Pubblicato il 30 Dicembre 2025.

Fonte: Orizzonte scuola

Articolo di redazione

L’Aula della Camera conferma la fiducia sulla manovra con 219 sì, 125 no e 3 astenuti. Nel testo definitivo sono state confermate tutte le misure anticipate dalla nostra redazione. La manovra include disposizioni di rilievo che interessano studenti, famiglie e personale, come l’introduzione di un contributo per l’acquisto dei libri scolastici per le scuole secondarie di secondo grado destinato alle famiglie con ISEE fino a 30.000 euro e l’attivazione del voucher a sostegno delle famiglie che scelgono l’istruzione paritaria, con contributi fino a 1.500 euro per studente. Di seguito, i provvedimenti di maggiore interesse.

Sommario

Congedi: più controlli e tracciabilità

Nel disegno di legge di bilancio in discussione al Senato (art. 129) si prevede un rafforzamento dei controlli su permessi e congedi per i lavoratori pubblici e privati, inclusi quelli parentali disciplinati dagli articoli 32 e 33 del D.lgs. 151/2001.

L’articolo 32 consente ai genitori di assentarsi dal lavoro nei primi 14 anni del figlio per un massimo di 10 mesi, estesi a 11 se il padre ne utilizza almeno tre. L’articolo 33 estende il diritto a tre anni nei casi di disabilità grave, salvo ricoveri a tempo pieno non giustificati da prescrizioni mediche.

Le PA, comprese le scuole, dovranno trasmettere mensilmente all’INPS anche i dati del soggetto assistito (“dante causa”), aumentando la tracciabilità. La norma implica per le segreterie scolastiche l’obbligo di inserire informazioni dettagliate sul motivo dell’astensione e sul beneficiario.

Con questi dati, l’INPS potrà avviare controlli più mirati. Le amministrazioni potrebbero a loro volta valutare verifiche interne, mentre i lavoratori potrebbero essere soggetti a controlli sanitari per la conferma dei requisiti.

Permessi 104, più controlli

Nel disegno di legge di bilancio all’esame del Senato, il comma 8 dell’articolo 129 introduce dal 2026 nuove regole sui permessi legge 104/1992, con l’obiettivo di rafforzare i controlli e migliorare l’efficienza della spesa pubblica.

L’INPS, su richiesta dei datori di lavoro pubblici, potrà accertare la permanenza dei requisiti sanitari per l’assistenza a familiari con disabilità, anche avvalendosi di altri enti o dei medici della sanità militare. Le modalità operative saranno definite con decreto del Ministero del Lavoro, in accordo con l’INPS, e a carico delle amministrazioni richiedenti.

La norma punta a evitare abusi e garantire un uso corretto delle tutele. In parallelo, il comma 9 introduce l’obbligo per le PA, scuole incluse, di registrare ogni permesso nei flussi mensili INPS, indicando anche il soggetto assistito. Un sistema di tracciabilità che richiederà maggiore precisione da parte degli uffici amministrativi.

Inclusione scolastica: definito il LEP per l’assistenza agli studenti con disabilità

Con l’articolo 127 della nuova Legge di Bilancio, viene introdotto il Livello Essenziale delle Prestazioni (LEP) per garantire l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli studenti con disabilità. L’obiettivo è offrire un supporto uniforme su tutto il territorio nazionale, basato sul Piano Educativo Individualizzato (PEI), grazie a personale qualificato e standard di qualità condivisi.

Il numero di ore di assistenza dovrà corrispondere a quanto indicato nel PEI di ciascuno studente. Il servizio sarà finanziato da fondi statali e locali, con un progressivo incremento delle risorse. A supporto dell’attuazione, sarà attivato entro il 2027 un registro nazionale per monitorare il fabbisogno reale, senza nuovi oneri burocratici per le scuole.

Nel frattempo, per gli anni 2026 e 2027, è prevista una fase transitoria: tutti gli enti locali dovranno garantire un livello minimo di assistenza, proporzionale ai fondi ricevuti. Il finanziamento arriverà dal Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità, dal Fondo equità e da risorse regionali e comunali.

