazione nel tessuto produttivo nazionale.