Pubblicato il 28 Dicembre 2024.

Fonte: Open.

Articolo di Massimo Ferraro e Manlio Adone Pistolesi del 27 e 28 Dicembre 2024

Scuola, arriva la valutazione dei dirigenti scolastici. Valditara: «Retribuzione di risultato legata al raggiungimento degli obiettivi». Per il ministro dell’Istruzione sarà «l’anno dei concorsi». E sulle occupazioni dei licei conferma: «Chi sfascia è un teppista».

«Abbiamo bandito selezioni per docenti, ispettori, presidi, insegnanti di religione, personale amministrativo. Arriveranno nuovi funzionari per gli uffici scolastici regionali che snelliranno la gestione degli appalti, ad esempio per le gite scolastiche. Concorsi che non venivano fatti anche da 20 anni». Per scuola e istruzione sarà l’anno dei concorsi, spiega Giuseppe Valditara. Il ministro dell’Istruzione e del merito, sul Messaggero, si confronta sui principali temi dell’anno appena concluso. Le occupazioni dei licei, i super-appalti per le gite scolastiche, il voto in condotta. E sulle novità per il 2025: È finalmente partita Agenda Nord, per contrastare la dispersione scolastica dal Centro Italia alle regioni del Nord. Puntiamo a estendere il 4+2. E arriva, per la prima volta, la valutazione dei dirigenti scolastici. Sulle occupazioni degli istituti scolastici, in particolare dopo i casi di Roma al Virgilio e al Gullace, Valditara conferma che riterrà responsabili gli studenti dei danneggiamenti nei plessi. «Quest’anno ci sarebbero state meno occupaizoni rispetto a un anno fa», annuncia, «ci sono stati tuttavia danni rilevanti per i quali il ministero si costituirà parte civile contro i responsabili, chiedendo il risarcimento. Rispetto alla sinistra crediamo che chi, occupando, sfascia la scuola, commette un gesto di teppismo, non un’azione politica».

La valutazione dei presidi

Il ministro leghista plaude poi ai presidi, come la dirigente del Virgilio, scesi in piazza contro le occupazioni. «È l’inizio di una svolta, si è messa in moto la maggioranza rimasta a lungo silenziosa e che per troppo tempo ha subito la prevaricazione di una minoranza», aggiunge il vertice del Mim, «ora sa che il governo sta dalla parte di chi rispetta e fa rispettare la legge». Sulla valutazione dei dirigenti scolastici, Valditara spiega come sarà necessaria per stabilire anno per anno il premio legato agli obiettivi raggiunti. «Inciderà sulla retribuzione di risultato che fino ad adesso è stata data a pioggia, e che ora sarà invece legata al raggiungimento degli obiettivi», spiega il ministro.La novità è in arrivo a gennaio 2025. Pronte le griglie che legheranno parte della retribuzione al raggiungimento di determinati obiettivi. Il ministro Valditara: «Basta con i premi a pioggia»

Con l’anno nuovo non arriveranno solo i concorsi banditi grazie al Pnrr, ma anche la cosiddetta “pagella dei presidi”. Ovvero una valutazione, con tanto di griglia, che vincola una parte della retribuzione dei dirigenti scolastici al raggiungimento di determinati obiettivi. Un esempio? Quanto tempo occorre a un preside per chiamare una supplenza breve e quanto per pagare le fatture ai fornitori, come riporta il Messaggero. Ambiti in cui verranno assegnati dei punteggi che avranno un impatto concreto sullo stipendio, andando a incidere sulla parte “premiale”: «Inciderà sulla retribuzione di risultato che fino ad adesso è stata data a pioggia, e che ora sarà invece legata al raggiungimento degli obiettivi», ha spiegato il ministro Giuseppe Valditara.

I temi oggetto di valutazione

Oltre ai due ambiti già citati, ce ne saranno altri presi in esame: i rapporti con il territorio, la soluzione di tutte le pratiche burocratiche, l’attuazione del Ptof (piano triennale dell’offerta formativa). Da gennaio 2025 parte la sperimentazione che sarà a pieno regime per l’anno scolastico 2025-2026. Con i punteggi cambierà quindi la retribuzione di risultato: i “premi di produzione” arriveranno solo se saranno raggiunti gli obiettivi posti dall’amministrazione. Ma chi valuterà e chi assegnerà ai dirigenti scolastici gli obiettivi? Tutto sarà gestito dagli uffici scolastici regionali nei quali, ha assicurato il ministro, arriveranno nuovi funzionari utili a gestire tutte le procedure come gli appalti per le gite scolastiche. Per quest’anno scolastico gli obiettivi, semplificati, saranno determinati a gennaio 2025. Il punteggio finale arriverà con il termine delle attività.

L’Associazione nazionale presidi: «Concentrati su aspetti oggettivi»

Il provvedimento del governo è una misura necessaria in quanto la retribuzione dei presidi deve essere uniformata a quella dei dirigenti della pubblica amministrazione per la quale il compenso erogato va giustificato da una valutazione preliminare. «Questa volta rispetto al passato ci si è concentrati su aspetti oggettivi come la pubblicazione di documenti o del Ptof: in questo modo i dirigenti sanno bene cosa tenere sotto controllo per non sbagliare», spiega il presidente dell’Associazione nazionale di presidi Antonello Giannelli. Che però ricorda che «i dirigenti scolastici percepiscono la retribuzione più bassa rispetto a tutti gli altri dirigenti dello Stato».

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