Pubblicato il 1 Marzo 2024.

Comunicato stampa conclusivo convegno Disal 2024

Il Convegno internazionale Di.S.A.L., conclusosi sabato 2 marzo a Bari, ha visto il riaccadere di una sorpresa di approfondimento e studio per i 160 dirigenti dalle scuole statali e non statali, giunti da tante regioni italiane, assieme a responsabili di scuole di alcune nazioni europee e con l’apporto di esperti del mondo della ricerca e delle istituzioni. Un evento culturale e di amicizia durante il quale il comune interesse educativo per la professione direttiva ha permesso di mettere a fuoco utili percorsi per affrontare le tante istanze della scuola italiana.

   E’ la persona che deve essere di nuovo messa al centro ed è decisiva in questa prospettiva la responsabilità di chi opera nelle scuole nel garantire un’adeguata crescita delle competenze cognitive e non cognitive degli studenti e della loro capacità di relazionarsi. La tecnologia e l’innovazione possono abilitare soluzioni di impatto, capaci di porre di nuovo le persone al centro, anche nelle scuole, di affrontare responsabilmente i bisogni individuali e della società e di sostenere uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Occorre, però, una sensibilità capace di sostenere spazi e tempi di questo rinnovamento in atto e individuarne i segni nei diversi attori: studenti, docenti, genitori. «E’ questo – ha affermato nelle conclusioni Ezio Delfino presidente nazionale DISAL – il contributo ed il compito decisivo del preside oggi: un professionista che deve saper cogliere il nuovo che viene, valorizzarlo, garantirgli strumenti operativi, renderlo condivisibile nella comunità e nel territorio».

Una professione, quella direttiva, oggi martoriata da troppe incombenze senza alcun riconoscimento.  Mentre è proprio anche con il contributo di questa professionalità, ripensata, sostenuta e messa in condizione di operare, come DiSAL persegue da tempo, che può svilupparsi il rilancio del sistema scolastico italiano, con l’iniziativa di docenti appassionati, con libere e forti idealità condivise, con percorsi didattici creativi lasciati ad una nuova autonomia e libertà delle scuole.

   Il Convegno ha approfondito la sfida del cambiamento a favore dei ragazzi e delle comunità scolastiche che è in atto, ha offerto strumenti per comprenderlo e per considerarlo come una risorsa, e, dall’altro, ha indicato i profili, le caratteristiche, le modalità che realizzano una direzione che crei vera innovazione.

Molto qualificati gli interventi di Andreas Schleicher, direttore OCSE di Parigi, di Francesco Pisanu, direttore Ufficio per la valutazione politiche scolastiche della Provincia di Trento, di Tommaso Agasisti professore ordinario del Polimi di Milano, di Roberto Ricci presidente Invalsi, di Marcello Tempesta professore associato di Pedagogia generale all’Università del Salento, di Costantino Esposito professore ordinario di Storia della Filosofia dell’Università ‘A. Moro’ di Bari, Cesare Maria Cornaggia, psichiatra e professore dell’Un. Bicocca di Milano, di Italo Fiorin dell’Università LUMSA di Roma, di Francesco Profumo, già ministro dell’Istruzione, di Giulia Guglielmini, presidente della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo di Torino e di Eugenio Di Sciascio, vicesindaco di Bari.

   I lavori del Convegno hanno confermato la positività della scommessa di DiSAL di proporre una solidarietà professionale a favore dell’educazione e dell’istruzione, rilanciando il grande valore dell’associazionismo professionale nella scuola italiana. «DISAL rappresenta una risorsa sia per la persona – ha ricordato Delfino – sia per la scuola per rispondere all’attuale domanda di educazione e di istruzione dei giovani, per mantenere viva una forte idealità, oltre ogni corporativismo o conflittualità».

Milano, 3 marzo 2024                                                                                                    Ufficio stampa DISAL

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