Articolo di Paolo M.G. Maino
Un altro elemento importante si aggiunge nella proposta di confronti e prospettive internazionali per i soci dell’associazione: DiSAL è diventato ente accreditato per i progetti Erasmus+ (si tratta dell’Accreditamento KA120) a partire dal 1° febbraio 2025 e fino al termine del presente settennato dei progetti di mobilità europea ossia il 31 dicembre 2027.
Il codice OID (Organisation ID) di DiSAL è E10373321.
Entro il 19 febbraio si potranno presentare le candidature di finanziamento KA121 per progetti di partecipazione a corsi certificati Erasmus+ all’estero; per occasioni di jobshadowing e per invitare esperti dall’estero per occasioni formative.

Per i due anni e mezzo che ci separano dal termine dell’attuale programma Erasmus+, DiSAL si concentrerà su due focus in particolare:
- il segmento di istruzione e formazione 0-6 e lo sviluppo delle life skills
- implementazione, osservazione e valutazione delle non cognitive skills (anche chiamate competenze socio-emotive o più recentemente ‘metacompetenze’)
Entrambi i temi saranno guardati dal punto di vista del dirigente scolastico e della governance di scuola.
La candidatura per i finanziamenti KA121 sarà valutata nei mesi di marzo e aprile e verrà data una risposta in merito alla sua approvazione tra fine maggio e inizio giugno da parte dell’Agenzia italiana per l’Erasmus+ ossia l’INDIRE. Il finanziamento eventualmente ricevuto dovrà essere utilizzato per attività di mobilità da chiudersi entro il 31 dicembre 2026.
DiSAL fin dalla sua fondazione ha guardato con attenzione i sistemi scolastici, gli approcci pedagogici, gli strumenti di governance dei dirigenti negli altri paesi europei ed extra-europei (come per il progetto ormai decennale di jobshadowing con dirigenti canadesi della provincia dell’Ontario). L’accreditamento Erasmus+ offrirà ai soci un ulteriore possibilità di sviluppare ricchi momenti di dialogo e confronto.
Da ultimo queste opportunità di mobilità all’estero rispondono anche al compito di apertura (culturale e non meramente linguistica) della propria istituzione scolastica all’estero su cui i dirigenti scolastici delle scuole statale saranno anche valutati già a partire probabilmente da questo anno scolastico (nonostante il parere negativo espresso dal CSPI su molti elementi della bozza di decreto).