Approfondimenti

Studenti con disabilità: più ore di assistenza e qualità attraverso i LEP. E’ nel DDL di Legge di Bilancio

250 milioni di euro in più in borse di studio a partire dal 2026. È nel testo DDL di Legge di Bilancio

Nel nuovo Disegno di Legge della Legge di Bilancio, l’articolo 128 introduce importanti novità in ambito educativo, con un’attenzione particolare all’accesso all’istruzione universitaria. Il provvedimento mira a garantire l’uguaglianza tra i cittadini, rimuovendo le barriere economiche e sociali che ancora oggi ostacolano il diritto allo studio.

L’obiettivo è chiaro: offrire a tutti, soprattutto agli studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi, l’opportunità di proseguire gli studi fino ai livelli più alti del percorso universitario. Per sostenere questo impegno, il fondo statale dedicato alle borse di studio – previsto dall’articolo 18 del decreto legislativo 68/2012 – verrà potenziato con un incremento di 250 milioni di euro l’anno, a partire dal 2026.

Oltre al rafforzamento economico, il DDL prevede anche l’introduzione di strumenti di monitoraggio per verificare l’effettiva attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni nel campo dell’istruzione. Un passo avanti concreto verso un’università più equa, inclusiva e davvero accessibile a tutti.

TFS/TFR nel pubblico impiego: attesa ridotta a nove mesi dal 2027

Il disegno di legge di Bilancio 2026 interviene sull’articolo 3 del decreto-legge n. 79/1997, riducendo da dodici a nove mesi il termine per la liquidazione del TFS/TFR nei casi di pensionamento per limiti di età o anzianità.

La modifica, contenuta all’articolo 44, entrerebbe in vigore dal 1° gennaio 2027. Restano invariati i ventiquattro mesi previsti per le altre forme di cessazione del servizio.

Approfondimenti

TFR/TFS in 9 mesi invece che in 12: è nella bozza della legge di Bilancio

Detassazione compensi accessori per i pubblici dipendenti non dirigenti

Nel 2026 i compensi accessori dei dipendenti pubblici non dirigenti potranno beneficiare di un’imposta sostitutiva al 15%, fino a un massimo di 800 euro annui. La misura è automatica, salvo rinuncia del lavoratore, e si applica solo a chi ha percepito meno di 50.000 euro l’anno precedente.

Sono esclusi i dipendenti di forze armate e polizia. Il datore di lavoro applicherà direttamente la tassazione agevolata, che resta in vigore solo per l’anno 2026.

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Aumenti stipendiali, detassazione dei compensi accessori: 15% per un massimo di 800 euro annui. È nella bozza di Legge di Bilancio

Congedi parentali: si allunga il limite d’età per fruirne

Nel 2026 il decreto legislativo 151/2001 viene aggiornato con modifiche agli articoli 32, 33, 34 e 36. L’estensione più rilevante riguarda l’età del figlio: i genitori potranno richiedere il congedo parentale fino ai 14 anni (prima erano 12).

La struttura generale e le tutele economiche restano invariate, compresa l’indennità al 30% della retribuzione nei casi previsti. L’intervento mira a garantire maggiore flessibilità nella gestione dei tempi familiari. Approfondisci

Inoltre, il congedo prevede anche un aumento dei giorni per malattia dei figli: da 5 a 10.

Supplenze brevi: obbligo di copertura interna alle scuole secondarie

La Legge di Bilancio 2026 interviene sul meccanismo delle supplenze brevi, obbligando i dirigenti scolastici a coprire le supplenze brevi (fino a 10 giorni) nei posti comuni della secondaria usando il personale interno, salvo esigenze didattiche particolari.

Per i posti di sostegno, infanzia e primaria, l’uso dell’organico dell’autonomia resta facoltativo. Sulla base, infatti, delle esigenze degli alunni (garantire ad esempio il diritto allo studio degli studenti con disabilità), il Dirigente può valutare se ricorrere:

  • al personale interno;
  • nominare un supplente fin dal primo giorno di assenza.

Il fine della manovra è la razionalizzazione della spesa pubblica e l’ottimizzazione delle risorse interne agli istituti.

