Raddoppiano i respinti per condotta, ma niente “stretta”: al classico i più bravi
La Tecnica della Scuola – 10 agosto 2010 - di A.G.
Gli studenti più bravi? A leggere il notiziario sugli “Esiti degli scrutini e degli esami di Stato del II ciclo A.S. 2009/10”, pubblicato dal Miur il 9 agosto e relativo a “circa il 95% del totale delle scuole”, non sembrano esserci dubbi: si confermano, incontrastati, coloro che frequentano il liceo classico. In base a quanto emesso dal Servizio Statistico di viale Trastevere, nell’anno scolastico 2009/10 il 73% di studenti tra il primo e quarto anno delle superiori che hanno seguito questo genere di corsi sono stati ammessi al termine degli scrutini di giugno. Quelli con il giudizio sospeso, sempre al classico, sono stati il 22% ed in non ammessi appena il 5%. Decisamente alto è anche il numero di liceali promossi allo scientifico (68,85) ed al linguistico (71,2%). Ed i risultati diventano ancora più brillanti quando si confrontano con quelli derivati dagli istituti professionali: in questo segmento dell’istruzione superiore, quest’anno frequentato da 335.885 studenti (al classico 226.709, allo scientifico 486.215 ed al linguistico 13.089), il numero di ammessi al 2010/11 è meno della metà degli iscritti (appena il 46,1% di ammessi): gli studenti a cui il giudizio è stato posto in stand by, in attesa dei corsi di approfondimento e la verifica estiva, il 30,4%; i non ammessi direttamente nello scrutinio di giugno il 23,5%.
Non a caso, se si considerano tutti i corsi superiori attivati quest’anno si scopre che il numero di non ammessi si colloca proprio a metà tra questi estremi: il 13,3%. Se si considera che l’anno prima i non ammessi alla classe successiva erano stati il 14,1% (e nel 2008 il 13,9%), sembrano clamorosamente cadere i propositi del ritorno al rigore ed alla severità annunciati più volte dal ministro Gelmini. Gli studenti ammessi quest’anno direttamente alla classe successiva nello scrutinio finale sono quindi pari al 58,9% (+0,7% sul 2009, ma -0,4% a confronto del 2008).
Per quanto riguarda, invece, l’anno di corso delle superiori più a rischio bocciatura rimane il primo: nel 2010 sono stati ‘fermati’ a giugno il 18,5% di studenti, contro il 21,1% dell’anno scorso ed il 19,1 del 2008. Un numero, peraltro, destinato ad aumentare: nel notiziario è specificato che “dovranno essere scrutinati nuovamente a seguito di sospensione del giudizio rappresentano il 27,8%”. Una quantità, quella degli studenti costretti a fare gli straordinari estivi, che appare in lieve ma costante aumento: l’anno scorso rappresentava il 27,7% degli scrutinati, nel 2008 il 26,8%.
Il notiziario di viale Trastevere ha anche fatto il punto sull’impennata delle insufficienze derivanti dal comportamento (che se comminate dai Consigli di Classe di giugno comportano l’automatica bocciatura). “Gli alunni non ammessi all’anno scolastico successivo o all’esame finale di Stato per aver riportato un voto inferiore a 6/10 nel comportamento – scrive il Miur - sono pari a 13.413, in numero quasi doppio rispetto a quelli dell’anno scolastico precedente in cui tali alunni erano 7.716. È interessante notare – prosegue viale Trastevere - che quasi il 50% degli insufficienti per comportamento è concentrato al primo anno di corso, quasi a voler dare un segnale di cambiamento da parte dei docenti nel passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione”.
Alcune novità, più di forma che di sostanza, vanno rilevate per quel che riguarda l’esito del quinto superiore: “la percentuale di studenti non ammessi è pari al 6,6% con un aumento, rispetto allo scorso anno, di un punto e mezzo percentuale. Gli studenti che non hanno superato l’esame di Stato risultano pari all’1,1% mentre lo scorso anno la quota era pari al 2,5%”. A livello regionale, gli studenti del quinto che hanno avuto più difficoltà ad approdare agli Esami di Stato sono senza dubbio quelli della Sardegna: a fronte di una media nazionale di ammessi del 93,1% (con i “picchi” della Campania e della Calabria, che hanno fatto registrare rispettivamente il 96% ed il 95,2% di ammessi), gli studenti sardi hanno fatto registrare appena l’86,1%. Sulle lodi va rilevato che le indiscrezioni dei giorni passati, con alcune Regioni del Sud che fanno registrare una casistica doppia rispetto a quelle del Settentrione, erano pienamente fondate: il top di superbravi è concentrato in Puglia (636), mentre la percentuale più alta di lodi, rispetto ai candidati, si conferma in Calabria (che passa dall’1,7% del 2009 al 2,1%). A tal proposito, è significativo il caso di una scuola di Reggio Calabria: “ha avuto 26 alunni – sottolinea il Miur - che si sono diplomati con 100 e lode su un totale di 315 studenti. In questa scuola quindi la percentuale delle lodi rappresenta addirittura l’ 8,3% del totale”.
