Pubblicato il 6 Luglio 2025.

Fonte: La tecnica della scuola del 6 luglio 2025

Articolo di Pasquale Almirante

Un sondaggio YouGov, dal titolo “Junges Europe 2025”, commissionato dalla Tui Stiftung, in Germania, Francia, Spagna, Italia, Grecia, Polonia e Regno Unito, ha fatto emergere che solo il 57% dei giovani tra i 16 e i 26 anni ritengono la democrazia la migliore forma di governo.

Che pare un dato assurdo, se non fosse invece un elemento acquisito e reso pubblico da Domani

Il campione coinvolto era costituito da oltre 6.700 giovani, tra i 16 e i 26 anni, cittadini di Germania, Francia, Spagna, Italia, Grecia, Polonia e Regno Unito e che ha fatto pure emergere una differenza culturale e ideale profonda fra i ragazzi europei, a dimostrazione ulteriore che il lavoro di unificazione culturale e ideologica europea è ancora lungo.

Infatti i ragazzi che in Germania preferiscono la democrazia ad altri sistemi di governo sono il 71%, mentre in Polonia sono solo il 48%. E se Italia rimane nella media, Spagna e Francia raggiungono a stento la soglia della maggioranza, tra il 51 e il 52%. Che appare incredibile.

Come incredibile appare l’altro sondaggio che vede i giovani italiani dichiararsi, al 24%, favorevoli a un regime autoritario, seppure in determinate circostanze: in pratica un giovane italiano su quattro. Va un po’ meglio in Francia, Spagna e Polonia con il 23 per cento, mentre in Germania la percentuale è al 15. 

Tuttavia, meno della metà di tutti gli intervistati, il 48 per cento, teme che nel proprio paese la democrazia sia a rischio, mentre circa un giovane su 10, in tutte le nazioni prese in considerazione, è indifferente e non si preoccupa se il suo governo sia democratico o no.

Thorsten Faas, professore della Freie Universität Berlin e curatore scientifico dello studio, ha sottolineato: “Tra i giovani che si posizionano politicamente nel centro destra e si sentono economicamente svantaggiati, il sostegno alla democrazia scende a solo un terzo”.

Confortate l’altro dato: circa due terzi degli intervistati pensano che l’appartenenza del proprio paese all’Ue sia positiva: al 63% gli italiani, al 73% i giovani inglesi, ma con cui si dimostra lo sbaglio della uscita britannica dall’Ue, tanto che il 47 per cento auspica almeno rapporti più forti tra Bruxelles e Londra.

In ogni caso, per il 53% dei ragazzi, l’Ue si concentra troppo spesso su questioni futili, ignorando i temi centrali, come dichiara il 53 % degli italiani e dei tedeschi,  in contrapposizione a polacchi (31 per cento) e francesi (27 per cento), ma circa il 40% dei giovani ritiene che l’Ue non funzioni in maniera democratica.

E sul versante politico? In Italia, Francia e Germania sono in crescita le ragazze che si definiscono progressiste, al contrario dei giovani polacchi e greci dove sono i ragazzi in maggioranza a dichiararsi conservatori.

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