Pubblicato il 25 Settembre 2025.

Articolo di Orizzonte scuola

Pubblicati in Gazzetta Ufficiale, i due decreti del Presidente della Repubblica che modificano in modo sostanziale l’assetto normativo in materia di valutazione e comportamento degli studenti. I provvedimenti entreranno in vigore il 10 ottobre.

Il primo decreto

Il primo provvedimento interviene sul DPR 24 giugno 1998, n. 249, il decreto che istituì lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. Le modifiche rispondono alla necessità di affrontare i crescenti fenomeni di violenza fisica e psicologica, bullismo e aggressività che coinvolgono alunni e personale scolastico. L’intervento normativo mira a “ripristinare un rapporto equilibrato tra gli studenti, le scuole e le famiglie”, seguendo i principi di partecipazione e rispetto reciproco. 

L’obiettivo dichiarato è quello di ripristinare la cultura del rispetto e valorizzare la autorevolezza del personale docente, rafforzando la rilevanza del comportamento all’interno della comunità scolastica.

La riforma prevede un ampliamento dell’impegno delle istituzioni scolastiche per individuare episodi di bullismo e cyberbullismo, nonché situazioni di uso o abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti e altre forme di dipendenza. L’aspetto più innovativo riguarda le sanzioni disciplinari: per sospensioni fino a due giorni, gli studenti parteciperanno ad attività di approfondimento sulle conseguenze del loro comportamento, mentre per sospensioni superiori dovranno svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con le scuola.

Nel Patto educativo di corresponsabilità viene ora introdotto l’impegno esplicito alla collaborazione per favorire l’emersione di episodi di bullismo, cyberbullismo, abuso di alcool e sostanze, e altre forme di dipendenza. Le scuole devono integrare nel patto attività formative e informative rivolte a studenti e famiglie, ponendo particolare attenzione all’utilizzo sicuro e responsabile della rete internet.

Il secondo decreto

Il secondo decreto modifica il DPR 22 giugno 2009, n. 122 relativo alla valutazione degli studenti del secondo ciclo di istruzione. La riforma introduce la valutazione in decimi per tutte le discipline di studio, sia nelle valutazioni periodiche che in quelle finali.

La nuova disciplina stabilisce che la valutazione periodica e finale degli apprendimenti per ciascuna disciplina venga espressa in decimi, riportata anche in lettere nel documento ufficiale. Di pari rilievo è la modalità di valutazione del comportamento, anch’essa espressa in decimi, ponendo l’accento sul rispetto, la convivenza civile e la prevenzione di atti violenti. Il consiglio di classe attribuisce il voto finale sull’intero anno tenendo conto, in particolare, delle eventuali aggressioni e reati contro personale scolastico o studenti. Un voto di comportamento inferiore a sei decimi determina uno specifico percorso di approfondimento in materia di cittadinanza attiva e solidale, mentre a chi riporta sei decimi viene richiesta l’elaborazione di un lavoro critico; la mancata consegna può portare alla non ammissione alla classe successiva.

Il decreto, poi, ridefinisce in modo dettagliato il quadro dell’obbligo di istruzione, conformandosi alle nuove disposizioni legislative e stabilendo che si assolve secondo quanto previsto dalle leggi vigenti. Di rilievo il passaggio sulla frequenza minima dell’anno scolastico: viene confermata la soglia dei tre quarti dell’orario annuale personalizzato, ma le scuole potranno concedere deroghe in casi straordinari ed eccezionali, purché documentate e senza compromettere la possibilità di valutazione degli apprendimenti. La mancata frequenza, anche tenendo conto delle deroghe, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva.

Per studenti con DSA viene garantita una valutazione coerente con il piano didattico personalizzato, adottando strumenti e modalità dispensative.

Entrambi i provvedimenti danno attuazione all’articolo 1 della legge 150/2024, che prevedeva modifiche ai regolamenti da adottarsi entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge.

Cittadinanza solidale: il servizio civico come strumento di rieducazione

In particolare, gli studenti responsabili di atti di bullismo, violenza fisica o danneggiamento di beni pubblici non potranno più sottrarsi alle responsabilità restando comodamente a casa.

Per sospensioni fino a due giorni, il meccanismo prevede la permanenza obbligatoria in aula accompagnata da attività di approfondimento mirate.  Il mancato svolgimento dell’attività influisce sul voto di comportamento e le ore vengono conteggiate ai fini della regolarità dell’anno scolastico, senza però incidere sulla valutazione disciplinare. In caso di assenza di strutture ospitanti, le attività si svolgono a favore della comunità scolastica stessa. Lo studente sanzionato dovrà produrre elaborati scritti e svolgere compiti supplementari specificamente calibrati sulla natura del comportamento scorretto, trasformando la sanzione in occasione di crescita formativa e auto-riflessione.

Per infrazioni che comportano sospensioni da tre a quindici giorni, entra in vigore automaticamente il programma di cittadinanza solidale. Gli studenti coinvolti saranno inseriti in percorsi di servizio presso enti caritatevoli, strutture assistenziali, organizzazioni del terzo settore o istituzioni pubbliche, con particolare riferimento a mense per indigenti, ospedali, case di riposo per anziani. Qualora manchino convenzioni esterne, l’attività si concretizzerà nella cura degli spazi scolastici sotto supervisione educativa.

Voto di condotta determinante: bocciatura automatica con il 5

Il voto in condotta acquisisce centralità assoluta, con conseguenze immediate sulla carriera scolastica. La valutazione di 5 in condotta comporta automaticamente la bocciatura dello studente, eliminando qualsiasi margine interpretativo e estendendo l’applicazione rigorosa anche ai casi di bullismo grave. Gli studenti che ottengono 6 in condotta dovranno superare un “compito di cittadinanza” per essere ammessi all’anno successivo.

I testi

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 8 agosto 2025, n. 134 

Regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. (GU Serie Generale n.223 del 25-09-2025)

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 8 agosto 2025, n. 135

Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122, in materia di valutazione degli studenti del secondo ciclo di istruzione. (GU Serie Generale n.223 del 25-09-2025)

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