Il rapporto sugli esiti degli scrutini ha coinvolto anche la secondaria di primo grado. Ebbene, quest’anno alle medie gli studenti ammessi alla classe successiva nello scrutinio finale sono risultati pari al 95%, “con una maggiore selezione – sottolinea il Ministero - nella classe prima (5,5% di non ammessi)”. Anche in questo settore d’istruzione “nell’arco dell’ultimo triennio i dati rilevano una maggiore severità nel giudizio finale degli scrutini della scuola secondaria di I grado in quanto la percentuale di non ammessi è aumentata dall’a.s. 2007/08 di oltre un punto percentuale (dal 3,9% al 5% ndr)”.
da Apcom - 9 agosto 2010
Scuola/ Miur: alle superiori stabile numero non ammessi, il 13,3%
Pubblicati 'Esiti scrutini ed esami 2009/10': ammessi il 58,9%
Roma, 9 ago. (Apcom) - Nella scuola secondaria superiore il numero di studenti, iscritti dal primo al quarto anno, non ammessi alla classe successiva si conferma attorno al 13-14%: il dato emerge dal ' Notiziario - Esiti degli scrutini e degli esami di Stato del II ciclo A.S. 2009/10' pubblicato oggi dal ministero dell'Istruzione.
Complessivamente il numero di studenti respinti nell'anno scolastico 2009/10, a seguito degli scrutini del giugno scorso, sono risultati pari al 13,3%: l'anno prima i non ammessi alla classe successiva erano stati il 14,1%, mentre nel 2008 il 13,9%.
L'ufficio di statistica di viale Trastevere ha anche evidenziato che l'anno di corso delle superiori più a rischio bocciatura rimane il primo: nel 2010 sono stati 'fermati' a giugno il 18,5% di studenti, contro il 21,1% dell'anno scorso ed il 19,1 del 2008. Negli anni di corso successivi il numero di respinti si riduce, fino a scendere sotto il 10% al termine del quarto.
Come accade da tre anni, va specificato che la percentuale di studenti che ripeterà l'anno potrebbe tuttavia aumentare: il Miur ha spiegato che "dovranno essere scrutinati nuovamente a seguito di sospensione del giudizio rappresentano il 27,8%" (l'anno scorso i 'rimandati' erano 27,7% e nel 2008 il 26,8%). Gli studenti ammessi quest'anno direttamente alla classe successiva nello scrutinio finale sono quindi pari al 58,9% (+0,7% sul 2009 e -0,4% a confronto del 2008).
da Repubblica.it - 9 agosto 2010
IL DOCUMENTO
Più promossi e stessi diplomati il Ministero "smentisce" il rigore
Resi noti i dati ufficiali dell'anno scolastico: contraddicono gli annunci dell'ultimo mese. Hanno superato al maturità il 92,4%, lo scorso anno furono il 92,5. Nelle superiori i bocciati scendono dell'uno per cento. Aumentano i "cervelloni" con la polemica della Gelmini
di SALVO INTRAVAIA
Più promossi, stessa percentuale di diplomati e più cervelloni dell'anno scorso. Ecco i risultati definitivi della maturità e degli scrutini di quest'anno. I dati ufficiali, appena resi noti dal ministero dell'Istruzione, però smentiscono le tante anticipazioni ministro Mariastella Gelmini, su dati provvisori o su exit pool, sulla presunta linea del rigore sposata dai docenti italiani nel corso dell'anno scolastico appena concluso. Insomma: gli insegnanti italiani hanno agito con buon senso. Anziché applicare meccanicamente le nuove disposizioni sull'ammissione agli esami e sull'attribuzione dei 100 e lode, i prof hanno preferito interpretarle. E alla fine i risultati conseguiti dai ragazzi sono stati addirittura migliori dell'anno scorso. La polemica, lanciata giorni fa dalla Gelmini, si sposta adesso sull'esagerato numero di diplomati con 100 e lode delle scuole meridionali.
Ma vediamo i numeri. Quest'anno, i non ammessi agli esami - per via della norma che prevedeva pagelle immacolate, con almeno tutte sufficienze - sono passati dal 5,1 al 6,6 per cento degli iscritti all'ultimo anno. Ma quasi tutti coloro che sono stati portati agli esami ne sono usciti diplomati. I bocciati dalle commissioni sono stati, infatti, poco più di uno su 100 (l'1,1 per cento), l'anno scorso furono il 2,5 per cento. A conti fatti, è cambiato ben poco rispetto a 12 mesi fa: su 100 iscritti all'ultimo anno, nel 2009/2010, sono riusciti a diplomarsi in 92,4. Nel 2008/2009 furono 92,5.