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Organico dell’autonomia e personale ATA determinato annualmente

L’articolo 106 del testo del DDL Bilancio porta da tre ad un anno la determinazione dell’organico dell’autonomia. Potrà, comunque, essere altresì definita una previsione pluriennale dell’organico dell’autonomia per i due anni scolastici successivi a quello di riferimento. Viene, inoltre, indicato che anche l’organico del personale ATA sarà determinato annualmente.

Stop alla rilevazione annuale per accelerare l’avvio dell’anno scolastico

Inoltre, vengono apportate modifiche al comma 335 bis della legge 197/2022, art. 1. Il nuovo comma 335-bis introduce una semplificazione nella procedura di definizione degli organici scolastici a partire dal 2026.In particolare, stabilisce che — quando la riduzione dei posti prevista dal decreto legislativo n. 59/2017 riguarda solo i posti di potenziamento dell’offerta formativa — non sarà necessario effettuare la consueta rilevazione del numero di classi e di posti né il monitoraggio previsto dallo stesso decreto.

L’obiettivo è accelerare e rendere più puntuali le operazioni preliminari all’avvio di ogni anno scolastico, evitando passaggi burocratici quando la riduzione incide unicamente sul potenziamento e non sull’organico complessivo.

Docenti L2

Dal 2025/2026 le scuole, come previsto dall’articolo 11, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, potranno disporre di docenti dedicati all’insegnamento dell’italiano per stranieri nelle classi in cui almeno il 20% degli studenti sia composto da alunni neoarrivati in Italia o privi di competenze linguistiche di base (inferiori al livello A2 del QCER). La misura sarà attuata tramite il decreto annuale sugli organici (art. 1, comma 335, legge 234/2021), nei limiti delle risorse disponibili a livello nazionale.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito terrà conto di questo nuovo fabbisogno nella programmazione dei concorsi ordinari per la classe di concorso A-23 (“Lingua italiana per discenti di lingua straniera”). Le modifiche del DDL Bilancio, prevedono che il personale docente già impiegato in attività analoghe nei gradi di istruzione inferiori, in base al decreto-legge n. 71/2024, mantenga il proprio trattamento economico.

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Riforma Tecnici e Professionali

Sempre l’articolo 106 del DDL Bilancio modifica l’articolo 26-bis, comma 1, del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144. Dal 2026/2027 la riforma degli istituti tecnici prevista dal PNRR sarà attuata attraverso un decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che definirà nuovi indirizzi, articolazioni e quadri orari sulla base dei profili formativi e dei curricoli nazionali.

La norma introduce anche un tetto al numero complessivo delle classi della scuola secondaria di secondo grado, che non potrà superare quello dell’anno scolastico 2023/2024.

Con l’ultima modifica, tale numero potrà essere stabilito anche all’interno del decreto annuale sugli organici (art. 1, comma 335, legge 234/2021), rendendo più coordinata e veloce la procedura tra definizione dell’organico e attuazione della riforma.

“Carta Valore” per neodiplomati: debutto nel 2027

Dal 2027 sarà disponibile un credito culturale per i neodiplomati under 19, utilizzabile per teatro, cinema, concerti, libri, musica, musei, corsi e altri beni culturali. La Carta Valore sarà assegnata automaticamente l’anno successivo al diploma e punta a favorire l’accesso alla cultura e alla formazione continua.

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Bonus mamme

Il bonus viene confermato anche per il 2026 e sarà di 60 euro annui mensili per ogni mese o frazione di mese di vigenza del rapporto di lavoro o dell’attività di lavoro autonomo, da corrispondere alla madre lavoratrice con almeno due figli, titolare di reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro su base annua.

Il bonus è concesso fino a quando i figli non raggiungono i 10 anni d’età, 18 se sono tre o più.

È inoltre previsto un esonero contributivo fino a 24 mesi per chi assume lavoratrici con almeno tre figli.

Centri estivi e servizi per minori: fondo da 60 milioni annui dal 2026

A partire dal 2026, viene istituito un fondo da 60 milioni di euro l’anno per finanziare attività socio-educative rivolte ai minori e anziani.

I fondi saranno destinati ai Comuni per potenziare centri estivi, servizi territoriali e spazi ricreativi, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, e in strutture dismesse.

