Pubblicato il 14 Settembre 2024.

Fonte: Fonte: Orizzonte scuola - Articolo del 14.09.24

Di Andrea Carlino

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito è in attesa del giudizio del TAR del Lazio dell’8 ottobre per nominare i 519 vincitori tra i 2 mila idonei al concorso straordinario per dirigenti scolastici.

Le assunzioni dei dirigenti scolastici sono, infatti, state bloccate da una serie di ricorsi che concernevano tre filoni:

  • avverso la validità della prova preselettiva;
  • avverso la scelta del Ministero di assegnare la totalità dei posti disponibili per l’a.s. 2024/2025 ai vincitori del concorso straordinario;
  • avverso la valutazione dei titoli in graduatoria.

Dei tre filoni, irrisolto è rimasto soltanto il terzo che riguarda la questione della correttezza della conversione del punteggio in decimi del valore dei titoli previsti dal DM 138 del 3 Agosto 2017, ricorso per il quale si attende la sentenza del Tar l’8 ottobre. Un provvedimento che arriverà ad anno scolastico già iniziato, pertanto i dirigenti assunti sarebbero toccati nella decorrenza giuridica dell’assunzione.

Nel frattempo, un emendamento a firma del senatore Roberto Marti della Lega al DL Omnibus in discussione in Senato autorizzerebbe le assunzioni fatte entro il 31 ottobre prossimo. L’emendamento, che è stato presentato nelle scorse ore, prevede che le assunzioni dei dirigenti scolastici, possano essere effettuate entro il 31 ottobre 2024, anche in deroga alle disposizioni vigenti. La prossima settimana esame su ammissibilità e voto.

Il presidente di Anief, Marcello Pacifico, commenta a Orizzonte Scuola: “L’emendamento è importante perché permette di sbloccare le reggenze dopo quello che è accusato con la sospensione della procedura di nomine, ma permette anche di consentire al Tar di fare chiarezza sulla tabella di valutazione dei titoli. Siamo contenti perché permette dal 1° novembre di sbloccare le nomine ovviamente con retrodatazione giuridica al 1° settembre, ma dall’altra parte si andrebbero a individuare i corretti vincitori della procedura concorsuale, ovvero rispetto alla corretta disciplina della valutazione della tabella dei titoli, che è il motivo per cui Anief ha fatto ricorso”.

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