Sono andate decisamente meglio le cose ai compagni delle classi precedenti: dalla prima alla quarta. I bocciati sono scesi di quasi un punto percentuale, passando dal 14,1 al 13,3 per cento. Calo che diventa vistoso nelle prime classi, da sempre quelle col maggior numero di non ammessi in seconda. L'anno scorso, stando ai numeri forniti da viale Trastevere, ne sono stati contati oltre 21 su 100. Quest'anno, siamo scesi al 18,5 per cento. E sono leggermente cresciuti gli studenti bocciati a settembre: dal 27,7 al 27,8 per cento. In totale, i promossi sono aumentati di quasi una unità: da 58 studenti su 100 a 59.
Tra i non ammessi alla classe successiva, raddoppiano coloro che hanno racimolato una insufficienza anche nel comportamento: da 7 mila e 700 ad oltre 13 mila e 400. Nessun pugno di ferro neppure dai prof delle scuole medie, i dati parlano chiaro: più bocciati in prima e meno bocciati in seconda. A conti fatti, l'asticella dei bocciati si è spostata in alto di appena un decimo di punti percentuali: dal 4,9 al 5 per cento. Insomma: niente stravolgimenti.
Crescono invece i cervelloni, che per la prima volta dal 2007, quando l'allora ministro della Pubblica istruzione Fioroni introdusse la Lode, superano l'unità: 1,1 per cento. E' il Sud a stabilire il record: con 2.191 diplomati con 100 e lode su 4.126, pari al 53 per cento del totale. Nelle regioni del Nord se ne contano appena 1.174. Sul totale dei candidati, in Lombardia si contano 5 studenti al top su mille, mentre in Calabria addirittura 21. Ma è Bari, con la stessa percentuale, la provincia che ha diplomato più cervelloni.
Tuttoscuola - Maturità 2010. La selezione l'hanno fatta i consigli di classe
Preceduti da alcune anticipazioni e da un'intervista dei giorni scorsi del ministro Gelmini sul Corriere della sera, finalmente sono noti i dati ufficiali degli esami di Stato e degli scrutini finali delle scuole superiori per l'anno scolastico 2009-10, pubblicati sul sito del Miur a cura del Servizio statistico.
Viene confermato il sensibile aumento degli studenti non ammessi, 6,6% contro il 5,1% dello scorso anno, compensato da un calo dei non diplomati passati dal 2,5% del 2008-09 all'1,1% di quest'anno. In sostanza, tra ammessi e non diplomati, gli esclusi dal diploma sono stati quest'anno il 7,63% contro il 7,47% del totale iscritti, una differenza irrilevante se non fosse per il sensibile spostamento dei valori in campo.
L'anno scorso per essere ammessi all'esame occorreva conseguire almeno la media del sei tra tutte le discipline (e la sufficienza nel comportamento), mentre quest'anno, oltre al voto di comportamento, occorreva conseguire la sufficienza in ogni disciplina.
In questo modo, sempre più, la selezione avviene prima dell'esame per effetto delle decisioni dei consigli di classe, rendendo il compito della commissione d'esame quasi formale e comunque contenuta quasi soltanto alla funzione della misura (voto finale) della maturità riconosciuta.
Se si considera anche che il peso dei crediti scolastici sul voto finale (fino al 25% del totale), deciso dalla scuola, si rende evidente il ruolo esercitato dal consiglio di classe e il contesutale minor peso dei soggetti esterni chiamati a decidere sui livelli di maturità dei ragazzi.
E' legittimo chiedersi se i costi e la complessità di questa macchima dell'esame di Stato, alla luce anche di queste coonsiderazioni, abbiano ancora senso. Il varo della prova scritta nazionale, di cui parla il ministro, potrebbe essere l'occasione per rivedere completamente l'esame di Stato e la sua funzione.
Ministero dell’istruzione, Universita’ E Ricerca
Comunicato Stampa – Roma 10 agosto 2010
Scuola, confermata la linea del rigore
Aumentano i non ammessi alla Maturità
I dati ufficiali sui risultati degli esami di Stato e degli esami conclusivi del I ciclo pubblicati sul sito del Ministero confermano ampiamente la linea del rigore emersa dai primi dati comunicati dal Miur. Sia per quanto riguarda l’esame di Maturità, sia per l’esame di terza media emerge infatti un sensibile aumento degli studenti non ammessi alle prove d’esame.
Quest’anno la percentuale dei non ammessi all’esame di Maturità è stata del 6.6%, contro il 5.1% dell’anno scorso. La maggiore severità nei giudizi dunque si è verificata soprattutto in sede di Consiglio di classe, grazie alle nuove regole introdotte per la valutazione degli studenti. L'anno scorso infatti per essere ammessi all'esame era sufficiente conseguire la media del sei tra tutte le discipline. Quest’anno invece occorreva la sufficienza in ogni materia, compreso il voto in condotta.
Per quanto riguarda l’esame di terza media, gli studenti ammessi sono stati il 95.4%, valore che conferma il calo registrato negli ultimi anni. La flessione è stata dello 0.3% rispetto all’anno scolastico 2008/2009 e dell’1.3% rispetto al 2007/2008. Ancora più consistente è stata la diminuzione rispetto all’anno scolastico 2006/2007, quando addirittura il 100% degli studenti fu ammesso all’esame di terza media.
Roma, 10 agosto 2010