Esenzione IMU per scuole paritarie

La Legge di Bilancio 2026 interviene su una questione annosa relativa all’IMU applicata alle scuole non statali paritarie. Con l’introduzione dell’articolo 134-bis, viene chiarito in modo definitivo che tali istituti sono esenti dall’imposta, a condizione che la retta media resti al di sotto del Costo Medio per Studente fissato annualmente dal Ministero dell’Istruzione.

Il provvedimento è stato accolto con favore da AGIDAE, l’associazione delle scuole paritarie gestite da enti religiosi. Secondo loro, si tratta del tardivo riconoscimento di un diritto già sancito dalla Legge 62 del 2000, che aveva inserito le scuole paritarie nel sistema nazionale di istruzione, attribuendo loro una funzione pubblica.

L’assenza di un quadro normativo chiaro aveva negli anni alimentato un ampio contenzioso tributario e civile, spesso con esiti sfavorevoli per le scuole, alcune delle quali sono state costrette alla chiusura. Questa incertezza, sottolinea AGIDAE, ha finito anche per limitare concretamente la libertà di scelta educativa delle famiglie.

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200.000 euro per ADEI a sostegno dell’educazione alla lettura

Con l’approvazione della Legge di Bilancio verranno stanziati 200.000 euro a favore dell’ADEI – Associazione degli Editori Indipendenti – per il finanziamento di iniziative educative nel biennio 2026-2027. L’obiettivo è promuovere la lettura, con particolare attenzione ai territori e ai contesti sociali più fragili.

La presidente di ADEI, Claudia Della Passarelli, ha definito il provvedimento un riconoscimento del lavoro dell’associazione a sostegno delle imprese editoriali indipendenti e come contributo alla costruzione di politiche strutturate per il libro e la lettura.

ADEI ha infine ribadito la volontà di rafforzare le sinergie con istituzioni, scuole e terzo settore, invitando gli editori indipendenti a fare rete per costruire un sistema editoriale più equo, pluralista e valorizzato.

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Voucher scuole paritarie fino a 1.500 euro

La Legge di Bilancio 2026 introduce per la prima volta un “buono scuola” a favore delle famiglie che scelgono l’istruzione paritaria. Sono stanziati 20 milioni di euro per nuclei con ISEE fino a 30.000 euro, con un contributo massimo di 1.500 euro per studente, destinato agli alunni della secondaria di primo grado e del primo biennio delle superiori.

La misura diventerà operativa tramite un decreto attuativo del Ministero dell’Istruzione e del Merito, d’intesa con il MEF, e sarà coordinata con eventuali contributi regionali.

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Bonus libri per le scuole superiori

Tra le modifiche alla manovra 2026, il Governo ha introdotto un emendamento che prevede un contributo comunale per l’acquisto dei libri scolastici destinato agli studenti della scuola secondaria di secondo grado. Il beneficio è riservato alle famiglie con un ISEE non superiore a 30.000 euro e si affianca agli interventi già esistenti, con l’obiettivo di sostenere il diritto allo studio e alleggerire i costi a carico dei nuclei economicamente più fragili.

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Nuove quote di assunzione per Dirigenti scolastici

Con il nuovo emendamento di Fratelli d’Italia è stata modificata la natura delle graduatorie del concorso ordinario per dirigenti scolastici. Le graduatorie regionali, infatti, diventano graduatorie ad esaurimento e vengono integrate con gli idonei utilmente iscritti nelle stesse: una svolta fondamentale nel sistema di reclutamento dei dirigenti scolastici, con conseguenze dirette sulle immissioni in ruolo a partire dal prossimo anno scolastico.

A partire dalle assunzioni a tempo indeterminato per l’anno scolastico 2026/2027, il Ministero dell’Istruzione e del Merito introdurrà un sistema basato su quote fisse. I posti vacanti e disponibili saranno assegnati fino al 60% attingendo dalla graduatoria del concorso ordinario 2023 e fino al 40% da quella del concorso straordinario.

Questo criterio resterà in vigore fino all’esaurimento di entrambe le graduatorie, eliminando inoltre il meccanismo di restituzione dei posti tra le due procedure concorsuali.

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