Fonte: Dirigenti News
Dirigenti News ricapitola i problemi che – ad avviso di CISL Scuola – restano aperti per i dirigenti scolastici.
Siamo ormai a maggio inoltrato e ancora molti problemi che riguardano la dirigenza scolastica non hanno trovato una soluzione. Ogni questione viene affrontata con estrema lentezza e non riesce a trovare compimento, lasciando le situazioni in mezzo al guado, sospese in un limbo dal quale è sempre più difficile sottrarle.È quanto sta avvenendo con la corresponsione degli arretrati del CCNL sui CIR. La registrazione del contratto integrativo da parte degli organi di controllo sembra essere una vera impresa, per una questione che francamente non presenta davvero elementi di complessità tali da giustificare un ritardo tanto consistente. Inoltre, come abbiamo più volte ricordato in questi mesi, la mancata registrazione del CIN impedisce la corresponsione della retribuzione di risultato e della indennità di reggenza relativa all’a.s. 2023/2024 e, ancor di più, la conclusione del Contratto integrativo relativo alla retribuzione di posizione e di risultato riferita all’anno scolastico corrente, sicché i dirigenti scolastici, ancora una volta, non hanno piena contezza della loro retribuzione. Come si vede, un crescendo di diritti violati, diritti che attengono ad aspetti fondamentali del rapporto di lavoro. Sono segnali davvero inquietanti anche perché pongono i lavoratori in una posizione di inferiorità e di impossibilità di far valere i propri diritti proprio nei confronti di quello Stato che se ne dovrebbe fare garante, e arriva invece a rasentare il sopruso. Le regole della democrazia sono sovvertite e questo non può che generare sfiducia e disaffezione, un senso di ingiustizia che non trova rimedio e che stride fortemente con le dichiarazioni di una PA vicina al cittadino e attenta ai propri dipendenti. Tra le dichiarazioni di principio e la realtà, la distanza è abissale e sembra che tutto debba essere subito senza alcun rispetto per chi lavora nella PA. Altrettanto deve dirsi per la vergognosa gestione della vicenda relativa al nuovo sistema di valutazione dei dirigenti scolastici. Introdotti indici e criteri di valutazione a posteriori, ad anno scolastico quasi terminato, ancora non è stata presentata la piattaforma per l’operatività delle procedure e non sono state fornite indicazioni sulla possibilità di aggiornare il PTOF e di verificare la disponibilità dei dati e la loro correttezza e corrispondenza con la realtà delle istituzioni scolastiche. Anche in questo caso i processi iniziati con grande ritardo non sono neppure portati a termine, con una trascuratezza senza pari e una evidente indifferenza verso i dirigenti, ai quali però si chiede molto in termini di risoluzione dei problemi e gestione del PNRR, con scadenze capestro e continui mutamenti di scenario sulle procedure, nonché contraddittorie indicazioni sul versamento del 20 per cento che alcuni USR richiedono e altri no: lavoriamo tutti nella stessa nazione? Parrebbe di no.Vi sono poi questioni annose che ad ogni CCNL le Organizzazioni sindacali tentano in diversi modi di inquadrare, per favorirne la soluzione. Ci riferiamo alla mancata attivazione di quanto previsto dal CCNL riguardo alla gestione dello stress lavoro correlato dei dirigenti scolastici. Per questa categoria non viene effettuata nessuna analisi del rischio, non sono attivate le pur previste relazioni sindacali e persino non è chiaro chi sia da considerare come datore ai fini della gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro. Per non parlare, anche sul fronte legislativo, dell’ennesima inadempienza rispetto a quanto previsto dalla legge di conversione del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, circa il riparto di competenze nella redazione del DVR, con la vana attesa del necessario decreto di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali.Infine, tutta la parte innovativa del CCNL o viene applicata in modo difforme da come dovrebbe essere, come nel caso dello smart working, oppure non è applicata affatto, come per il welfare contrattuale.È un andamento generalizzato e irrispettoso delle relazioni tra dirigenza ed amministrazione, che deve essere drasticamente modificato: nei prossimi giorni assumeremo iniziative pubbliche per far emergere il disagio dei dirigenti scolastici e per evidenziare le crescenti responsabilità di una amministrazione sempre più indifferente.