Fonte: Eduscopio.it
Articolo di Redazione

Online dal 3 dicembre la nuova edizione 2025 di Eduscopio.it
con i dati aggiornati sulle scuole secondarie di II grado, grazie ai quali capire quali di esse meglio preparino agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma, città per città, indirizzo di studio per indirizzo di studio, per aiutare gli studenti e le loro famiglie nella scelta del percorso di studi dopo la terza media.
Per la nuova edizione di Eduscopio, il gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi, ha analizzato i dati di 1.355.000 diplomati italiani di 8.150 scuole in tre successivi anni scolastici (a.s. 2019/20, 2020/21, 2021/22) e sulla base di questi propone in modo semplice e trasparente informazioni utili a capire se la scuola superiore dove questi studenti hanno preso la maturità ha svolto un buon lavoro.
La novità di quest’anno: i risultati dei primi diplomati quadriennali
Nella nuova edizione di Eduscopio, sono valutati gli esiti universitari e lavorativi anche dei diplomati dell’a.s. 2021-22 (la più recente delle tre annualità considerate). Fra questi, troviamo 2.112 diplomati nell’ambito della sperimentazione di percorso quadriennale, voluta dalla ministra Fedeli nel 2017, avviata nell’a.s. 2018-19. Gli studenti quadriennali hanno, dunque, svolto l’esame di maturità nel giugno 2022. Per cominciare a capire l’efficacia della sperimentazione, sulla quale sono pochissime le informazioni ufficiali, abbiamo analizzato gli esiti dei diplomati quadriennali secondo i criteri di Eduscopio – in particolare, i risultati nel primo anno di università – confrontandoli con quelli dei loro compagni che hanno, invece, seguito il tradizionale percorso quinquennale (si veda Allegato con più informazioni, anche metodologiche).
Come vedremo, i risultati all’università dei diplomati quadriennali risultano nel complesso inferiori a quelli dei diplomati quinquennali per i voti agli esami e anche per il numero di crediti ottenuti, sebbene meno nettamente..
Nel nostro dataset, gli istituti con un percorso quadriennale sono 142 fra statali e paritari (su un totale di circa 190, che risultano avere aderito originariamente al bando della sperimentazione e a un suo successivo ampliamento). Degli studenti diplomati il 72% proviene da istituti statali, il 28% da istituti paritari. Quasi l’80% degli studenti ha conseguito un diploma liceale, con una prevalenza di indirizzi scientifici; i restanti si dividono tra i due macroindirizzi del tecnico economico (12%) e tecnologico (9.5%).
Per verificare se il percorso nel primo anno accademico dei diplomati quadriennali si sia distinto o meno – in termini di propensione all’immatricolazione, di voti agli esami e di CFU conseguiti rispetto a quelli previsti – da quello dei loro compagni che hanno completato un corso “tradizionale” quinquennale, abbiamo individuato gli studenti che hanno conseguito un diploma di maturità di un certo indirizzo (classico, scientifico ecc.) in istituti che, per quella maturità, avevano attivato entrambi i percorsi, quadriennale e quinquennale. In questo modo è stato possibile confrontare ragazze e ragazzi che hanno studiato in un contesto educativo “omogeneo”. Sulla base di questo criterio, abbiamo confrontato 1.885 diplomati quadriennali con 8.558 diplomati quinquennali compagni di scuola dei primi.
Tra i diplomati quadriennali si osserva una leggera sovra-rappresentazione delle maturità scientifica tradizionale e scienze applicate e una leggera sotto-rappresentazione del classico e dell’istituto tecnico tecnologico. Con l’ovvia eccezione dell’età, alla luce dei due percorsi di lunghezza diversa, i due gruppi sono molto simili per caratteristiche anagrafiche. Il voto di maturità risulta leggermente superiore per i quadriennali, ma ciò potrebbe dipendere dal fatto che questi erano studenti migliori già all’inizio del percorso (autoselezione positiva). Come sembra suggerire, infatti, il voto ottenuto all’esame di secondaria di I grado, ai percorsi quadriennali si sono iscritti in genere gli studenti più motivati e con risultati più elevati nella scuola media.
Per quanto riguarda il percorso universitario – focus della nostra analisi – ecco i risultati delle nostre stime:
1) dal punto di vista dell’immatricolazione, non si osservano differenze significative tra i diplomati quadriennali e quelli quinquennali;
2) una volta immatricolati, i diplomati quadriennali ottengono, a parità di altre condizioni, voti leggermente inferiori a quelli dei loro compagni quinquennali. Il risultato è statisticamente significativo;
3) anche la stima della percentuale di crediti (CFU) ottenuti sembra suggerire una minore efficacia da parte dei diplomati quadriennali immatricolati al primo anno nel superare gli esami e raggiungere il numero di crediti richiesti. In questo caso, tuttavia, il risultato non è statisticamente significativo.




















